di Alessandra Pierini
Anche a Macerata i liberi professionisti appartenenti ai diversi ordini si sono dati appuntamento per il Professional Day, orgogliosa risposta dei liberi professionisti al decreto sulle liberalizzazioni che il Senato discuteva proprio mentre ordini e collegi di tutta Italia si erano riuniti virtualmente attraverso un collegamento nazionale.
Nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Commerciale “A. Gentili”, i rappresentanti dei diversi ordini hanno passato in rassegna le principali problematiche determinate dalle novità proposte dal governo Monti in materia di liberalizzazioni.
Ha fatto gli onori di casa Riccardo Russo Russo presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro che ha invitato ad uno spirito di ottimismo, pur nella difficoltà di questa fase di cambiamento «Abbiamo scoperto che dietro alle singole professioni c’è ancora molto da fare, noi siamo una risorsa e non una lobby. Torniamo ad occuparci, non solo di quello che sappiamo fare ma di ciò che sappiamo fare meglio». propositivo anche Umberto Massei, presidente dell’Ordine dei Commercialisti: «La Provincia di Macerata ha istitutito un tavolo per lo sviluppo ma sono state convocate le libere professioni. E’ un vuoto che possiamo colmare. Dobbiamo trasferire sul territorio i nostri saperi perchè siano utili per il territorio».
Amerigo Sbriccoli presidente dell’Ordine dei Medici ha parlato della necessità dell’ente per i cittadini prima che per gli iscritti: «Noi tuteliamo i pazienti, un tema importante è quello della pubblicità, noi difendiamo con vigore la pubblicità verticale sulla quale dobbiamo vigilare moltissimo perchè non si diffondano messaggi ingannevoli». Critico Enzo Fusari, presidente degli Architetti: «Il nostro lavoro è prodotto dell’intelletto, altri vorrebbero che noi facessimo solo servizio. Etica professionale e deontologia vanno tutti a favore della collettività».
Tra i più colpiti e mediaticamente interessati dalle liberalizzazioni i farmacisti: «Per noi – ha spiegato Alessia Filipponi – è stato uno tsunami. Siamo finiti sotto la lente d’ingrandimento della stampa e si è detto un po’ di tutto, spesso senza riscontro nella realtà. Si è detto ad esempio che siamo una casta, che non c’è spazio per i giovani che il farmaco è una grande fonte di guadagno ma non è così». Ha chiesto la riforma della giustizia Maria Cristina Ottavianoni dell’Ordine Forense: «Solo così i nostri iscritti potranno lavorare bene e dare risposte ai cittadini». Critico Luca Romagnoli dell’Ordine dei giornalisti: «Se c’è qualcuno che vuole che gli ordini scompaiano per accedere alle nostre casse presidenziali, lo dica pure». Presenti anche i consiglieri dell’Ordine dei Chimici delle Marche Marco Fanelli e Paola Forconi e dell’Ordine dei Geologi Andrea Anibaldi.
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Chissà come mai solo in Italia resistono gli ordini professionali..
Lobbies????
Spero vivamente che questo governo metta fine a queste caste e castine, ma a giudicare dalla sonora sconfitta avuta contro i taxi…. non ho buone speranze.
E cetro la casta se fa sentì quanno glje tocca li privilegi
Non è vero che gli Ordini esistono solo in Italia.
Basta guardare alcuni grandi films (americani o europei -es.”l’Avvocato del Diavolo” ecc.) per capire quanto un professionista straniero tema, sopra ogni altra cosa, i provvedimenti disciplinari dell’Ordine di appartenenza che sorvegliano la correttezza del suo comportamento professionale, a tutela dei cittadini.
Il punto è proprio questo. Non la difesa delle tariffe minime o massime, ma la tutela della qualità del servizio professionale.
I liberi professionisti Italiani non hanno saputo difendersi su questo punto, cercando di autoriformarsi ma, sbagliando, hanno difeso solo l’onorario.
Questo errore madornale ha finito per essere pagato con l’impopolarità, il discredito e, infine, con i provvedimenti governativi che, prima o poi, tutti sapevano che sarebbero arrivati anche perchè le vere lobbi “grandi società di servizi pluri-disciplinari” tendenti a fare monopolio, stanno combattendo contro gli Ordini da almeno trenta anni. Finalmente con il Governo Monti hanno trovato
una sponda.
Caro Valeri,
provi a leggere questo: http://www.ibs.it/code/9788849827101/cappello-riccardo/cappio-perche-gli.html
Sono sicuro che, se lei non appartiene a nessun ordine, ossia se non è parte in causa, quindi ‘interessato’, cambierà idea riguardo gli ordini professionali italiani.
Con imparzialità, la saluto
Axel Munthe, medico amante della povera gente, anche quando sarebbe stato più facile curare poche, ricche, isteriche donne dell’alta nobiltà…