Se la sconfitta contro l’Ancona era più che prevedibile le novità per la Sangiustese arrivano da Roma dove la Commissione disciplinare ha discusso la vicenda della falsa fideiussione che lo scorso giugno costò alla società calzaturiera la mancata ammissione al campionato di Lega Pro Seconda Divisione. La Commissione ha chiesto tre punti di penalizzazione da scontare quest’anno, 15mila euro di multa e un anno di squalifica per il presidente Crescenzi. La Sangiustese, difesa dall’avvocato Giancarlo Nascimbeni, ha sostenuto la buona fede della società che tra l’altro ha presentato una querela contro chi aveva effettuato questa fideiussione, seguita poi da una regolare arrivata però in ritardo. La Commissione ha in parte riconosciuto la tesi della società riducendo la penalizzazione ad un punto, la multa da 15 a 3mila euro e la squalifica a Crescenzi da un anno a tre mesi.
La Sangiustese si lascia così alle spalle il capitolo più brutto della sua storia recente che ha costretto questa squadra a ripartire dal campionato di Eccellenza, proprio come l’Ancona, estromessa della serie B per la mancata fideiussione. Ancona che domenica si è dimostrata troppo forte per la Sangiustese e come da copione ha vinto in goleada (4 a 1). Quello che preoccupa di più è il risultato del Centobuchi che vincendo 3 a 2 in casa contro la Cingolana allunga a +9 (+10 considerando il punto di penalizzazione) dalla Sangiustese, per la quale ormai è un miraggio raggiungere i play out ed evitare la retrocessione diretta in Promozione. Per il nuovo allenatore dei calzaturieri Franco Falcetta non poteva esserci debutto più difficile, ma lui non dispera: “Fino a quando la matematica non ci condannerà alla retocessione diretta dobbiamo lottare, è una questione di rispetto nei confronti di società, pubblico e anche di noi stessi”.
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