Il sindaco di Mogliano:
“Le discariche sono essenziali
se non vogliamo fare la fine di Napoli”

Molte le proteste, intanto altri quattro Comuni hanno dato la disponibilità

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discarica

di Alessandra Pierini

I cittadini della nostra provincia sono molto sensibili alla questione dei rifiuti, basta leggere la cronaca di questi giorni e confrontarla con quanto avvenuto solo qualche mese fa a Cingoli o in altre località maceratesi per accorgersi che in questi anni la parola “discarica” è divenuta un tabù, un termine impronunciabile che determina la credibilità o meno degli amministratori, oltre ad essere diventato tema cardine nei programmi e nelle campagne elettorali. Certo è che la produzione di rifiuti, da noi come in tutti i paesi industrializzati, è significativa, è anche vero che paghiamo le conseguenze di una mancata politica di riduzione e riciclo, in ogni caso  la realizzazione di discariche è inevitabile, nonostante ciò si stanno creando, nei comuni interessati, comitati a difesa dell’ambiente e del territorio che condizionano fortemente l’operato amministrativo. I Comuni che hanno dato, in questa fase, la loro disponibilità alla discarica sono cinque, Cingoli, Camerino, Treia, San Severino e Mogliano. In quest’ultimo comune, proprio in questi giorni la questione discarica ha creato notevole scompiglio, prima in consiglio comunale in cui il consigliere ed ex sindaco Silvano Ramadori ha fortemente contestato l’eventuale disponibilità ad essere sito di discarica e poi tra i cittadini che si sono organizzati spontaneamente e hanno partecipato venerdì scorso ad un’assemblea cittadina.

flavio zura

A spiegarci la questione è Flavio Zura (nella foto), Sindaco del Comune di Mogliano, eletto nel corso delle ultime elezioni amministrative di giugno: “L’assemblea di venerdì scorso si proponeva di chiarire i punti salienti dal punto di vista tecnico e della fattibilità. Si è cercato anche di fare il punto sull’accordo di programma con la Provincia ma a quanto pare non abbiamo ottenuto i risultati sperati. Gli interventi che ho letto in questi giorni sulla stampa sono fuorvianti perchè in realtà la situazione è in una fase iniziale in cui tutto è da decidere. Non è ancora stato stabilito un sito anche se abbiamo fatto dei sondaggi nei luoghi ritenuti più adatti, finora sono state fatte solo congetture, quindi non ho intenzione di fare passi indietro perchè non ho effettivamente fatto nessun passo in avanti. Con l’entusiasmo del neofita e nella massima buona fede, ho cercato di accelerare l’iter per dare un forte impulso ad un accordo cristallizzato da anni. La mia opinione personale è che i tempi sono ristretti e se non vogliamo fare la fine di Napoli dobbiamo trovare una soluzione in breve tempo.” Sia l’opposizione che il comitato cittadino si appellano al Piano Provinciale dei rifiuti del 2001 che riportava una graduatoria dei siti idonei in cui Mogliano risultava essere all’ottavo posto su nove.
Intanto la Provincia di Macerata sta lavorando per giungere al sospirato accordo di programma il quale, una volta ottenuta la disponibilità dei cinque comuni, di cui Cingoli è il primo in cui iniziare i lavori, chiarirà dubbi e condizioni. “Abbiamo lavorato veramente molto sulla questione – ci dice Franco Capponi, Presidente della Provincia di Macerata – e speriamo di arrivare presto alla soluzione. Il Cosmari ci darà a breve indicazioni sulle nuove linee da seguire dopodichè vedremo di ottenere la proroga di cinque mesi dalla discarica di Fermo, proroga che in via informale mi è stata già confermata.”



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