Dopo quattro settimane di musiche e balli di ogni parte del mondo, le piazze del maceratese lasciano in questi giorni il testimone alle festività e rassegne locali: “San Giuliano” a Macerata, feste patronali anche a Castelraimondo e Chiesamuova, Apimarche a Montelupone e molto altro ancora in giro per tutta la provincia. Il mese di agosto rimarrà comunque per il territorio del Maceratese il mese del folk internazionale. Uno dietro l’altro, ben cinque Festival Internazionali del Folklore, organizzati da alcuni dei gruppi aderenti all’Ugfm della provincia di Macerata si sono svolti in un susseguirsi di culture e sapori provenienti da ogni parte del mondo. “Uno tsunami di colori, musiche e danze” lo ha definito Donatella Bastari, presidente dell’Unione dei 24 gruppi folklorici marchigiani, di cui ben dieci appartenente alla provincia di Macerata. Il programma dei cinque festival (Matelica, Castelraimondo, Apiro, Macerata, San Ginesio) è stato frutto dell’esperienza di decenni di attività e il risultato di un lavoro certosino di selezione artistica dei gruppi ospiti che, quest’anno più che mai, ha contraddistinto l’alto livello professionale degli spettacoli.
Pienamente confermati e superati i numeri statistici della vigilia, soprattutto quelli riguardanti l’enorme affluenza di pubblico (circa 60 mila presenze in una quarantina di spettacoli). Punti di forza di cui si è fatto portavoce il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, il quale ha sottolineato che questo genere di spettacolo, ormai uscito da un certo anonimato del passato, incontra sempre più il favore del pubblico coinvolgendo indistintamente adulti, anziani e ragazzi. Oltre che occasioni di conoscenza ed amicizia tra culture diverse, i festival del folklore – ha detto Pettinari – contribuiscono a conservare e valorizzare le tradizioni locali, trasmettendole da una generazione all’altra. Gli spettacolo non si sono svolti solamente nell cinque città maceratesi sedi dei festival, ma sono stati ospitati anche ad Esanatoglia, Fiastra, Mogliano, Morrovalle, Sarnano, Sefro, Fiordimonte, Fiuminata, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Visso, Montecavallo, Muccia, Pioraco, Pievetorina, Serravalle di Chienti, Urbisaglia e in molti altri centri delle province e delle regioni confinanti. Rimarrà comunque memorabile, per lo scenario in cui si è svolta, la serata clou allo Sferisterio di Macerata, la cui struttura è stata messa a disposizione dal sindaco Romano Carancini. ”Quest’anno il Festival di Macerata ‘Incontro di Cultura Popolare’ ha avuto – sottolinea Sistino Tamagnini, presidente de ‘Li Pistacoppi’ – un successo di pubblico e di critica oltre ogni più rosea aspettativa, il cui apice è stato raggiunto appunto nella serata del 20 agosto allo Sferisterio. Migliaia le persone accorse che hanno potuto godere di uno spettacolo unico, per l’altissimo valore artistico e la varietà dei gruppi selezionati. Gli interventi del Sindaco Carancini, dell’Assessore provinciale Bianchini e del Consigliere regionale Sciapichetti hanno sottolineato l’indispensabile sinergia tra i volontari, l’ Amministrazione Comunale, l’ Istituto scolastico F.lli Cervi, le istituzioni provinciali e regionali che sono il supporto indispensabile affinché tale evento possa riproporsi annualmente”.
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Seguo questo festival da diversi anni perché è veramente “spettacolare”, bello da gustare nelle diversità di cultura e di tradizioni, oltre che bello da vedere e vorrei aggiungere che molte persone sono state costrette a spostarsi nei paesi limitrofi perché il nostro Sferisterio non è riuscito a contenere tutti coloro che volevano essere presenti….
Complimenti a chi lo ha pensato e grazie perché, in questo modo, ci offre una serata estiva ben diversa da tante altre più solite e scontate, anche se lo stesso piacevoli.
Liana Paciaroni