Dopo la scossa delle 9 di stamane il dispositivo di soccorso dei Vigili del Fuoco marchigiani presenti in Emilia e’ stato integrato con ulteriori uomini e mezzi. In aggiunta alle 8 unita’ gia’ presenti fin dal 20 maggio scorso, questa mattina sono partite ulteriori 20 persone con 11 automezzi (9 unita’ e 5 automezzi dal Comando Provinciale di Ancona, 11 unita’ e 6 automezzi da Pesaro-Urbino) diretti al campo base dei Vigili del fuoco di San Felice sul Panaro in provincia di Modena. Le squadre di soccorso sono dotate di particolari e sofisticate apparecchiature che consentono la ricerca di persona intrappolate sotto le macerie: videotelecamera da ricerca, termocamera a raggi infrarossi e sistema geofonico per la localizzazione di superstiti. ”Caro Vasco – ha scritto Gian Mario Spacca a Vasco Errani – vivo insieme a te il drammatico momento che colpisce la comunita’ emiliana”. L’ospedale da campo delle Marche e’ pronto per essere allestito nel Modenese. Pronti per eventuali necessita’ anche moduli abitativi e squadre di ingegneri. La Protezione civile delle Marche opera a Finale Emilia gia’ dal 20 maggio.
Potrebbe essere la rottura di una nuova faglia all’origine del terremoto di magnitudo 5,8 avvenuto questa mattina nella zona di Modena. Il sisma e’ avvenuto infatti lungo il margine occidentale dell’arco lungo circa 40 chilometri attivato con il terremoto del 20 maggio scorso. Allora le scosse piu’ forti erano avvenute nella zona orientale, nel ferrarese.
”Si temeva che, con una struttura cosi’ complessa, potesse esserci spazio per altri terremoti di grande entita”’, ha osservato il sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alessandro Amato.
Nell’arco di 80 minuti sono avvenute nel modenese quattro forti scosse di terremoto di magnitudo superiore a 4, l’ultima delle quali, di magnitudo 4,7, e’ stata registrata alle 10,27.
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