Duecento persone hanno partecipato alla cena di beneficenza a sostegno del popolo Saharawi, che si è tenuta ieri sera presso Palazzo Bourbon dal Monte di Macerata. La serata, organizzata dall’associazione Rio de Oro Onlus, dalla Società Filarmonico Drammatica, dalla Meridiana Cooperativa Sociale e dal Comune di Macerata, con il patrocinio della Provincia di Macerata, ha visto l’importante presenza dell’ambasciatore saharawi in Italia Omar Mih e la straordinaria partecipazione dell’attore Neri Marcorè. Il ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza all’Associazione Regionale di Solidarietà per il popolo Saharawi – Rio de Oro – e destinato alla realizzazione di ambulatori di fisioterapia e cura per i bambini con gravi patologie e disabilità, presso i campi profughi Saharawi di Tindouf. In occasione della serata è stata allestita la mostra “Saharawi. I nostri scatti solidali di un popolo amico”, scatti realizzati dalla giornalista Lucia Paciaroni e che raccontano la realizzazione del progetto del Comune di Macerata “Coltivare il deserto” e raccolgono volti e momenti di vita nei campi profughi saharawi. Il progetto è stato realizzato dall’associazione Rio de Oro Onlus (in collaborazione con Meridiana Cooperativa Sociale), che ha diretto una squadra di lavoro formata da Guido Ciccarelli, operatore della Meridiana Cooperativa Sociale, Michele Menichelli, titolare della EMME 2 LUX, professionista specializzato nell’installazione di impianti fotovoltaici e dal dott. Aldo Rinaldi, già collaboratore dell’associazione per progetti simili. Il loro lavoro nei campi profughi Saharawi, a El Aaiun, dal 3 al 12 febbraio, ha permesso di realizzare dieci orti fotovoltaici. A beneficiarne, famiglie tra le più bisognose, con almeno un disabile all’interno del nucleo familiare. Alla fine della serata, l’associazione Rio de Oro ha consegnato uno striscione, con la scritta “Rossella libera! Libertà per il popolo Saharawi!”, al sindaco Romano Carancini e all’assessore Federica Curzi e sarà esposto davanti alla facciata del Comune. Un messaggio per non dimenticare Rossella, la cooperante sarda rapita ad ottobre nei campi profughi Saharawi, insieme a due cooperanti spagnoli.
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