Old England a Petriolo nel laboratorio
di Piero e Luca Serafini

Tutti i segreti del maestro calzolaio che ha fatto le scarpe ad Aleksej II e non solo, tutte tagliate e cucite a mano. (GUARDA IL VIDEO)

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Piero Serafini

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di Maurizio Verdenelli

“La moda? Non esiste almeno per le calzature. Stilista? No, tagliatore. O meglio ‘clicker’, secondo i ‘padri’ inglesi da cui tutto discende”. Parola di ‘mastro’ Piero Serafini da Petriolo, per lui quasi un sobborgo di Londra, Old England. Serafini è da oltre mezzo secolo nel settore, prima come industriale (fino all’inizio del Duemila titolare di una factory con 60 dipendenti e circa 28 miliardi di fatturato) poi come artigiano, specializzato con il figlio Luca nelle scarpe su misura. Piero ha fatto ‘le scarpe’ a personaggi famosi. Da Aleksej II, Patriarca di Mosca e capo della Chiesa Russa ortodossa (deceduto a fine 2008) alle  stelle del ‘secol nuovo’, allenatori e giocatori di calcio, non trascurando neppure la classe videogiornalistica. “Un giorno, qualche anno fa, in gran segreto mi fanno volare a Mosca (la foto dell’intermediario, un amico russo è incorniciato in un angolo del laboratorio ndr). ‘Devi prendere le misure ad un personaggio famoso’, mi dicono. serafini-04-300x169Scopro alla fine che si tratta di Aleksej II, il Patriarca ortodosso! Che splendore la sua residenza, mai visto una cosa simile! Chiese che gli facessi dodici paia di scarpe, rigorosamente classiche, rigorosamente nere”. Che tipo di piedi aveva il ‘papa’ degli ortodossi? “Naturalmente greco. Mi sarei stupito moltissimo che fossero di tipo romano (squadrato), o egizio (affusolato) o equino, le altre tipologie”. Altri clienti ‘di riguardo’ che ha avuto in questi ultimi anni di lavoro esclusivamente artigianale? Roberto Mancini, l’allenatore del Manchester City. Ha voluto un disegno semplice, classico: english shoes, per capirci. Ugualmente Stefano Colantuono, allenatore dell’Atalanta. Più estroso Nicola Berti, ex giocatore dell’Inter e della Nazionale. serafini-03-300x169Lei lo ricorda?” Come no?! Altri vip ancora che vengono a Petriolo a farsi prendere le misure da lei? Alfonso Signorini: per lui scarpe gialle, molto vistose in linea con il proprio personaggio molto esposto mediaticamente. Poi ci sono i molti clienti affezionati da tutt’Italia che non andrebbero mai ad acquistare in un negozio oppure in outlet, anche famoso e pubblicizzato: tutte scarpe da vero amatore. Magari tante paia, tutte uguali, che variano minimamente nel colore. Un punto in più di marrone chiaro, un punto in meno. Un cliente milanese me ne ha ordinate 17 paia così”.

serafini-10-300x170L’ampio laboratorio, dove Luca sta cucendo una scarpa (lavoro che può impegnare uno o più giorni), presenta numerose ‘icone’ del credo professionale ed umano di Piero. “Ah, l’Inghilterra: ecco la terra dove nasce l’eleganza. L’eterna eleganza senza tramonto, senza bisogno di innovazioni, perchè rappresenta nel mondo la moda inglese che è l’alfa e l’omega. Dove anche ciò che appare un errore, un’imperfezione viene creato ad arte: è il ‘clinamen’ lucreziano che crea tendenza, cult, variazione”. Serafini da sempre trascorre settimane intere in Gran Bretagna. serafini-05-300x169Ha visitato tutte le fabbriche che contano, è stato ricevuto nei grandi santuari dei marchi mondiali (a cominciare da Church’s), ha avuto modo di apprenderne i segreti, ha avuto considerazione ed accoglienza professionale. “Ho un debole per la Royal Family -dice- Poi che dire di Charles, il Principe di Galles: è davvero il nipote di Lui…. che classe naturale! Ho avuto il piacere di intravvederlo un giorno a Regent’s Street mentre era in Rolls. Aveva addosso un abito dai colori che non scorderò: un grigio dalle sfumature incredibili, un tessuto praticamente introvabile in Italia…”. Scusi, il Lui cui faceva riferimento in relazione al Principe ereditario, chi è?  “Ma è chiaro: lo zio Edoardo 1° d’Inghilterra, il re che ha abdicato per amore di Wallis Simpson! Colui che è rimasto alla storia come il Principe di Galles, che ha dettato l’intramontabile moda inglese”. In effetti il laboratorio di Petriolo sembra un pezzo di Old England trasportato nella zona industriale di Petriolo. A dominare su una serie di manifesti e stampe tutte di chiara discendenza anglofila, una rara fotografia di Edoardo, sublimamente elegante e negligè in tenuta sportivo.

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Luca Serafini

Con lui due nobiluomini che diresti ‘di campagna’, anch’essi tuttavia pieni di un’eleganza sottintesa ed antica come l’allora Impero britannico alla vigilia della Guerra. “Da Edoardo (Piero pronuncia il nome in perfetto e rispettoso inglese ndr) discende il Grande Stile: lui, da Principe di Galles, non ha dato solo un nome ad un abito classico, famoso e diffuso in tutto il mondo. E’ stato un creatore di Moda unico, con accoppiamenti arditi e sempre riusciti grazie al suo infallibile fiuto che precedeva quello degli altri. Nessun altro sarà come Edoardo”.

Ritorniamo particolarmente alle scarpe; lei ne produce anche di tendenza? “C’è da dire che produco scarpe su richiesta, com’è ovvio e che le seguo per l’intera loro ‘vita’. Che diventa così lunghissima. serafini-13-300x169Insomma le riparo, in alcuni casi ricostruendole in alcune loro parti. Il ‘service’ è collegato alla loro vendita. Faccio per questo scarpe, ognuna nell’arco di una settimana, rigorosamente classiche, destinate a durare. I costi? Fino a duemila euro, a secondo dei materiali, che sono di prima scelta, gli stessi che usano le grandi Case britanniche, off course”. Che definizione si darebbe lei: si sente uno stilista, un creatore di moda? “Macchè, glielo già detto: io sono un tagliatore, un clicker!”.serafini-07-300x170serafini-08-300x169serafini-11-300x169serafini-09-300x161

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L'unico mezzo meccanico è risalente al "Piano Marshall"

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Omaggi alla Vecchia Inghilterra



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