L’Idv nazionale sancisce la perfetta legittimità del congresso che ha eletto Guido Garufi. La conferma, dopo le polemiche dei giorni scorsi (leggi l’articolo) arriva in una lettera dell’on. Ivan Rota, responsabile nazionale organizzazione dell’Idv, al quale alcuni membri del direttivo regionale avevano chiesto la sospensione del congresso che ha eletto Guido Garufi.
“Il congresso cittadino di Macerata” scrive l’on.Rota “è stato da me autorizzato e regolarmente convocato. Non v’era motivo di rinviarlo. Questo sotto un aspetto formale; per quanto attiene la sostanza anche qui non vedo di cosa stiamo parlando. Su 29 iscritti in regola nel 2011 (se sono state rifiutate adesioni segnalatemelo) 21 si sono presentati al congresso che vedeva un solo candidato alla carica di responsabile cittadino.
Se altri avevano legittime ambizioni di coordinare il partito a Macerata potevano benissimo attivarsi e concorrere democraticamente. Avrebbero potuto lavorare per radicare il partito e coinvolgere persone; visti i numeri in gioco non era difficile. Il problema vero è che si preferisce sollevare problemi e screditare il partito (vedi articoli sui giornali di questi giorni) piuttosto che rimboccarsi le maniche e costruire.
Per fortuna, leggendo i giornali, ho riscontrato pure il buon risalto dato al congresso di Macerata e ai contenuti politici affrontati.
Per quanto attiene le due questioni formali sollevate:
– ho personalmente incontrato il consigliere comunale Alessandro Savi qualche mese fa e avevo auspicato il suo ingresso in Idv (dovremmo essere contenti si sia tesserato con noi dando ulteriore forza al nostro gruppo in consiglio comunale)
– su richiesta dell’interessata, impegnata in quel di Macerata seppur residente fuori città, ho autorizzato io la sua iscrizione nel comune di Macerata (previsto e regolare)
Può essere che qualcuno non abbia rinnovato l’adesione anche a causa di inutili e dannose polemiche sollevate; di certo il partito marchigiano sta facendo la sua parte e, oggettivamente, i risultati si vedono. Il congresso è stato celebrato un anno fa, potremmo fare molto di più se abbandonassimo le stucchevoli posizioni di “minoranza” e “maggioranza” e se ci sentissimo tutti parte di una grande squadra.
In questo particolare e favorevole momento, l’unione delle forze sui territori darebbe il necessario valore aggiunto all’azione del nazionale”.
***
Guido Garufi e Paola Giorgi intanto intervengono sulla situazione dell’Udc:
Dispiace che Maria Berenice Mariani, presidente del coordinamento provinciale dell’Udc, rinunci all’ipotesi dell’ingresso del suo partito in maggioranza a Macerata. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di esportare il vincente modello Marche e Macerata (Idv, Pd e Udc) ovunque sia possibile. Tuttavia prendiamo atto delle scelte dell’Udc provinciale rispettando il suo nobile e coerente pensiero.
Siamo certi, conseguentemente, che, per coerenza, l’UDC resterà all’opposizione anche ad Ancona dove, a sostenere il sindaco Gramillano, c’è addirittura un’accozzaglia minoritaria che ha inglobato senza batter ciglio il veterocomunista Duca e Grillo: una situazione che ha schifito persino alcuni consiglieri del Pd che hanno lascioato la compagnia di giro.
In tal modo l’UDC rispetterebbe il voto dei suoi elettori e favorirebbe il ritorno alle urne ove potrebbe essere presentato agli elettori, anche ad Ancona, capoluogo di regione, il modello Marche e Macerata (PD-IDV-UDC ed altri).
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Egregio on. Rota, il problema è racchiuso proprio “nell’unica candidatura”.
Il segnale che lei ha dato non è una bella lezione di democrazia e cambiare le regole in corso d’opera ha creato quella che lei chiama “minoranza”.
Minoranza di cosa? Minoranza perché qualcuno di questi si è permesso di far rispettare le regole?
E’ stato organizzato tutto in fretta e furia da chi aveva già deciso chi dovesse essere il segretario.
Si è fatto in modo da stroncare sul nascere ogni tentativo di cercare unitariamente una persona al di sopra delle parti (non un capogruppo IDV in Giunta). Mi sembra che L’ON. Di Pietro sia stato più volte chiaro sulla questione del doppio incarico ma, guarda caso a Macerata vige un regolamento MORALE diverso.
Anche nel più piccolo dei condomini le assemblee sono regolamentate da statuti vincolati al Codice Civile.
Credo che a distanza di poco tempo ci sarà SI’ da rimboccarsi le maniche per il partito ma, per smobilitare la sede che di questo passo resterà deserta. Basti pensare che in questa città ci sono solo 29 iscritti e parliamo già di minoranza, spaccature e di ricorsi. Bene allora la mia analisi è che il partito a Macerata ha fallito prima ancora di cominciare.
L’IDV si deve SEMPRE e ripeto, SEMPRE, distinguere per correttezza e chiarezza di idee.
Se poi chi dichiara queste cose fa parte della minoranza, allora ben venga la MINORANZA.
L’Onorevole Rota in veste di arbitro mi ricorda molto Byron Moreno
http://www.iltribuno.com. Solo per curiosità
http://www.iltribuno.com
Siamo in spasmodica attesa di un comunicato ufficiale, di solidarietà o di condanna. Ma comunicato sia.
Grazie
La Sacra Rota ha sentenziato!
Sono passate 48 ore e non c’è ombra di comunicato ufficiale. Bene, forse non sanno cosa scrivere.