Dilemma sul ponte di Colbuccaro
Ristrutturare o ricostruire?

Incontro tra Provincia e Comune mentre gli abitanti della zona hanno iniziato una raccolta firme. La strada è interrotta dal 2 marzo a causa del cedimento di un pilastro
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Il dirigente Alessandro Mecozzi con due suoi collaboratori al lavoro con dei rilievi tecnici effettuati nell’area del ponte attualmente inagibile

 

Incontro stamane a Macerata tra rappresentanti della Provincia e del Comune di Corridonia per affrontare il problema della viabilità lungo la strada provinciale 28 per Colbuccaro, interrotta dal 2 marzo scorso a causa del cedimento di un pilastro del ponte sul torrente Fiastra. La chiusura del ponte che collega Colbuccaro con la zona industriale di Corridonia ha creato non pochi problemi alle attività commerciali della zona tant’è che i residenti e i commercianti stanno raccogliendo firme per boicottare le prossime elezioni provinciali.
Il Commissario prefettizio Sandro Calvosa ha incontrato il sindaco Nelia Calvigioni informandola che i tecnici del settore viabilità stanno lavorando per individuare dal punto di vista sia tecnico, sia economico, la soluzione più appropriata al ripristino dell’attraversamento del corso d’acqua. Sono già stati effettuati i rilievi topografici e i sondaggi geognostici e sono in corso le verifiche idrauliche e idrologiche finalizzate alle progettazioni sia degli interventi provvisori che definitivi. Sostanzialmente due appaiono le alternative: ristrutturare il ponte lesionato oppure costruirne uno nuovo, previa demolizione dell’esistente. La decisione dovrà essere suffragata anche da una valutazione approfondita sul rapporto “costi-benefici”.

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Durante l’incontro tra il Commissario ed il Sindaco – presenti anche il vice commissario Sante Copponi, il vice sindaco Paolo Cartechini e il dirigente del settore viabilità, Alessandro Mecozzi – si è parlato pure della possibilità di realizzare un “guado” che, attraversando i circa 170 metri di estensione in larghezza dell’alveo fluviale, possa garantire il passaggio da una sponda all’altra del traffico. Sarebbe, questa, una soluzione temporanea da praticare fino alla realizzazione delle soluzione definitiva. Si tratta di un’opera aggiuntiva e quindi di un costo ulteriore, per la quale il Commissario ha incaricato il settore viabilità di approntare i necessari rilievi tecnici e di quantificare gli oneri che dovranno poi essere finanziati.

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Va tenuto presente che il “guado”, utilizzabile solo in presenza di condizioni meteorologiche favorevoli e purché il torrente non sia in fase di piena, potrà servire solo il traffico leggero. Camion ed altri mezzi pesanti dovranno percorrere, come ora, la viabilità alternativa. Cioè: la strade provinciali 485 “Piediripa-Sforzacosta, la 77 “nell’abitato di Sforzacosta” e la 78 “Sforzacosta-Abbadia di Fiastra” fino alla nuova rotatoria per Colbuccaro. In alternativa si può utilizzare la superstrada “Val di Chienti” tra gli svincoli di Macerata Sud-Corridonia e Macerata Ovest-Sforzacosta.
Da parte dei tecnici del settore viabilità si stanno, intanto, intensificando i tempi per definire nel più breve periodo possibile le perizie relative a tutte le ipotesi d’intervento praticabili. Ciò al fine di mettere l’Amministrazione in condizione di individuare presto la soluzione da perseguire.

 



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