Via ai saldi da giovedì (6 gennaio) al 1 marzo. Le previsioni per la stagione di sconti 2011 non sono rosee. Si tratta, secondo Confartigianato Marche, di “speranze al ribasso” per far fronte ai mancati incassi delle festività natalizie. Eppure gli esercizi commerciali e artigianali sperano di recuperare in bilancio stagionale proprio con i saldi, visto che nella stagione invernale lamentano una riduzione del venduto con qualche picco in aumento solo la settimana precedente il Natale, in ragione delle scorte sensibilmente elevate. L’andamento fortemente negativo delle vendite invernali, complice anche l’ondata di maltempo, ha comportato ampie giacenze e quindi per i consumatori un’odierna vasta gamma di opzioni d’acquisto. La curva dei consumi si è mantenuta stabile secondo Confartigianato e le famiglie hanno scelto un Natale al risparmio.
Intanto lo SPI, il Sindacato dei Pensionati della CGIL, in collaborazione con la Federconsumatori Macerata, in vista dell’inizio della consueta stagione dei saldi, propone il “Decalogo del Consumatore”, per ricordare ai potenziali acquirenti alcune norme che possono aiutare ad evitare le classiche “bufale” e suggerire alcuni comportamenti a tutela dei loro diritti.
1. verificare oggi, prima della partenza dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare, se possibile, anche fotografandolo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutarne la reale convenienza;
2. non fermatevi mai davanti alla prima vetrina, girate più negozi, confrontate i prezzi e, in ogni caso, orientatevi verso beni o prodotti che vi servono veramente;
3. diffidate dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non vi consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
4. i prodotti venduti a saldo devono essere sì di fine stagione, ma di questa stagione, non di quelle passate! La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente;
5. occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
6. non esiste l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare nel caso di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;
7. i commercianti in possesso del POS hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat;
8. conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato;
9. Se il prodotto, il prezzo o altri elementi non vi convincono e vi creano dubbi fondati, cercate di approfondire (se ne avete la possibilità), oppure, lasciate perdere l’acquisto. Meglio un oggetto in meno che una cosa inservibile.
10. problemi o “bufale” devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una associazione dei consumatori.
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