Lettera aperta del coach della Lube Mauro Berruto che chiama a raccolta i suoi tifosi in vista della sfida di mercoledì contro l’Izmir, match che vale l’andata della finale di Challenge Cup. Ecco cosa ha scritto il futuro coach della nazionale italiana.
“Care tifose e tifosi,
mercoledì la Vostra squadra disputerà per la prima volta nella storia di questa società una finale nella propria casa, il Fontescodella. Non mi sono sbagliato, lo ribadisco: la “Vostra” squadra. Perché una squadra è di una città e della sua gente. Come un museo, una biblioteca, un monumento importante. Una squadra e’ della gente che la ama, che la sente sua e che proprio amandola sottoscrive un consenso implicito ad emozionarsi, ad urlare dalla gioia o dalla rabbia, ad esserne delusa od orgogliosa, a dare senza pretendere o a pretendere, a fare migliaia di chilometri per seguirla o stare così male da non volerla vedere. Tutte le cose che ho descritto alla Lube succedono probabilmente di più che da altre parti. Qui alla Lube succede che l’amore sia più viscerale che altrove. Fatto di emozioni ancora più forti. Sogno una serata in cui tutti diano il meglio di se stessi, in cui sul campo come sugli spalti mettano in gioco i proprio punti di forza. Sogno una serata dove il Fontescodella possa essere un luogo dove migliaia di persone, dimenticandosi del prima e del dopo, possano sognare insieme e sentirsi, per due ore, una cosa sola mettendo in gioco il muscolo più importante e più difficile da allenare che si utilizza nello sport: quello cardiaco. Qui a Macerata c’e’ un cuore grande, lo so bene. Così come sono certo che una squadra grazie al suo modo di giocare e di stare in campo riesce a coinvolgere e trascinare chi la guarda, vi assicuro che vale anche l’esatto contrario. Dal campo si percepisce tutto, credetemi, e ciò che si percepisce e’ contagioso.
Vi aspettiamo. Esponiamoci al contagio”.
Mauro
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
STUPENDE PAROLE SPESE DAL TECNICO BERRUTO AD INCITAMENTO A PARTECIPARE ALLA FINALE DI MERCOLEDI’ PERSONA CORRETTA UMANA, E SOPRATUTTO CONSAPEVOLE COSA SIGNIFICHI PER MACERATA LA LUBE UNICO SPORT A RAPPRESENTARCI NELLA MASSIMA SERIE “A” GRAZIE MAURO, MA UN INVITO AVREI PREFERITO LEGGERLO A NOME DEL DS SIG. RECINE CHE AVEVA ALLESTITO COME DA LUI DETTO E RIPETUTO, UNA SQUADRA CON BEN 7 NUOVI GIOCATORI, NON ELENCO I NOMI TUTTI LI CONOSCIAMO, PER RICOMINCIARE UN NUOVO CICLO, IL DOPO “DE GIORGI” MA I NODI TORNANO SEMPRE AL PETTINE, NON SI INIZIA UN NUOVO CICLO CON UN CONTRATTO AL TECNICO BERRUTO DI UN SOLO ANNO,COME NEPPURE GIUSTO ED ONESTO DA PARTE DELLA LEGAVOLLEY ANNUNCIARE, A NEMMENO META’ STAGIONE LA CANDIDATURA A CT DELLA NAZIONALE, QUALCOSA DI ANORMALE DI CUI NULLA SI E’ DETTO, NE PARLATO.POI IL CASO ” MARTINO” DOPO TRE GIORNI DALL’OPERAZIONE IN SALA PESI, MA VOGLIAMO SHERZARE, NESSUNO ORTOPEDICO AVREBBE AUTORIZZATO A TANTO,COMUNQUE IL DS DEVE CAPIRE CHE A MACERATA NESSUNO E’ FESSO.FORZA LUBE PRENDIAMOCI QUESTA COPPA “CEV” I RAGAZZI MERITANO LA VITTORIAAAAAAAAAA.