UN PATRIMONIO SPERPERATO (-) Cinque punti perduti negli ultimi tre turni nei confronti della Fermana, otto con la Cingolana (queste due squadre ora condividono la leadership della classifica insieme alla Maceratese), e sei lunghezze recuperate dal Tolentino. Un bilancio disastroso, che impone la domanda che segue.
CHE STA SUCCEDENDO ALLA MACERATESE? Che sia in crisi è ormai un dato acquisito (-). L’interrogativo è: temporanea o strutturale? E come mai così improvvisa? Ad aprirla è stata sicuramente l’inopinata (perché inattesa ed immeritata) sconfitta all’Helvia Recina contro la Monturanese. Un autentico trauma dopo tredici risultati utili consecutivi, ed un largo vantaggio sulle avversarie dirette. C’è stato sicuramente un calo di tensione e magari è anche affiorato qualche dubbio sulle proprie possibilità, all’indomani di tanta (troppa?) sicurezza. E fors’anche un po’ di imborghesimento dopo la scorpacciata di gol contro la Fortitudo Fabriano ed il Real Montecchio (ben poca cosa). Questo sotto il profilo psicologico. Sul piano atletico lo scadimento di forma di qualche giocatore. Rosi in primis. Dal punto di vista tecnico/tattico, il cambiamento del modulo imposto dall’utilizzo a pieno regime di Giandomenico, atteso come un messia: la manovra per vie interne preferita a quella d’una volta, avvolgente (per le difese avversarie) sulle fasce. Questa la facile diagnosi. Molto più difficile la prognosi, che comunque lascia spiragli di ottimismo per le capacità di analisi e quindi di ricucitura di Di Fabio, e la qualità dei suoi giocatori. Che alla prima occasione dovrebbero ritrovarsi, soprattutto se arriverà la sospirata punta (leggi sotto) che darebbe concretezza e cinismo al gioco biancorosso.
IL RIGORE DEL PAREGGIO BIANCOROSSO Concesso con molta generosità da Cudini di Fermo (-), nel finale del primo tempo di Maceratese-Atletico Truentina, per un fallo veniale subito da Cacciatore nell’area ascolana. Il…faticoso gol di Carboni dagli undici metri ha probabilmente evitato ai nostri eroi la seconda sconfitta consecutiva interna, almeno per quel si è poi visto nella ripresa. La decisione probabilmente avrà fatto incavolare di brutto il designatore arbitrale, che, dopo aver inviato domenica scorsa il guardalinee fermano Rubicini a Tolentino – due giornate di squalifica a Carfagna, segnalato direttamente nel proprio referto per atteggiamento irriguardoso nei suoi confronti, ed una all’espulso, da bordo campo, Benfatto – ha cercato di completare l’opera spedendo ieri all’Helvia Recina addirittura un arbitro (appunto Cudini) ed il primo assistente (tale Teodori)…canarini. A questo punto, per par condicio, ci sarebbe da attendersi un referee biancorosso a dirigere un incontro della Fermana. Magari al “Recchioni”.
VETRINA UNDER (+) Ben cinque ne sono stati convocati per la rappresentativa di categoria. Un autentico record! Sono Martinelli, Donzelli, Russo, Eclizietta e Romanski. Una bella soddisfazione corale. Per il settore giovanile della Maceratese, da cui provengono gli ultimi due ed il portiere; per Cicchi che ha portato all’Helvia Recina la coppia di terzini; e per Di Fabio, gongolante per avere a disposizione fuori quota che potrebbero decidere il campionato. Questa è almeno la speranza della tifoseria.
GLI ESTREMI….NON SI TOCCANO L’allenatore Carassai (+) sta dimostrando a Cingoli che una squadra di vertice si può costruire anche con quattro soldi. Ma veramente quattro. Stipendi-anzi, in questo caso, veri quanto desueti rimborsi spese da 300/400 euro. Massimo 1.000, talvolta anche per il contributo dello sponsor personale. A Servigliano /San Marco (-) sta accadendo l’esatto contrario. Bassa classifica nonostante quantità industriali di euro spesi per una formazione di campioni (sulla carta). Ultimo colpo l’ingaggio dell’attaccante Cacciatori. Mi risulta che l’ex biancorosso abbia rifiutato, nell’ordine, le offerte della Jesina e del Tolentino.
Non certo per la soddisfazione di giocare in Promozione.
A QUALE PUNTA….PUNTA LA MACERATESE? Molta attesa e legittima curiosità per il fromboliere che la Maceratese sta cercando nel mercato di riparazione (+). Probabilmente il prescelto (o il disponibile?) uscirà dalla triade Bugiolacchi, Tonici e Galli anche se la Tardella ha tentato di confondermi ventilando possibilità di scelta pure in Emilia-Romagna. Io punto ancora sul primo, che da quanto mi risulta verrebbe a Macerata “….anche a piedi” (Frase testuale). Troppo costoso il terzo, preferito da Di Fabio e Cicchi, il cui acquisto richiederebbe non meno di 50.000 euro per lo svincolo della società di appartenenza (Santegidiese) e per il suo appannaggio. Comunque sembra che abbia già concluso con la Samb. In punto emergono anche i nomi di Arcamone del Teramo e di Orta del San Nicolò. Le liste di trasferimento si schiuderanno il sedici dicembre. Ma la Maceratese deve far presto, se non vuole vanificare le chance di successo in un’”Eccellenza” finalmente accessibile dopo gli impossibili due anni precedenti, tiranneggiati dalla Sambenedettese ed Ancona.
CARRIERE RAPIDE (+) Mirko Sirolesi è stato recentemente nominato vice –presidente della Maceratese; il suo precedente ruolo di Direttore Generale è stato preso da Massimo Clementoni. Sì, proprio il bravo speaker dell’Helvia Recina. La mia infinita presunzione vorrebbe che alla sua nomina abbiano contribuito gli elogi che gli ho rivolto nei giorni scorsi, in questa rubrica. Ma sicuramente saranno stati invece i suoi meriti amministrativi, oltre che…vocali, a lanciarlo al vertice della piramide biancorossa.
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