di Beatrice Cammertoni
e Filippo Ciccarelli
Cercare casa a Macerata ai tempi della crisi. Mentre gli addetti ai lavori stanno ancora decidendo se si possa parlare o meno di uscita dalla forte depressione economica degli ultimi anni, è chiaro che è la quotidianità lo scenario dagli strascichi più significativi. In una provincia dove l’edilizia è sempre stata uno dei motori dello sviluppo, il settore sta chiaramente subendo una battuta d’arresto, così come è sempre più difficile anche per le agenzie immobiliari portare a termine delle trattative con esiti positivi. Abitare in centro, in periferia o nelle frazioni, da costruire o costruito, da acquistare o da affittare: mai come ora gli interrogativi per chi cerca un’abitazione si moltiplicano di fronte ai prezzi ed alla sostenibilità dell’impegno economico nel lungo periodo.
Gabriella Tasso, dell’agenzia immobiliare Casa Tasso di Macerata, effettua la sua analisi: “Il mercato va a rilento, le compravendite ci sono ugualmente, però i prezzi si sono un po’ abbassati. Costa di più una casa in centro e nei quartieri semicentrali, in periferia i prezzi scendono. Tra il centro e una zona semicentrale sono le condizioni dell’immobile ed il tipo a fare la differenza. Ad esempio il prezzo finito di un immobile in centro storico, in un palazzo ristrutturato con garage ed ascensore è anche oltre i 3.000 €/mq, ma è impossibile determinare un prezzo medio al metro quadro per il centro di Macerata, perché le variabili sono quasi infinite: bisogna vedere il tipo di casa, le condizioni in cui si trova, il tipo di rifiniture: se è un appartamento in un palazzo le condizioni dello stabile, l’efficienza energetica dell’abitazione, la presenza o meno di un ascensore… il discorso è davvero lungo e complesso. Nelle frazioni i prezzi sono più bassi: a Piediripa e Sforzacosta c’è molta richiesta, poi qui ci sono molti complessi di nuova edificazione e quindi molta offerta. In questo caso i livelli di prezzo per il nuovo partono dai 1.500 €/mq a salire; ovviamente vale il discorso fatto in precedenza sulle diverse tipologie. Una stanza in affitto in centro a Macerata, in stanza singola arredata è intorno ai 170-180 € al mese, con punte massime di 200 €. Le richieste di affitto sono molte, non c’è stato un calo, e non parliamo solo di studenti universitari: abbiamo richieste anche per immobili residenziali e da parte di lavoratori. I box si vendono, hanno sempre il loro valore. In entro storico sono particolarmente ricercati ed hanno livelli di prezzo molto alti, invece verso le zone semicentrali (come ad esempio via Roma, Collevario, Colleverde) sono intorno ai 1.000/1.100 € al mq per le costruzioni nuove, e un po’ di meno per quelle usate. Abbiamo anche qualche richiesta di immobili dall’estero, si tratta di una piccola percentuale, ma comunque ci sono”.
La situazione è paradossale stando a quanto riferiscono dall’agenzia Evangelisti: “Il mercato immobiliare ha subito anche a Macerata un arresto con conseguente riduzione nei prezzi degli appartamenti, sia per quanto riguarda le nuove sia per le vecchie costruzioni. Tuttavia essendo più difficile l’accesso al credito è più difficile per chi vuole acquistare riuscire a portare a buon fine la trattativa. I mutui vengono concessi con maggiori difficoltà e questo inibisce la compravendita, che un po’ per tutte le soluzioni ha allungato i tempi e si è fatta più complicata. In generale si può dire che si acquista meno in centro storico e nelle frazioni, mentre vanno meglio le zone residenziali”.
A Macerata, dunque sarebbero i quartieri delle Vergini, Corneto e la zona del Tribunale ad essere maggiormente gettonate, a discapito del centro storico ma anche di Villa Potenza, Piediripa e Sforzacosta. Un appartamento nuovo nelle zone residenziali viene al momento valutato 2000 euro al metro quadro, su per giù quanto costa un immobile ristrutturato nelle zone più centrali. Lo stesso tipo di abitazione in centro invece, si aggira intorno ai 1500 euro. “Ad un calo nell’acquisto è corrisposto un aumento delle soluzioni che invece prevedono l’affitto, ambito però che non ha visto una riduzione dei canoni di locazione. Indicativamente resta a 250/300 euro il costo mensile di un monolocale, 400 quello di un bilocale e 500 quello di un trilocale.” Anche in questo caso viene confermata la stima di un affitto in centro per 100 metri quadri di recente ristrutturazione “Indicativamente sui 500 euro”.
Molto più facile affittare dunque, considerando che le agenzie immobiliari locali si occupano anche di appartamenti per studenti, che come sappiamo popolano consistentemente il centro storico. Pochi mesi di attività a Macerata hanno già permesso alla Bedetta di confrontarsi con questa realtà: “Rispetto ad altre città dove abbiamo lavorato, qui abbiamo trovato dei prezzi molto più alti, ma con la formula rivolta a studenti e lavoratori (che pagano solo per una camera e per gli spazi comuni) si riesce comunque a riempire facilmente gli immobili.”
Il titolare dell’agenzia immobiliare Serini di Piediripa risponde invece così: “E’ presto per parlare di ripresa nel settore, qualche piccolo segnale si è visto, c’è più movimento rispetto a due anni fa, ma la situazione è stabile rispetto all’anno scorso. Per quel che riguarda il costo degli immobili, in passato c’era più differenza tra un immobile in centro e uno in una zona periferica, ora i prezzi sono più simili. I clienti cercano sia l’usato che il nuovo; quest’ultimo è più ambito, però c’è il problema dei mutui. La concessione del mutuo oggi è diventata più difficile, e allora la gente preferisce puntare sull’usato. Molti non riescono ad ottenere la cifra che vorrebbero dalla banca e ripiegano sull’affito, in attesa che il credito si sblocchi un po’. Adesso sono molto richieste soluzioni singole o indipendenti, cioè villette singole o a schiera, appartamenti con ingressi indipendenti, case autonome: insomma, tutto fuorché i condomini. Per quel che riguarda questa tipologia di immobili c’è una scarsa offerta sul mercato, ciò determina un prezzo elevato, e non potendole acquistare le persone vanno in affitto.
Costruttori e amministrazioni comunali sembrano puntare quasi esclusivamente sulle soluzioni condominiali, ma dovrebbero prevedere di più l’edilizia a basso impatto, cioè costruzioni più piccole e più indipendenti, proprio per venire incontro alle richieste sempre maggiori che i clienti fanno. Il prezzo medio per un immobile di 100 mq in centro a Macerata è intorno ai 5-600 € al mese”.
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Premessa:
Agli inizi degli anni ’70 (cioè quasi 40 anni fa) la popolazione residente maceratese si aggirava sui 43.000 abitanti.
Oggi siamo suppergiù 43.000 residenti.
Ciò vuol dire che (esclusi i contratti in nero e i finti contratti di comodato) più o meno la popolazione è rimasta la stessa.
Ma, rispetto a 40 anni fa, abbiamo in città oltre il 40% di edifici di civile abitazione in più.
Cioè se tutte le case sfitte fossero occupate, più o meno, la popolazine di Macerata dovrebbe aggirarsi ad oltre 60.000 residenti (quindi avremmo, già oggi, posto per circa 20.000 abitanti in più)
Pertanto non dovrebbe essere necessario costruire alcuna nuova abitazione (ma semmai ristrutturare l’essitente).
Ed invece da almeno 20 anni si continua a costruire, si continua a stravolgere il territorio, si continua a cementificare ogni possibile angolo senza minimamente prevedere flussi, mobilità, strutture di supporto, ecc….
Certo presumibilmente in tanti maceratesi, nel corso degli ultimi 30 anni, hanno acquistato seconde e terze case poichè “investire” nel mattone conveniva … Ma oggi non ha proprio senso continuare a costruire, continuare ad realizzare palazzotti di 4 o 5 piani, continuare a dare mano libera (Piano Casa e minitematica, che poi è una maxi tematica) a chiunque voglia edificare.
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Quindi con questo surplus di immobili vuoti (si parla di oltre 600 appartamenti sfitti solo in città), la crisi economica iniziata sul finire del 2009 (e che si prevede proseguirà anhe nel 2012), la difficoltà di avere credito dalle banche, ecc. il mercato mobilare maceratese (da almeno 4-5 anni) è collassato.
Cioè il valore degli immobili (nuovi ed usati) è fortemente diminuito dal 2005-2006 (quando ancora il mattone tirava) e pertanto si tenta ARTIFICIALMENTE di tenere i prezzi di vendita molto più alti di quanto sarebbero i normali prezzi di mercato (in ribasso).
Non a caso molte case sono in vendita ai prezzi correnti del 2005, mentre oggi sul mercato valgono 30-40% in meno di quanto si sarebbero pagate 5 anni fa: questo è uno dei principali motivi per cui si vende poco.
Chi vuole comprare oggi (che lo ricordiamo non è l’indigeno con la sveglia la collo ma si informa) si aspetta un prezzo in linea con VERI i valori di mercato, non un prezzo (artificialmente) fermo al 2005.
Addirittura mi è stato detto che gli appartamenti che stanno sorgendo al posto del Cinema Carioli dovrebbero essere venduti ad un prezzo che si aggirerebbe intorno ai 5.000 euro/mq (se non di più)…Prezzo che forse si sarebbe pagato (con finiture extra-super-lusso) 6-7 anni fa ma che oggi (con finiture buone, ma niente di speciale) è veramente fuori da ogni logica.
Siamo pieni di appartamenti (in palazzi costruiti 30 o 40 o 50 ani fa, cioè STRAusato) in città che sono in vendita a prezzi di poco inferiori al nuovo.. Ed anche il nuovo in moltissimi casi ha un prezzo di accesso tropo elevato per le qualità delle finiture (porte, finestre, parquet, rivestimenti, ecc.)
Quindi il consiglio che ho avuto da molti “esperti” del settore è di non farsi abbindolare dai venditori che esaltano qualità costruttive e rivestimenti come se fossero stati fatti in oro zecchino: nella stragrande maggioranza dei casi dal prezzo di vendita proposto una valutazione obiettiva sarebe quella di calcolare un 20-25% IN MENO poichè oggi questo è il reale prezzo di mercato (nuovo ed usato): in pratica se un appartamento viene proposto ad un prezzo di vendita di 100.000 euro in realtà OGGI sul mercato (non artificialmente pompato) ne vale suppergiù solo 75/80.000….
Il costo di realizzazione di un appartamento nuovo si aggira intorno alle 1.300/1.4000 euro a secondo del tipo di finiture. Ciò che incide in forma smisurata è il costo dell’area al quale bisogna aggiungere il non indifferente costo di costruzione da versare al Comune (Legge Bucalossi). Sicuramente 5.000 euro al metro quadro è attualmente un prezzo fuori mercato. Io ho sempre sostenuto che Macerata ha un grande patrimonio da ristrutturare ma questa operazione è divenuta molto costosa se si deve intervenerire dal punto strutturale a causa della nuova normativa sismica. Alcune zone (verso il mare) la richiesta è ancora decente ma siamo lontani da quanto sarebbe necessario per far ripartire l’economia. L’edilizia è il volano di tutto dal momento che un innumerevole di attività sono collegate alla realizzazione di un nuovo fabbricato.
Determinate qualità tecnologiche i nuovi appartamenti deve averle per legge (isolamento temico, isolamento acustico, impianto fotovoltaico, pertanto i costruttori non propongono altro che quanto debbono realizzare per legge. Inoltre,contrariamente al passato, vi è un controllo maggiore sulla realizzazione di tali innovazioni tecnologiche.
Piccola aggiunta
Da quanto mi è dato sapere, se non ci sono problematiche di costruzone (terreno in pendenza e necessità di muri di contenimento, casa isolata e alto costo degli oneri di urbanizzazione, ecc.) il costo totale (pr il costruttore) non dovrebbe superare mai i € 1.600/1.700 mq per una casa fatta con i “controfiocchi” (cioè con materiali di primissima scelta, impianti fotovoltaici di ultmissima generazione, rivestimenti superlusso, marmo di primissima scelta in bagno, riscaldamento/raffrescamernto a terra, infissi di legno pregiato, isolamenti più che perfetti, ecc.)
Il problema nasce quando poi si vanno a verificare le nuove costruzioni, ci si documenta, si chiedano spiegazioni ai tecnici amici e, spesso, ci si accorge che i materiali impiegati non sono proprio il massimo…
Cioè si vendono case “di pregio”, con materiali non di pregio e quindi, molto difficilmente, al costruttore l’appartamento costa (finito e strafinito) più di € 1.500 mq, poichè i materiali usati non sono di primissima qualità e di primissima scelta.
Se a questo aggiungiamo che, con coloro che comprano sulla carta, il costruttore costruisce con i soldi degli acquirenti (quindi rischio di impresa pari a zero) mal si comprende perchè poi un appartamento finito arrivi a costare quanto costava a Macerata negli ultimi anni.
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A quanto mi dicono, ma io non essendo un costruttore passo la notizia con il beneficio del dubbio, mediamente su una palazzina di 16 appartamenti i TUTTI costi vengono pareggiati con la vendita del 5 o 6 appartamento…
Cioè per gli altri 10 è tutto guadagno: fate voi i conti…
Oltre alla domanda sul costo delle abitazioni a Macerata, ce n’è un’altra più drammatica. Quanto costano al territorio, all’ambiente, alla comunità maceratese i milioni di nuovi mc autorizzati solo per far cassa che hanno portato alla scellerata distorsione delle finalità programmatorie del Piano Regolatore Generale? (certamente diverse da finalità di cassa…!!!) Sarebbe interessante se qualcuno si cimentasse per verificare la sussistenza di illeciti penali, oltre che, ovviamente, amministrativi, così operata su questo argomento. Potrebbe, per caso, rinvenirsi qualche ipotesi di “abuso di potere” o di “concussione” (soldi al Comune in cambio di varianti urbanistiche nascoste dietro “minitematiche”, ” Piani casa”, “Accordi di programma? Se, come rileva puntualmente Cerasi, non c’era alcun bisogno di un mc di cementificazione in più, perchè autorizzarne milioni a danno di risorse ambientali bruciate per sempre, proprio come quelle dei disastri nucleari…. Senza voler considerare lo shoc sul mercato edilizio e sulle imprese del settore che stoltamente hanno creduto a Lucignolo municipale arraffando tutto il possibile e negandosi ogni prospettiva di lavoro ed investimento per i prossimi decenni.
Ha ragione Cerasi nei dati sulla popolazione. Quello però che manca alla sua analisi è la seguente domanda: perché Macerata è ferma alla popolazione di 40 anni fa? (e se non fosse per l’importante apporto delle persone provenienti dall’estero la popolazione maceratese sarebbe decresciuta)
Non mi auguro certo una megalopoli al posto di Macerata ma di questo passo…..
Purtroppo bisogna anche dire che la popolazione maceratese si sta incvecchiando più rapidamente che nel resto d’Italia e questo per la quasi totale assenza di prospettive per i giovani che sono costretti ad “emigrare” verso altri lidi.
L’industria non esiste
L’agricoltura è ormai impossibile da praticare (a meno che uno non decida di coltivare pannelli fotovoltaici)
Il commercio è agli ultimi respiri
Il turismo … non pervenuto
L’edilizia allo stremo
Che cosa stanno a fare qui i nostri ragazzi?
Faranno tutti gli avvocati?
Quindi, in sostanza, il problema dell’edilizia è un falso problema. Non so quanto guadagna un costruttore e non so quale è il prezzo di mercato.
Certo che se io ho comprato la mia casa a 100000 euro e la voglio rivendere per qualsiasi motivo, a meno che non mi trovi “impiccato” spero di rivenderla almeno per 100000 euro.
E sul nuovo il prezzo lo fa il mercato. Se una casa si vende a 5000 euro al metro, se mi va bene la compro se no la lascio lì.
Il problema è domandarsi quale sarà il futuro di Macerata. Ma il futuro non è domani ma tra vent’anni.
Non sono assolutamente daccordo sulla scarsa qualità dei materiali perchè l’acquirente ha un sistema di controllo molto semplie: il capitolato speciale di appalto allegato al contratto, in cui sono definiti tutti i materiali, le marche e così via. Non sono neppure daccordo sul costo di realizzazione, 1.300/1.400 euro al metro quadro sono sufficienti (calcoli fatti recentemente per imprese). Invece il problema vero è la posa in opera: a volte materiali di qualità vengono posti in opera da squadre di operai non specializzati e allora vengono fuori i difetti. Vi sono costruttori che non hanno in organico nessun operaio, danno tutto in sub appalto a squadre diverse a seconda della categoria di lavoro, in questo modo si hanno due aspetti negativi: aumento dei costi e scarsa sicurezza sulla posa. Una volta vi era il costruttore che aveva alcuni operai fidati che seguivano tutto, ora non vi sono più e trovi operai di varie etnie con scarsa esperienza.
@ valentini
Forse non mi sono spiegato bene.
Certo che l’acquirente ha in mano il capitolato dove vede i materiali impiegati, il tipo di finiture, il parquet, le piastrelle.. E chi dice il contrario.
Solo che spesso anche nelle costruzioni “signorili” (figuriamoci in quelle “normnali”) tale materiali proposti NON sono assolutamente di primissima scelta (ma i costi di acquisto spesso si) ma vengono fatti passare buoni materiali come se fossero dei materiali esclusivissimi e di altissima qualità e finitura esclusiva….
Per quanto riguarda poi la posa in opera, ed eventuali difetti, non mi sembra che i costruttori (pur utilizzando spesso mano d’opera scarsamente qualificata) abbiano abbassato i costi di posa in opera, rispetto ad anni fa, quando in giro c’erano molti più bravi piastrellisti e ottimi idrauilici ed elettricisti….
Sul costo a Mq finito mi è stato detto che i costi dovrebbero aggirarsi intorno alle € 1.600/1.700 teorici, come avevo già scritto…
…. Che poi questi calcoli (rispetto a quanto fornito ed ai materiali impiegati) siano gonfiati o meno dipende a seconda di chi ascolti: alcuni architetti e diversi ingegneri (anche non maceratesi) da me interpellati dicono che, a tutt’oggi e con la crisi, tali costi di realizzazione (che girano sulle nuove abitazioni a Macerata) siano sia un tantinello elevati…