Edgar Morin
e I Sette Saperi

SCUOLA - Settima puntata della rubrica "Il Grande Quaderno"

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La laurea honoris causa a Edgar Morin all'Università di Macerata

di Maria Luisa Lasca

(…) La professoressa entrò in aula con l’idea di svolgere un buon lavoro: era il ventuno marzo, avrebbe spiegato gli aspetti astronomici, l’inizio della primavera e la coincidenza con la giornata mondiale della poesia istituita dall’Unesco. Aveva due ore di lezione  di seguito e la classe terza era proprio adatta.

     Che ci ricorda  la data di oggi, ragazzi, si rivolse agli studenti, ancora sudati e distratti, come sempre dopo l’intervallo: avevano riso, scherzato, corso nei corridoi troppo stretti. Sono trascorsi quattro giorni dalla vacanza per la celebrazione della Festa dell’Unità d’Italia, intervenne la più spiritosa della classe, con un sorriso disarmante. Professoressa, può dire al Ministro che noi studenti preferiamo festeggiare questo evento ogni anno, invece che ogni cinquanta, completò il più audace della classe.

     Ragazzi, proseguì la professoressa, siete troppo precisi, razionali, puntuali, non è l’ora di matematica, di numeri e date, oggi è il ventuno marzo e dovete dire altro. I ragazzi si guardavano fra  loro perplessi, come se la docente non si rendesse conto di qualcosa, ma non osavano affrontare il problema e così scherzavano, giocavano, prendevano tempo.

     Questa mattina una piccola lucertola andava a spasso nel salone del mio appartamento, vi rendete conto, riprese la professoressa. Nessuno fiatò. Doveva riprendere in mano la situazione, inserirli nel contesto. Aveva  cercato  invano in  biblioteca  docenti  il  libro  con l’opera completa del suo poeta preferito, per fortuna la poesia la conosceva a memoria. Iniziò a declamare: Oggi la primavera/ è un vino effervescente./Spumeggia il primo verde/… Professoressa, la interruppe la capoclasse, noi abbiamo già trattato, nell’ora di matematica, geografia astronomica, giornata mondiale della poesia, funzioni dell’Unesco e poi, in via eccezionale, lettura della poesia Marzo di Cardarelli. La primavera è di tutti, ha detto il professore, così lei è alleggerita, ha sempre tanto da fare… La primavera è di tutti, ripeté la professoressa, e le parve la frase più giusta sentita nel triennio.(…) La primavera aveva fatto un altro miracolo, l’interdisciplinarità era nella mente dei ragazzi

i-sette-saperiQuesta è una storia vera, come tale è stata raccontata. L’abbiamo trascritta in forma sintetica nel Grande Quaderno perché potrà essere utile per esemplificare i ragionamenti che faremo sull’apprendimento scolastico, sui modelli per la conoscenza.

Ora torniamo all’attualità. Da sempre gli studiosi dei processi di apprendimento ricercano quale sia il migliore percorso per favorirli e organizzarli in vista dello sviluppo integrale della personalità degli studenti. Partiamo dall’affermazione di Montaigne: è meglio una testa ben fatta che una testa ben piena. Ricordiamoci di Pascal: imparare a pensare bene:ecco il principio della moralità. Rammentiamo Cartesio: il dubbio è l’origine della sapienza. Che dire di Edgar Morin (leggi l’articolo), novantenne, con il sorriso sulle labbra e la speranza nel futuro? È stato presente, giovedì scorso, nell’Aula magna dell’Università degli Studi di Macerata, per ricevere la laurea honoris causa in Scienze pedagogiche. Davanti a un foltissimo pubblico di accademici, studenti universitari, docenti e studenti degli istituti superiori, nella sua lectio doctoralis ha tracciato il profilo di un nuovo umanesimo, che affronta la complessità attraverso il metodo della transdisciplinarità, riferendosi appunto a Montaigne, Pascal, Cartesio e a tanti altri filosofi.

Ci auguriamo che in tutte le scuole sia disponibile, di Morin, almeno il saggio I sette saperi necessari all’educazione del futuro, ricerca scritta nel 1999, su commissione dell’Unesco, nell’ambito del “Programma internazionale dell’educazione”. È un’analisi lucidissima dei rapporti tra l’umano e il biologico, la persona e la società, l’individualismo e la solidarietà e delle metodologie per affrontare, conoscere e dominare la complessità del reale. Sono proposti sette saperi, o meglio sette condizioni, categorie per riorganizzare in modo transdisciplinare il pensiero e il curricolo scolastico (reperibile in forma integrale, nel testo originale francese, sul sito www.agora21.org/unesco/7 savoirs).

LiceoClassico

Il Liceo Classico Leopardi di Macerata

Fa piacere conoscere che in alcune scuole, ad esempio nel Liceo Classico di Macerata il Dirigente scolastico, insieme ai docenti, si impegna da tempo a promuovere l’interdisciplinarità e la pluridisciplinarità quale metodologia per l’apprendimento. Altresì nel Liceo Linguistico e delle scienze umane di Cingoli (fa parte dello stesso istituto), nell’ambito delle attività di educazione alla cittadinanza attiva, si affronta il pensiero complesso e il nuovo umanesimo, attraverso l’orientamento degli studenti al modello della transdisciplinarità del grande Morin. Si tratta di una nuova conoscenza, che va oltre la separazione dei saperi che caratterizza la nostra epoca.

Ciò è utile a studenti, genitori, educatori, per rivedere il proprio approccio al sapere e alla conoscenza, quindi sono importanti le sperimentazioni dello studio della filosofia nella scuola di base. È interessante trovare tutte le strategie, da quelle tradizionali a quelle più innovative, per un apprendimento interdisciplinare, che sia nelle menti di docenti e di studenti, oltre che nelle dovute programmazioni.

La formazione e lo sviluppo totale di ogni persona richiedono la completa assimilazione delle conoscenze sul mondo che ci circonda, per farne ricchezza interiore. Tale percorso è propedeutico alla transdisciplinarità, intesa non solo come metodo che favorisce lo sviluppo dei processi cognitivi, ma principalmente come fonte educativa di ogni essere umano che in sé nasconde il grande tesoro della singolarità. Ognuno di noi è ineguagliabile e originalissimo nella sua più profonda essenza, e solo quando ne sarà pienamente consapevole, la strada per diventare tutti cittadini esemplari ne verrà benevolmente facilitata.



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