La serie D cambia in corsa
Nuova formula per i play off

CALCIO - Sul fronte play out ci sarà il ricorso alla classifica avulsa e non più allo spareggio per determinare il diritto a partecipare

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Tavecchio

Il presidente della Lnd Carlo Tavecchio

La serie D cambia. Nuove regole per la stagione in corso. E’ lo stesso presidente della Lega Nazionale Dilettanti, nonché vice presidente vicario della Figc, Carlo Tavecchio ad illustrare il quadro generale in cui è nata l’attuale riforma del regolamento play off: “Il nostro è un sistema che si basa su fondamenta solide, negli ultimi anni abbiamo tamponato l’emorragia della Lega Pro con il passaggio di molte delle nostre società nelle categorie superiori, per questo abbiamo chiesto con forza la decima promozione dalla Serie D. Ma di fronte al blocco dei ripescaggi non è possibile garantire la promozione ed abbiamo dovuto ripensare ad una formula più snella che, in caso non ci fosse nemmeno una possibilità di ascesa, metta comunque in palio un premio in denaro”. Entrando nei dettagli della rinnovata formula play off, i vantaggi per le società che vi parteciperanno saltano subito agli occhi. A cominciare dalla riduzione dei tempi che vedrà la competizione terminare alla fine di maggio del 2012 (ad eccezione di semifinali e finali che si spingeranno sino al 10 giugno e che si disputeranno in campo neutro). L’accorciamento della formula è stato possibile ricorrendo a gare di sola andata, utili per i tempi ma anche per i costi e per l’interesse del pubblico. Infine, ma non meno importante, l’abolizione del sorteggio integrale: per determinare gli abbinamenti delle varie fasi dei play off si farà ricorso unicamente a criteri di vicinanza geografica tra le squadre interessate. Secondo il nuovo regolamento play off, il cui inizio è fissato per il 13 maggio, vi prendono parte dalla 2^ alla 5^ classificata di ogni girone più la migliore semifinalista di Coppa Italia (secondo il quoziente punti ottenuti nella manifestazione), la finalista e la vincente della Coppa Italia. La prima fase è caratterizzata dagli abbinamenti di girone, con gare uniche 2^ contro 5^ e 3^ contro 4^, le cui vincenti si affrontano nella seconda fase (16 maggio). Nella terza fase (20 maggio) vi partecipano le 9 vincenti il turno precedente più la migliore semifinalista di Coppa Italia. Il diritto a giocare in casa è determinato dall’assegnazione di cinque teste di serie secondo una graduatoria stilata in virtù della migliore posizione in classifica al termine della stagione regolare (in caso di parità si vede il quoziente punti). La quarta fase ha inizio il 27 maggio e vi partecipano le 5 squadre vincenti il turno precedente più la perdente della finale di Coppa Italia (teste di serie e abbinamenti decisi con gli stessi criteri della terza fase). Proseguendo, accedono alle semifinali (3 giugno) le società che passano il turno alle quali si aggiunge la vincente della Coppa Italia. La finale è fissata per il 10 giugno in gara unica e in campo neutro. Infine è da tenere in massima evidenza il fatto che nelle gare delle prime due fasi in caso di parità al termine dei 90′ sono previsti i tempi supplementari e non i rigori (persistendo l’equilibrio accede alla fase successiva la squadra meglio piazzata in campionato). Dalla terza fase in poi, invece, non sono previsti supplementari ma l’effettuazione dei tiri di rigore. Peraltro se le società qualificate tramite il piazzamento in Coppa Italia abbiano anche acquisito il diritto a partecipare ai play off in virtù della posizione in campionato, liberano un posto per la 6^ classificata del girone di appartenenza. Sul fronte play out la formula rimane invariata, mantenendo saldo il principio del merito sportivo basato sulla distanza superiore ad 8 punti che garantisce la permanenza in Serie D per chi sul campo ha fatto meglio. Unica eccezione, ma non di poco conto, il ricorso alla classifica avulsa e non più allo spareggio per determinare il diritto a partecipare. Lo spareggio sarà utilizzato solo in casi di parità per decretare salvezze o retrocessioni.



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