Il valore pubblico e la capacità di sviluppo socio economico che un paesaggio come quello delle colline del vino cotto rappresenta, è sicuramente maggiore di qualsiasi attività privata. Ai fini di salvaguardare un paesaggio di forte attrazione turistica Legambiente Macerata e Coldiretti Macerata si augurano che il nuovo impianto fotovoltaico previsto in contrada Vignali Bagnare di Loro Piceno, che occuperebbe lo spazio di circa 10 campi da calcio, non venga realizzato.
Da anni il fotovoltaico si è affermato come simbolo del riscatto energetico e si è rilevata una carta vincente per uscire dalla dipendenza dalle fonti fossili grazie all’impiego delle fonti rinnovabili.
“Non ci stancheremo mai di sostenere il fotovoltaico, di sostenerlo sui tetti di case e capannoni, a terra nelle aree artigianali, nelle cave dismesse, nelle discariche, a ridosso delle grandi infrastrutture, sulle coperture dei parcheggi – commenta Milko Morichetti del circolo Legambiente di Macerata -. Siamo convinti che il fotovoltaico può essere messo anche a terra, con attenzione a dimensione e luoghi, se diventa realmente integrazione di reddito per l’imprenditore agricolo che continua così a coltivare la terra e ad essere presidio e manutentore del paesaggio agrario, funzione per noi irrinunciabile”.
Legambiente sostiene il buon fotovoltaico anche grazie a campagne come Eternit Free, che aiuta a rimuovere l’amianto dai tetti per la sostituzione con pannelli solari, un progetto che prevede solo ed esclusivamente l’installazione sulle coperture di edifici pubblici, privati ed agricoli che aiuta la diffusione delle rinnovabili senza stravolgere il paesaggio e che coniuga perfettamente innovazione, sana economia e nuovi posti di lavoro.
Questo impianto di Loro Piceno si contrappone fortemente a questa rivoluzione energetica ed economica in corso. L’intervento di Contrada Vignali Bagnare, autorizzato dalla Provincia prima della nuovanormativa nazionale che lo avrebbe vietato, non aiuta il fotovoltaico e rischia di uccidere le buone esperienze che in tutti questi anni hanno permesso di accelerare la svolta energetica della Regione che ha un gran bisogno di energia rinnovabile ma che ha anche la necessità di tutelare il suo paesaggio.
“Occorre fermare il fotovoltaico selvaggio e raggiungere un punto di equilibrio tra l’esigenza di tutelare la produzione alimentare, evitando fenomeni speculativi, e la possibilità per le imprese agricole di contribuire alla produzione di energia rinnovabile – sottolinea il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili – garantendosi così una integrazione di reddito nella direzione di una moderna impresa multifunzionale”.
Ed è per questo che diciamo no a questo progetto e gli altri simili, chiedendo però a Regione, Province e Comuni da un lato di essere più coraggiosi e aiutare l’installazione di fotovoltaico dove non fa male, con semplificazioni amministrative, riduzione dell’ICI e incentivi. Ma dall’altro chiediamo alle istituzioni di essere più attente, rigorose e sensibili, fissando nuove regole per creare un legame vero e una connessione più stretta con l’agricoltura.
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ottimo.pienamente d’accordo. basta alle distese di pannelli sulle nostre colline.ci sono migliaia di aree in tutta italia che possono essere utilizzate senza distruggere agricoltura e paesaggio
condivido
no al fotovoltaico, no al biogas, no all’ogm, ma si può sapere cosa vogliamo? ma fatela finita!
E quali sarebbero le migliaia di aree in tutta italia da destinare al fotovoltaico? Le coste? il mare? le cave? i tetti?? Guarda che l’Italia è Piccola, non è che disponiamo di milioni e milioni di km quadrati desertici . In Italia qualsiasi cosa si faccia avrà un impatto, e troverà sempre critiche. Se metterai i pannelli sui tetti, il giorno dopo nascerà il comitato NO AI PANNELLI SOLARI SUI TETTI (vogliamo scomettere?). Se li metti nelle cave, NO ai pannelli sulle cave perchè cosi la cava non si rinaturalizza. Se li metti sulle aree industriali NO li no perchè inquinano con le onde elettromagnetiche, se li metti sulle discariche, NO perchè perchè stanno vicino le aree agricole e disturbano il paesaggio. Insomma…..che s’ha da fà??? IN PARTICOLARE…PENSATE CHE METTERE PANNELI SUI TETTI..SIA ESTETICAMENTE MIGLIORE CHE METTERLI SUI CAMPI??? BELLA ROBA! UN OBROBRIO! PENSATECI BENE. (ovviamente non mi riferisco ai tetti dei centri storici che do per scontato che siano supertutelati, ma mi riferisco sui tetti delle moderne abitazioni) .