Graziano Pambianchi, dirigente del Pd, continua il confronto sullo Sferisterio, rispondendo all’intervento di Renato Pasqualetti (leggi l’articolo):
«Renato Pasqualetti mi accusa di “superficialità” degli argomenti addotti per chiedere (e qui ribadire) la sospensione per un anno della “lirica” allo Sferisterio e di “inefficacia economica” degli stessi. E pensare che ho definito la proposta di Pasqualetti di ingresso dello Sferisterio nella “rete regionale” “interessante”, ancorché “tutta da approfondire” (non me ne voglia Pasqualetti, ma lui sa bene che sono molti i maceratesi che ritengono, speriamo a torto, che la Regione non tratti tutti i marchigiani in modo equanime). Pasqualetti mi rimprovera poi di non considerare come meritano i benefici che la stagione lirica arreca all’economia maceratese. L’accusa è francamente ridicola e tale non può che essere ritenuta da chi ha memoria. Il primo serio studio sull’ “indotto” della stagione lirica dello Sferisterio per l’economia maceratese fu il frutto dell’impegno di Nicola Martorelli, dirigente del PRI, al cui fianco io vissi l’ineguagliabile esperienza di una militanza politica fatta di idee e non di ideologia, di concretezza e non di fughe in avanti, di rigore e non di demagogia, di laicità e non di “certezze e/o paradisi rivelati”. Più o meno nello stesso periodo il Partito comunista e comunque l’area politica nella quale è cresciuto Renato Pasqualetti sparava a “alzo zero” contro la stagione lirica dello Sferisterio e la sua gestione, combattendo le idee e demonizzando gli avversari. E’ probabile che, insieme all’incapacità di chi promuoveva e difendeva la stagione dello Sferisterio, anche la pesantissima campagna avversa del PCI e limitrofi abbia contribuito, dando l’idea di una Città profondamente divisa, ad impedire che lo Sferisterio conseguisse risultati (anche quanto ai finanziamenti) che altri (ad esempio il Rossini Opera Festival di Pesaro, zona politicamente omogenea, quasi “bulgara”) invece coglievano. Comunque stia tranquillo Renato Pasqualetti, io non mi sottrarrò mai ad un serio confronto sulla questione dell’ “indotto” della stagione lirica (o “bilancio sociale” come pomposamente viene chiamato, più o meno secondo la moda che vuole lo “scopino” chiamarsi “operatore ecologico”, ma la spazzatura si accumula come e forse più di prima). Mi sia però consentito sottrarmi, per ora, all’adagio che vuole che “il problema (sia) sempre un altro”.
Sotto questo profilo ha ragione Pasqualetti sono stato davvero “superficiale”, anzi direi “ingenuo”, ho chiesto soltanto il preconsuntivo della stagione lirica del 2011, quello che – spicciativamente – è stato chiamato i conti”. (quelli che, se non sbaglio, venivano chiesti anche dai componenti, testé sostituiti, dal Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio). Ho commesso un errore. Il problema, comunque è sempre quello. Per affrontare decentemente l’anno di “transizione”, con la sospensione (come io auspico) o meno della “stagione”, è assolutamente necessario avere a disposizione una “serie storica” di dati: il disavanzo di ogni stagione; in quali anni si siano verificate le “punte”; quale sia – oggi- il debito consolidato e quali Amministrazioni Pubbliche lo stiano affrontando; come sono state gestite le spese, quale il preventivo per ciascuna di esse o per tipologia, quale il consuntivo, quale la “tracciabilità” di ogni operazione, atteso che è possibile che vi siano stati pagamenti “unitari” di importanza molto diversa tra loro; in una parola, tutto quanto riguarda la storia dell’ “amministrazione” dello Sferisterio. Ho rimediato all’errore ed alla superficialità. Naturalmente non voglio tutti questi dati per me: credo però che tutti i cittadini in quanto tali abbiano il diritto di poterli avere a disposizione, in particolar modo quelli che saranno chiamati a discutere della “transizione” e del “futuro” (sicuramente “magnifico e progressivo”) dello Sferisterio. Peraltro, se del debito deve rispondere una qualche pubblica Amministrazione, è pur giusto che i Cittadini sappiano di quanto si sono (“loro”) indebitatí e come saranno chiamati a pagare».
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non e’ possibile pensare ad una sospensione x un anno delle attivita’ allo sferisterio…..ma siete fuori?? va assolutamente potenziata ,la struttura e’ splendida,lo sappiamo tutti,con concerti e opere famose…..con musical….e x favore, cominciate a far pagare a tutti il biglietto….. tutte le volte che ci sono stata ,i primi posti erano sempre occupati dalle stesse facce,e quelle,e’ risaputo,non pagano una cippa…………………………..
Non parlerei di merito ma di “DIRITTO”
Oddio io e Pambianchi che diciamo le stesse cose!!!! Comincio a credere che il 2012 sia vero, cmq appoggio Pambianchi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cmq caro Pambianchi io condivido sia la sospensione momentanea della stagione lirica, sia conoscere l’entità del debito, lei che è del PD, amico di questo e qull’assessore non può dirci lei quant’è il debito senza tutti ‘sti giri e ‘ste polemiche da politicanti? ce lo scriva nel prossimo articolo e la facciamo finita, tanto Carancini non ce lo dice…
Ricostruzione fedele e coraggiosa quella fatta dall’avv.to Pambianchi sui primi lustri gloriosi dello Sferisterio. Posso solo aggiungere le polemiche del PCI non si esaurivano solo contro le stagioni liriche, ma si estendevano alla critica odiosamente ripetuta nei confronti del compianto ing. Calogero, perchè faceva la cresta sulle manutenzioni per destinarne l’importo alla graduale sistemazione dell’arena. Risulta anche a me che il rag. Martorelli produsse uno studio documentato sui benefici indotti dalle stagioni liriche. Risulta anche un fatto più significativo. La 2° o 3° stagione lirica sforò per oltre 100 milioni di lit. Come coprire il buco? Ci pensò ancora il Martorelli dando una strizzatina agli accertamenti del Dazio comunale, di cui era direttore. Sempre pescando nella raccolta delle cronache del tempo, ricordo che, eccetto il Sindaco, tutti gli amministratori pagavano il biglietto d’ingresso. Quando, dopo qualche anno, fu dato ai capigruppo consiliari un biglietto omaggio, il rappresentante dello Psiup lo affisse scandalizzato sulla bacheca del suo partito. Grazie a Dio l’assessore di allora allo spettacolo (Giannino Calzetti) può confermare tutto.
A Pambianchi, eccellente avvocato, non debbo certo ricordare che i debiti di una Associazione (al di là di deprecabili aspetti penali) chiamano a responsabilità diretta e solidale il Presidente e l’intero CDA che li hanno determinati.
In altre parole, perchè deve pagare il cittadino la “mala gestio” dell’attività del CDA dell’Associazione, quando per legge, possono essere addebitati direttamente e solidalmente sugli aministratori dimostratisi così superficiali ? Perchè l’opposizione non accende i fari su questo aspetto?
I maceratesi meritano che i dirigenti come Pambianchi, che da decenni si occupano di politica, vadano a giocare a bocce (ci sono varie bocciofile in città) e che al loro posto vadano giovani intraprendenti ed in questo momento molto incazzati.
I maceratesi meritano risposte anche sulla devastazione urbanistica della città che ha spesso la firma dello stesso Pambianchi….aspetto con ansia i 44 insediamenti produttivi previsti a Valleverde (Piediripa).
Considerazione sulla scena culturale all’Arena Sferisterio. Dopo aver letto l’articolo seguente su corriere.it
L’inchiesta
I figli dei Talent
Che fine fanno i vincitori degli show?
Dai trionfi di Mengoni all’oblio di Scanu
http://www.corriere.it/spettacoli/11_novembre_10/franco_figli-dei-talent_e1c9a3b6-0b61-11e1-ae33-489d3db24384.shtml
ho pensato….che fine hanno fatto I VINCITORI DI MUSICULTURA? E’ stato giusto dare tutto questo peso(sostegno economico) a MUSICULTURA? Nessuno ha dubbi sulla qualità di MUSICULTURA? Riflettiamo…..
leggete Bollani cosa pensa delle competizioni (MUSICULTURA è una competizione) :
«Se c’è una cosa che non mi piace è la gara tra gente che deve far musica». E non risparmia l’industria della musica: «La discografia cerca i ragazzi che escono dai talent perché sono disperati, non vendono più niente e cercano la star da spremere per due o tre anni. Questi sono ragazzi di 20 anni che vengono spremuti per tre stagioni e poi vanno dallo psicologo».
e……….basta…con stò Sferisterio