La stagione lirica dello Sferisterio sta a cuore a molti. Ognuno ha la sua ricetta, ognuno ha le sue proposte ma nulla, al momento, si è ancora concretizzato in una reale opportunità per il prossimo anno.
Nel rimpallo della politica, gli addetti ai lavori non possono che stare impotenti a guardare in attesa che vengano prese decisioni per il loro futuro ma i tecnici e i lavoratori dello Sferisterio non ci stanno e chiedono con forza rispetto dei diritti e valorizzazione delle professionalità.
«Gli operai dello Sferisterio – scrive in una nota il delegato sindacale Slc Cgil Mauricio Pasquali – si uniscono al coro di indignazione di tutti coloro che non vogliono contribuire a pagare un debito che non è il loro. Dopo anni in cui abbiamo subito riforme contro salari e pensioni che sarebbero servite a farci stare meglio con l’entrata nell’euro, ora vengono chiesti altri pesanti sacrifici ai lavoratori e pensionati per salvare il sistema bancario. Anche nella nostra realtà lavorativa sono in molti a far notare che i conti non tornano ma sono stati molto pochi a recepire il grido d’allarme cdi chi, come noi lavoratori, dallo Sferisterio trae un sostegno è il primo ad essere interessato a che ci sia anche un ritorno economico oltre che artistico e culturale. Coloro che in questi anni dovevano finanziare,decidere ed amministrare lo svolgimento delle stagioni liriche maceratesi hanno fatto sicuramente molti errori che rischiano di ricadere sulle spalle dei lavoratori che sarebbero gli unici a pagare per colpe non loro. Ora chiediamo discontinuità alle nuove amministrazioni locali, celerità nella nomina del nuovo cda e di conseguenza del direttore artistico per avviare al più presto un confronto che sia proficuo anche per contribuire a valorizzare quella che siamo convinti sia una potenziale fonte di lavoro e ricchezza in tutti i sensi per l’intero territorio maceratese».
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