Anche domani (martedì 14 febbraio) le Ferrovie dello Stato garantiranno un servizio ridotto lungo linea Civitanova Marche – Albacina – Fabriano. Questi i treni previsti:
Partenze da Civitanova Marche: ore 5,57 (arrivo a Fabriano 7,52); ore 7,05 (arrivo 9,02); ore 11,15 (12,56); ore 13,15 (15,15); ore 15,09 (17,11); ore 16, 46 (fino a Macerata con arrivo 17,16); ore 19,58 (21,35). Altri due treni da Civitanova con destinazione Macerata sono sostituiti dal servizio bus con partenze alle 8,28 e 18,11 (arrivi previsti 9,30 e 19,15).
Partenza da Fabriano: ore 5,53 (arrivo a Civitanova 7,51): ore 7,00 (arrivo 8,59); ore 10,10 (12,01); ore 12,05 (14,17); ore 13,10 (15,07); ore 17,25 (19,15); 18,05 (19,59).
Partenza da Macerata: ore 17,55 (arrivo a Civitanova ore 18,27).
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Partenze da Civitanova Marche: […] ore 16, 46 (fino a Macerata con arrivo 17,16);
Partenza da Fabriano: […] ore 17,25 (19,15); 18,05 (19,59).
Potreste farmi il favore di chiedere a Trenitalia per quale fenomeno fisico un treno che parte da Fabriano alle ore 17,25 può tranquillamente arrivare a Civitanova alle ore 19,15 mentre un treno perfettamente uguale che parte da Civitanova alle ore 16,46 deve fermarsi a Macerata alle 17,16 senza proseguire ?
La linea è a binario unico quindi immagino da profano che se da Matelica a Macerata un treno può viaggiare ciò valga anche all’inverso e lo stesso treno nella stessa fascia di orario abbia le condizioni per circolare da Macerata a Matelica.
Sono dieci giorni che Trenitalia nella fascia oraria serale solitamente e continuativamente usata dai pendolari sopprime i treni a senso unico.
Gli utenti che da Macerata devono recarsi a Tolentino, San Severino, Castelraimondo/Camerino, Matelica (per citare le stazioni più frequentate) è come se non esistessero.
Abbiamo capito che dell’utenza locale a questi Signori non gliene può fregare di meno ma non sarebbe ora che le Istituzioni competenti li costringessero o a garantire i servizi o ad andarsene a quel paese e a passare la mano a una gestione alternativa e diversa ?
A questo punto non importa se su rotaia o su gomma purché porti alla totale epurazione dell’attuale gestione.
Aggiungo a quanto affermato da Paolo Bartoli, che sottoscrivo quasi integralmente, che purtroppo importa e molto che sia su rotaia, perchè andare su gomma è proprio il risultato a cui tende questa defatigante e scellerata strategia messa in atto congiuntamente da Trenitalia e Contram, con Contram che già pregusta il momento in cui prenderà il posto della prima, e Trenitalia che invece sarà sollevata dal traffico pendolare che in fondo odia.
E’ invece FON-DA-MEN-TA-LE che rimanga in esercizio la linea FERROVIARIA, perchè se dobbiamo andare su gomma, allora andremo con le nostre macchine e non con la Contram.
E’ necessario costringere Trenitalia a svolgere decentemente il suo compito, oppure affidare la linea ferroviaria ad altre compagnie ferroviarie.
Con la Contram e con la corriera, MAI!