Il Presidente della Provincia, Antonio Pettinari, torna a parlare in merito all’organizzazione del trasporto pubblico locale, sottolineando l’importanza di un’organizzazione su base provinciale. ” Lo sforzo finanziario compiuto dalla Regione Marche per alleviare i dissennati “tagli” dei treni locali decisi dalle Ferrovie e per contenere la riduzione dei fondi governativi per il trasporto pubblico su gomma, non sono sufficienti a rassicurare completamente questa Amministrazione e la comunità provinciale. Se da un lato è doveroso plaudire ai provvedimenti messi in atto dal presidente Spacca e dagli assessori Viventi e Marcolini per ridurre i disservizi nel settore dei trasporti, dall’altro questa Amministrazione provinciale è preoccupata per la proposta della stessa Giunta regionale di riorganizzare il trasporto pubblico su gomma su base regionale e non più su base di “bacini provinciali”. Una simile decisione è inaccettabile in quanto da essa deriverebbero danni all’intera comunità maceratese. Il “bacino” naturale per organizzare e razionalizzare i trasporti è quello provinciale e non può essere altrimenti. L’efficienza e la competitività di cui parla la Regione si tramuterebbe, a regime, in disservizi per l’utenza che ha maggior bisogno del trasporto pubblico e in un pericolo per l’occupazione locale in questo specifico settore.Il “bacino unico regionale” sarebbe una mortificazione dei territori e la Provincia di Macerata non potrebbe tollerare una simile riorganizzazione che inevitabilmente tenderebbe a disconoscere i bisogni delle popolazioni locali, creando disservizi sul territorio in contrasto con le esigenze di sviluppo delle stesse vocazioni socio-economiche dei nostri Comuni e dei nostri comprensori. E’ pienamente condivisibile la necessità di razionalizzare il trasporto extraurbano con le reti urbane, ma questo è possibile solo programmando il servizio su base provinciale. La Giunta regionale, peraltro, sa bene quanto sia strategico il trasporto pubblico locale per lo sviluppo dei territori e, stante il continuo depauperamento del servizio ferroviario messo in atto anno dopo anno dalla Ferrovie nelle nostra regione, il trasporto pubblico su gomma assume inevitabilmente un ruolo sempre maggiore. Il trasporto pubblico deve innanzitutto garantire un’efficiente mobilità, ma nel fare ciò incide in maniera significativa anche in altri importanti aspetti. In primo luogo nel sociale, permettendo ai cittadini meno abbienti e privi di mezzi di trasporto privati di spostarsi nel territorio secondo le rispettive necessità. Un efficiente sistema di mobilità pubblica aumenta la sicurezza lungo le strade, stante la riduzione del traffico privato. Quest’ultima prospettiva, a sua volta, ha una diretta incidenza sull’aspetto ambientale, grazie a una diminuzione dell’inquinamento provocato dalle automobili. Infine, ma non certo in modo marginale, va considerato l’aspetto dell’occupazione, diretta e indiretta, che il trasporto pubblico può garantire per le popolazioni locali attraverso l’operatività delle aziende territorialmente già strutturate. Tutto questo non può essere garantito o valorizzato da un’organizzazione unica su base regionale che in nome di presunte “efficienze e competitività” finirebbe per disconoscere le reali esigenze delle diverse comunità e andrebbe a penalizzare proprio questi cittadini che più di altri non possono permettersi di fare a meno del trasporto pubblico per le loro esigenze di mobilità. Il sistema dei trasporti va modellato su base provinciale in quanto solo così si possono cogliere le peculiarità e le specificità di ciascun territorio in relazione anche ad altri servizi, come ad esempio quello sanitario e quello scolastico e nel nostro caso specifico assume rilevanza anche la presenza di due Università. Salute e istruzione, rispondendo a bisogni prioritari, hanno una stretta connessione, infatti, con il sistema della mobilità. Invito quindi la Regione a riesaminare meglio la propria proposta, valutando ogni aspetto del servizio, magari confrontandosi con tutte le comunità provinciali. La Provincia di Macerata, da parte sua, è pronta a dare il proprio contributo, assicurando che resterà a fianco dell’utenza, delle fasce più deboli della popolazione e dei lavoratori occupati nel trasporto pubblico locale”.
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Un bel tacer non fu mai scritto.
ma questo chi è!!!!!!!!!!!!!!
Questo è quello che i giudici hanno messo a posto di Capponi
Ingredienti
Cappone – cipolle – chiodi di garofano – sedano – carote – sale
Preparazione
Mettete il cappone in una pentola e ricopritelo con abbondante acqua fredda e salata. Portate il liquido a lenta ebollizione a fuoco moderato e schiumate con cura il brodo. Aggiungete cipolle steccate con chiodi di garofano, costole di sedano e carote.
Dopo una lunga cottura il cappone sarà pronto per essere presentato in tavola, ben scolato dal brodo e circondato dalle verdure lessate.
BUON NATALE E…….BUON APPETITO
Presidente Pettinari, stavolta mi è piaciuto, a parte il tono un pò querulo riservato ai compagnetti regionali. Sarà il clima festivo, ma sento di doverLa incoraggiare a lottare ad armi pari con la Regione, se vuol dare un senso alla Provincia, che, secondo anche il Suo partito, si dovrebbe eliminare.
Mi fa piacere sentire che il Presidente della Provincia Pettinari si sta battendo per la ferrovia! Come ho detto in precedenza in convegni ed altre occasioni, la ferrovia Civitanova-Albacina e’ di fondamentale importanza. Ho trovato molto interessante leggere che la Giunta di Civitanova ha approvato il progetto del sottopasso e di una stazione nella zona industriale. Qui nella provincia di Macerata abbiamo un’opportunita’ unica di un progetto pilota che potrebbe portare le Marche all’avanguardia dello sviluppo urbano, progetto che poi potrebbe essere emulato ovunque in Europa. La provincia di Macerata dovrebbe evolversi/trasformarsi in una unica grande zona metropolitana. Tutti i Comuni della Provincia, anche mantenendo il proprio status di municipalita’, dovrebbero essere dei super-quartieri di un unica metropoli. L’asse ferroviaria potrebbe servire da spina dorsale per questo nuovo tipo di citta’ lineare. Il trasporto su gomma dovrebbe integrarsi sinergicamente a questo asse centrale. Si potrebbe fare una politica di biglietto unico per trasporto pubblico basato su tempo e non su mezzo. Alla fine dei conti se non abbattiamo metaforicamente tutti i campanili del maceratese non riusciremo mai ad uscire da questa situazione socio/economica/ambientale in cui ci troviamo. Applaudo Pettinari per la Sua posizione ed applaudo la giunta di Civitanova per la loro azione con il sottopasso.