Una folla commossa per l’ultimo saluto a Marco Marinelli

RECANATI

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di Mauro Nardi

Una folla commossa ha partecipato questa mattina al funerale di Marco Marinelli, il 31 enne di Recanati vittima nella notte tra lunedì e martedì di un tragico incidente stradale avvenuto lungo la strada dei pali (leggi l’articolo). La Chiesa Cristo Redentore del quartiere di Villa Teresa non è riuscita ad accogliere tutti coloro che hanno voluto dare l’ultimo addio allo sfortunato ragazzo e stringersi attorno alla famiglia sconvolta dal dolore. La mamma Gabriella durante tutta la funzione ha tenuto stretta a se una foto incorniciata del figlio, la stessa che è stata stampata sul ricordino che i familiari hanno messo a disposizione fuori dalla Chiesa, accompagnata da una busta con la quale sarà possibile inviare un contributo alle missioni che Don Rino Ramaccioni gestisce in India. Un lungo e silenzioso corteo ha poi raggiunto a piedi il vicino cimitero cittadino, con in testa i ragazzini dell’associazione ciclistica Marinelli – Cantarini, della quale Marco era  diventato presidente da qualche anno. Una passione, quella per il pedale, che è stata ereditata da papà Paolo che gestisce in città una rivendita di ferramenta, prodotti per l’edilizia e idrosanitari e nella quale Marco lavorava come magazziniere. Distrutti dal dolore anche i fratelli Luca e Andrea, quest’ultimo dal 2009 ricopre il ruolo di assessore alle culture al Comune di Recanati nella giunta Fiordomo, presente al gran completo alla cerimonia assieme a numerosi dipendenti dell’ente pubblico. Marco, che avrebbe compiuto 32 anni il prossimo settembre, oltre a ricoprire la carica di presidente dell’associazione ciclistica, aveva anche una grande passione per la musica tanto da divenire il leader di una rock band cittadina che pochi giorni fa si era esibita nel disco – pub Hold Way di Recanati. Un locale, quest’ultimo, nel quale era solito anche incontrarsi con gli amici per parlare delle sue passioni che erano il calcio (tifoso del Milan) e le auto . E, un beffardo scherzo del destino ha voluto che la sua vita finisse proprio tra le lamiere della Mercedes Cabrio che aveva tanto desiderato e che qualche amico giura sia appartenuta all’attuale attaccante dell’Inter Gianpiero Pazzini. Un incidente che non gli ha lasciato scampo, avvenuto nella notte tra lunedì e martedì lungo la strada dei pali, poco dopo il distributore Agip di Porto Recanati. Un colpo di sonno, un animale che gli attraversato di colpo la strada o una fatale distrazione sono solo alcune delle ipotesi che potrebbero aver causato la perdita del controllo della fiammante autovettura che all’altezza di una semi curva ha sbandato finendo la corsa in una scarpata. Un luogo ricco di vegetazione che lo ha coperto dagli sguardi degli altri automobilisti che passando in quel tratto di strada non si sono accorti di nulla, tanto che a lanciare l’allarme alle prime luci dell’alba è stato il proprietario del podere dove si era capovolta l’automobile. Marco, secondo un primo esame dell’ispezione cadaverica avvenuta a Torrette di Ancona, sarebbe deceduto attorno alle tre del mattino e la morte sarebbe avvenuta sul colpo.



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