Da Montelupone alla Juventus:
mister D’Artagnan si racconta

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Diego-DArtagnan

L'allenatore Diego D'Artagnan

di Francesco Ciccarelli

Diego D’Artagnan è un giovane allenatore che, dopo una carriera da calciatore più che discreta che lo ha visto giocare anche nel campionato svizzero, ha iniziato questa nuova avventura in panchina dieci anni fa allenando squadre dilettantistiche e, soprattutto, settori giovanili. Da un anno vive a Montelupone, organizza eventi sportivi con una sua azienda che si occupa di questo e fa parte del Consiglio provinciale dell’ASI di Macerata. Da agosto inizierà a lavorare all’interno di un progetto voluto dalla Juventus e, in questa intervista, si racconta.

“Calcisticamente sono cresciuto nel settore giovanile del Monza, per poi passare alla Pro Sesto e finire l’iter delle giovanili con la Fermana in concomitanza con il trasferimento della mia famiglia a Fermo. Sono arrivato alle porte della prima squadra, ma dalla juniores sono poi ritornato in Lombardia e ho giocato sempre nel dilettantismo lombardo categoria-promozione- chiudendo col calcio giocato nel 2001 dopo due stagioni in Svizzera, in terza serie, equivalente della nostra seconda divisione. Le differenze che trovai allora tra il calcio svizzero e quello italiano, sono  sicuramente dettate dal fatto che le serie minori elvetiche sono meno considerate, dalla stampa, media mentre qui se giochi in seconda divisione o Serie D, si è considerati maggiormente, ma il livello tecnico non è affatto inferiore. E sopratutto il livello delle strutture dei campi. Parlando invece dell’esperienza con la Juventus, dopo aver frequentato il primo corso a numero chiuso della Juventus University, ho avuto in questi giorni la chiamata e la conferma di partecipare al camp estivo che si terrà a Sauze d’Oulx dal 19 giugno. Stesso luogo dove la prima squadra sarà in ritiro. Posso anticipare che saranno circa 300 ragazzi con venti allenatori. Giornata tipo? Sveglia h.7,00. Colazione poi allenamento, pranzo, nel pomeriggio secondo allenamento, poi attività ludico-ricreativa, cena, attività di gruppo, sino ad arrivare alle h. 22 dove i ragazzi andranno a letto, mentre lo staff tecnico ogni sera sosterrà una riunione di gruppo per confrontarsi sul lavoro svolto e da svolgere l’indomani”.



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