Dalla società USD Urbisalviense riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento:
“L’U.S.D.Urbisalviense intende prendere totalmente le distanze dalle dichiarazioni rilasciate sia dal presidente della Due Emme Sardini al Resto del Carlino, che dal tecnico Fratini e pubblicate nel pomeriggio di ieri nel sito quelliche.net. Secondo i nostri dirigenti presenti in tribuna queste dichiarazioni risultano essere completamente distanti dal reale e prive di fondamento. I fatti si sono effettivamente verificati come segue: al minuto 92 dopo il pareggio dell’Urbisalviense, quando il gioco è stato ripreso, il difensore della Due Emme si è avventato verso il nostro giocatore colpendolo con un violento pugno al viso, che ha provocato una copiosa fuoriuscita di sangue dal setto nasale, con presunta frattura. A questo punto il nostro tesserato ha reagito e poi è avvenuto il finimondo, con i calciatori locali che accerchiavano ed atterravano, colpendolo ripetutamente con calci e pugni di estrema violenza, il nostro giocatore che ha riportato contusioni in tutto il corpo. Nel frattempo sono potuti accedere al terreno di gioco sostenitori locali, uno dei quali con in mano una bottiglia di vetro spezzata a mo’ di pugnale, che rincorreva i giocatori della squadra ospite. Fortunatamente un giocatore della Due Emme lo ha bloccato allontanandolo, evitando spiacevoli conseguenze. Ad ogni modo ci sembra veramente grottesco che dopo essere stati vittima di ripetute aggressioni, anche negli spogliatoi al termine della gara, dobbiamo vederci anche tacciati di colpe che francamente non abbiamo. La sicurezza nell’impianto di gioco non è stata garantita né dalle forze dell’ordine, che sono arrivate sul luogo ben 35 minuti dopo i fattacci, né dalla società di casa, responsabile dell’apertura dei cancelli della struttura, quindi della facilità con la quale chiunque poteva accedervi, come effettivamente è accaduto. Siamo enormemente rammaricati per questa triste vicenda, poiché la versione dei fatti ci sembra davvero distorta ed estremamente parziale. Comprendiamo l’accorata difesa d’ufficio dell’allenatore nei confronti dei suoi ragazzi, ma quanto successo in campo e poi a mezzo stampa, rischia di esasperare ancor di più i toni della discussione ed allontanarci ulteriormente dallo spirito sportivo che dovrebbe sempre primeggiare. Con questo vorremmo chiudere la questione che ci auguriamo non abbia strascichi legali, rimettendoci alle decisioni della FIGC e del giudice sportivo. La nostra volontà è quella di far emergere solamente la verità dei fatti accaduti in campo senza assolutamente veicolare l’opinione pubblica contro l’una o l’altra società sportiva, né tantomeno contro la Federazione”.
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