Material Point di Tecnomarche
Un passo avanti per lo sviluppo e l’innovazione

E' stato presentato alla Camera di Commercio il nuovo strumento che permette di sperimentare i prodotti. Sei imprese pilota hanno seguito il percorso progettuale

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di Lucia Paciaroni

Immaginate di poter interagire con un prodotto senza doverlo prima realizzare, immaginate di avere a disposizione uno strumento che permette di sperimentare materiali per sviluppare nuovi prodotti.

Non c’è bisogno di tanta immaginazione, perchè tutto questo è reale in seguito alla firma, nel 2010, del protocollo d’intesa tra Camera di Commercio e Provincia di Macerata per la realizzazione del “Programma di Sviluppo dell’innovazione in provincia di Macerata”. Un protocollo che, grazie anche al supporto della Fondazione Carima, ha portato alla realizzazione di diverse attività raggiungendo così l’obiettivo di promuovere e realizzare interventi di sostegno per lo sviluppo e l’innovazione nel sistema delle imprese.

Questa mattina sono state illustrate le attività nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato Giuliano Bianchi, presidente della Camera di Commercio di Macerata, l’ingegner Roberto Bedini,direttore generale di Tecnomarche, il presidente della Fondazione Carima Franco Gazzani e l’assessore provinciale alle politiche giovanili Leonardo Lippi.

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Roberto Bedini, Franco Gazzani, Giuliano Bianchi

Le attività sono state realizzate grazie al supporto tecnico del Parco Scientifico e Tecnologico delle Marche, Tecnomarche s.c.a r.l. che, in collaborazione con Material Connexion Milano, ha intrapreso un percorso all’avanguardia attraverso l’adozione e la sperimentazione di materiali fra i più innovativi presenti sul panorama internazionale, ricercati con l’ausilio dello strumento del Material Point.

Sono sei le imprese pilota che hanno seguito questo percorso progettuale per ideare un prodotto nuovo, si tratta della Dignani Prefabbricati e della Gigli Falegnameria di Montecassiano, della Soema di Recanati, della Simeg Marmi che opera a San Severino e della Top Fondi di Montecosaro Scalo.

“Un’impresa che ha bisogno di un materiale isolante per un portone, pensa a cosa può utilizzare per la coibentazione, per sentire meno i rumori. Per trovare un materiale adatto, può sperimentarlo e arrivare ad una conclusione, quindi alla produzione, avendo prima fatto delle prove grazie alla Tecnomarche” spiega Bianchi. Sono intervenuti quindi i diretti interessati delle imprese per far capire di cosa si tratta. “E’ fondamentale l’approccio con cameracommercio_0121-300x199l’innovazione, a volte abbiamo sperimentato in casa, prendendo delle batoste – racconta l’ingegner Andrea Gigli, della Gigli Falegnameria – Ci occupiamo di portoni e infissi e il nostro progetto riguarda materiali eco-sostenibili per la coibentazione termo – acustica dei portoni in legno massello. Attraverso il Material Point messo a disposizione dalla Tecnomarche abbiamo potuto sperimentare materiali isolanti per trovare quello compatibile con il nostro sistema, nel rispetto dell’ambiente. Per esempio uno di questi è la lana di pecora usata per isolare uno spazio interno del portoncino”. Andrea Trasatti, responsabile ricerca e sviluppo della Simeg Marmi, che si occupa delle lavorazioni di marmi e produzione di manufatti in marmo e pietre, racconta: “Ci interessava un materiale per trattare la pietra in modo che diventasse immune alle macchie e nel rispetto dell’ambiente, abbiamo ottenuto ottimi risultati attraverso il material point e stiamo testando ancora molti campioni”. Altra testimonianza del ruolo innovativo del Material Point è Stefano Rucci, designer di prodotti della Top Fondi: “Abbiamo spostato la produzione verso un nuovo prodotto per intraprendere un’esperienza diversa. Il progetto riguarda nuovi materiali per il trattamento antibatterico dei manufatti in gomma ed è importante in quanto le nuove idee sono necessarie per lo sviluppo dell’azienda”. Riguardo a quest’ultimo progetto, il presidente Bianchi ha fatto notare: “Immaginate un tappetino in gomma antibatterico da usare in un asilo o questa gomma sulle maniglie dei bagni pubblici”.

I progetti di innovazione nei materiali hanno portato alla realizzazione di prototipi di nuovi prodotti che sono stati in esposizione presso la Triennale di Milano nel mese di luglio, i progetti sono ora in mostra presso il material point nella sede di Civitanova Marche di Tecnomarche. Il presidente Gazzani ha anche confermato che “i contributi ci saranno anche per il futuro”.

L’innovazione riguarda anche un altro progetto, illustrato dalla giovane Chiara Negromanti

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Chiara Negromanti Tini, Roberto Bedini

Tini, 28 anni, laureata in Lettere. La ragazza è una dei sei giovani progettisti che hanno usufruito della borsa lavoro acquisendo un know-how tecnologico e di progettazione coerente con le richieste del mercato nel settore moda – calzature. Si tratta di una prototipazione virtuale (3D) che permette al cliente di interagire con il prodotto, scegliere tra una vasta gamma di colori e materiali e vederlo virtualmente a trecentosessantagradi, anche se non fisicamente presente. Insomma, vedere prima di costruire abbattendo così i costi di produzione. “Il vantaggio sta anche nella difficoltà nel copiare un prodotto che il cliente inizialmente vede solo in 3D” commenta Bedini. A questa iniziativa hanno aderito Alberto Fermani (AEFFE Srl) di Petriolo, Fornari Spa e Falc Spa di Civitanova, Alfiere Spa di Montecosaro.

La conferenza è stata anche l’occasione per parlare di altri punti del programma operativo 2011, come le borse lavoro per i giovani residenti in provincia di Macerata per frequentare master e corsi di specializzazione presso l’Istao e le borse di studio post dottorato. Tra gli altri punti, anche la seconda edizione del bando “PMI: Innovazione e Occupazione” che prevede il riconoscimento di un contributo di 20 mila euro a 8 imprese che si impregneranno nello svolgimento di un progetto di ricerca ed innovazione attraverso l’assunzione a tempo indeterminato di un giovane. Il bando partirà all’inizio di ottobre.

 



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