Pantana (Pdl) sugli istituti comprensivi
“Un vero fallimento”

- caricamento letture
pantana-1-300x199

Deborah Pantana (Pdl)

Il consiglio comunale ha approvato lunedì la delibera sul piano dell’organizzazione scolastica, riducendo a tre gli istituti comprensivi cittadini (leggi l’articolo). Deborah Pantana vice presidente del consiglio, esprime la sua contrarietà rispetto alla decisione presa e risponde all’intervento dell’assessore Stefania Monteverde (leggi l’articolo):
«La nuova organizzazione del sistema delle scuole comunali di Macerata è un vero fallimento, in quanto non valorizza la grande tradizione didattica della nostra città.
In un secondo siamo passati da sei Istituti, tra comprensivi, scuole secondarie di primo grado e circoli didattici, ad appena tre, dove ogni scuola viene accorpata ad un’ altra senza riconoscerne il proprio valore formativo, mettendo le famiglie nelle condizioni di non avere più una guida didattica sul territorio o sul proprio bacino di appartenenza.
Il lungo percorso di condivisione di questa scelta di cui parla l’assessore Monteverde in realtà è costituito da qualche incontro con alcuni dirigenti scolastici senza veramente averne condiviso un vero progetto di organizzazione della rete scolastica.
A fine settembre a sorpresa al termine di una riunione di commissione consiliare dichiara di aver deciso il nuovo piano scolastico basato su 4 dirigenze perché verrà creata una nuova scuola media a Villapotenza. Dopo ventiquattrore, sempre l’assessore Monteverde, ci ripensa e dichiara che si possono fare solo tre istituti comprensivi perché tutti sono d’accordo:l’amministrazione provinciale, le famiglie, i dirigenti scolastici, l’ufficio scolastico provinciale e le parti sindacali, sapendo di dire una cosa non vera, in quanto basta leggere il verbale dell’ultima riunione che si è tenuta in Provincia lo scorso 13 ottobre, tra l’altro la scadenza del piano era del 30 settembre, dove le parti sociali hanno perentoriamente espresso il loro parere negativo alla proposta proprio dell’assessore Stefania Monteverde in quanto lesivo delle esigenze del territorio, delle famiglie e degli operatori del settore.
Alla fine si giustifica dicendo che il quarto comprensivo non si può costituire perché la Provincia i soldi che aveva promesso all’inizio non li avrebbe più dati. Non basta, inizia il toto scuole: smembro un circolo, un altro lo metto da un’altra parte e così via disarticolando.
A questo quadro non esaltante si aggiunge poi una discussione in consiglio comunale dove in primo luogo è stato votato quasi all’unanimità un emendamento in cui veniva proposto che il Comune di Macerata chiedesse una deroga, viste la confusione dell’assessore e la difficoltà oggettiva a riorganizzare la realtà scolastica e territoriale, per fare in modo che si potessero rivedere molte situazioni riguardo proprio l’organizzazione delle scuole maceratesi; ma anche qui l’assessore ha disatteso il voto portando avanti ancora una linea tutta personalistica diversa sia da quella espressa in consiglio comunale che dall’amministrazione Provinciale di Macerata che da tutti gli operatori del settore, in primo luogo proprio dei dirigenti scolastici. Credo che ancora oggi, l’assessore non si renda conto di cosa significhi perdere una dirigenza scolastica, che non è fatta di un solo posto di lavoro, ma di insegnanti e di personale ATA, di chi si occupa delle mense; tutelare il lavoro è la priorità, come quello di elevare la qualità della didattica nelle nostre scuole.
A questo punto che fare, proporre il ricorso nei confronti di una delibera invotabile? Personalmente ho ritenuto opportuno astenermi poiché vengono disattese le proposte coerenti: dapprima chiedere una deroga e soprattutto non ipotizzare, come è stato fatto, comprensori con più di 1300 studenti a scapito della qualità didattica e proprio in questo senso andava realizzato il quarto comprensorio. A questo si aggiunga la questione del Convitto, ancora tutta da definire. Le questioni sono veramente tante e nessuna è stata affrontata in modo serio dall’assessore la quale ha dato l’impressione di volersi liberare al più presto e a tutti i costi di un problema, quello delle scuole, perdendo l’occasione di programmare invece una nuova rete scolastica per la città dove le priorità sono le esigenze dei ragazzi e delle loro famiglie, insieme ai loro insegnanti. Crea disappunto osservare che mentre per la politica scolastica che è cultura partecipata e capillare si fa riferimento alla scarsità di danaro, ci si consente di sommare debiti e buchi allo Sferisterio diventato negli ultimi due anni vera voragine. Chi pagherà l’ammanco. Il solito mutuo?»



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X