di Laura Boccanera
I costi di costruzione della Civita Park finiscono alla corte dei Conti di Ancona. Ha presentato infatti un esposto Maria Grazia Pierluca (Sel) che chiede chiarezza e trasparenza in merito al metodo di attribuzione dei costi di costruzione del nuovo centro commerciale di 45mila metri quadrati che dovrà essere realizzato insieme con la nuova fiera. <<A Civitanova la valutazione dei costi di costruzione si basa su di una perizia giurata della proprietà e il Comune su questo valore dichiarato applica poi un 10% – spiega la Pierluca – il problema è che la percentuale di ritorno economico per l’ente viene applicata su un valore dettato dal privato. Abbiamo confrontato il caso con altri comuni come Pesaro e Jesi: qui le cose sono profondamente diverse perchè il valore dell’immobile è stabilito in base ai metri quadrati e il valore complessivo è il risultato della moltiplicazione sulla quale poi il Comune applica un 8%, ma il valore è stabilito secondo criteri oggettivi dall’ente pubblico e non dal privato che lì andrà a costruire>>. Da qui la scelta di inoltrare documenti e delibere alla Corte dei conti: <<questa operazione ha ripercussioni sul bilancio perchè il Comune può usare le entrate derivanti dalla percentuale degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti, quindi inserire in bilancio un’entrata che non è certa significa depauperare la comunità. Il dirigente aveva previsto che in cambio della cessione dell’area pubblica, la somma che la Civita Park avrebbe dovuto versare e sulla cui base poter avere il diritto di al permesso a costruire era di 2,2milioni di euro. La perizia dell’azienda invece parla di 1milione 600mila euro. E’ ora di capire se i conti tornano oppure no>>.
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