Durante gli anni Cinquanta un forte vento di novità soffiò sulla musica leggera italiana e portò le sue note anche a Macerata, dove l’orchestra Aloisi, che aveva fino ad allora allietato ogni festa da ballo, dovette cedere lo scettro a formazioni più agili e composte da giovani che alle melodie di Luciano Tajoli e Nilla Pizzi preferivano le moderne suggestioni d’oltre oceano. Il primo complesso a farsi strada fu l’Hot Club di Silvano Pietroni e Giovanni Spalletti, cui arrise un successo di livello nazionale. Poi, dall’ottobre del ’57, entrò in scena l’Original Quintet di Alvaro De Angelis, che per oltre dieci anni fece danzare migliaia di maceratesi dell’intera provincia al ritmo di rumba, samba, rock’n’roll, twist, bossa nova e cha-cha-cha. La formazione iniziale era composta da De Angelis alla chitarra, Giuseppe Gentili (il popolarissimo Peppe de Filò) alla fisarmonica, Mario Catena al basso, Ivo Scarponi alla batteria e il cantante Alberto Pieri. Dal ’64, fermi restando i fondatori De Angelis e Catena, il New Original Quintet (questo fu il nome del secondo battesimo) si avvalse di Virgilio Riccitelli al sax tenore, Ruggero Antonelli al piano, Sandro Cacchi alla chitarra, Aroldo Pierdominici al sax alto e Vittorio Iommi alla batteria.
E adesso sono tornati a suonare. Non dal vivo, ma in un cd che Alvaro De Angelis è riuscito a tirar fuori da vecchie registrazioni di quegli anni (non perfette, ovviamente, perché si facevano con un piccolo “Geloso” a nastro che captava anche echi, rumori di fondo e brusio delle coppie ballerine) come testimonianza di un’epoca che non solo per chi suonava ma soprattutto per i tantissimi che ascoltavano era certamente più lieta, spensierata e serena – la gioventù! – di quella attuale.
Grazie anche alla collaborazione tecnica di Luigi Ridolfi, il cd “Original Quintet” contiene sedici brani. Uno del primo periodo: un “Carnevale di Venezia” eseguito con maestria virtuosistica dalla fisarmonica di Giuseppe Gentili. Gli altri del secondo, fra i quali spiccano, per gli assolo di De Angelis, Pierdominici e Cacchi,“L’amore è blu”, “Serenata a Valle Chiara”, “Ave Maria”, “Allegria” e “Samba”. In chiusura, poi, quel “Ti saluto coccodrillo” che fu a lungo il cavallo di battaglia del complesso. Corrono tempi dominati dal presente e per i ricordi del passato sembra non esserci spazio. Ma è un errore, perché riandare a ciò che siamo stati significa comprendere meglio ciò che siamo oggi. Complimenti, dunque, ad Alvaro (0733 – 232727).
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Bellissima iniziativa. Invito a leggere “Ti ricordi Joe- Storia e cronistoria dei gruppi musicali a Macerata”( dagli anni ’50 in poi). Il libro fu stampato e curato da Paolo Bravi. La parte “antiqua” è stata “diretta”da Fabrizio Liuti, ed io ho “riletto” la fase postbeatles. Ci sono tutti i gruppi, e naturalmente l’Hot club e l’Original quintet , una miniera di notizie e una galleria ricchissima di foto.