di Federico Bettucci
Sangiustese e Fortitudo Fabriano concludono il loro 2010 con un pareggio che sostanzialmente serve a poco e lascia l’amaro in bocca ad entrambe le compagini, con motivazioni diverse. Il 2-2 finale del Comunale di Villa San Filippo brucia ai padroni di casa, che sfiorano un’impresa quasi commovente: l’impegno e la determinazione profusa dai baby di Marcaccio (oggi in tribuna perché squalificato e rimpiazzato da Paoloni) avevano portato la “Stese” a pochi centimetri da una vittoria da ricordare per tanto tempo. La Fortitudo ha deluso, perché partiva nettamente favorita ed invece si è fatta sorprendere, peccando sovente di sufficienza e facendo sorgere il dubbio che l’impegno odierno sia stato sottovalutato. I cartai inanellano il terzo nulla di fatto consecutivo e non vincono dal 7 novembre. La Juniores, pardon, la prima squadra della Sangiustese esce dal campo tra gli applausi, meritati, del pubblico e si rammarica per i tre punti scappati via a due minuti dal termine, quando il nuovo acquisto della Fortitudo Alfonso De Capua insaccava una punizione (da lui stesso procurata) dal vertice sinistro della area. Di pregevole fattura i due gol dei calzaturieri, scesi in campo con il “vecchio” centrale difensivo Ledda (21 anni) a fare da chioccia a 7 rossoblù classe ’92 e a 3 classe ’94. Dopo 8 minuti dal via Montanari, migliore in campo in assoluto, serve con un preciso passaggio in diagonale Curzi, che taglia in due la difesa fabrianese per poi trafiggere Tamburini. E’ il vantaggio che scuote i presenti sulle tribune, infreddoliti all’inverosimile. Il pari ospite arriva per merito di Federici, che al 19’ scatta, in sospetta posizione di off-side, al di là della retroguardia di casa, dribbla Palmieri e mette nel sacco. La rete smorza l’entusiasmo dei pimpanti rossoblù, che continuano a pressare indemoniati e a mettere il cuore dove non arrivano l’esperienza e la forza fisica, ma che poi subiscono l’iniziativa di una Fortitudo che prova ad abbozzare qualche azione degna di tale nome. La manovra degli ospiti è comunque arruffona, imprecisa e sconclusionata e la “Stese” trema solo al 12’ quando una girata di sinistro di Federici termina alta di un nulla. Anzi, al 35’ è quasi gol. Punizione dalla destra di Montanari (che si occupa di tutti i piazzati), Tamburini valuta male e ne scaturisce un palo sugli sviluppi del quale manca il tap-in vincente dei locali. Nella ripresa, quando la Fortitudo si è insediata abbastanza stabilmente nella metà campo avversaria (al 14’ altra chance per Federici che spara alto col mancino), al 29’ arriva la splendida rete di Montanari. Questi, dopo aver dominato la scena sia sull’out di destra che su quello mancino con eleganti dribbling e dolcissimi traversoni, che tagliavano di continuo il campo per servire i compagni, riceve dal sempre ottimo Curzi e si inventa un gol favoloso. Superato l’incerto Tamburini in uscita, da una mattonella a dir poco defilata fa partire un morbido sinistro che si spegne soavemente nell’angolino opposto. Tutti in piedi: la giovanissima Sangiustese è in vantaggio, la Fortitudo trema. Azzeri deve così ringraziare il nuovo innesto De Capua. Subentrato all’intervallo, il centrocampista offensivo ha dato maggiore vivacità alle trame offensive ospiti ed ha poi pescato il jolly a pochi giri di lancette dal fischio finale. Anche se i cartai hanno avuto il predominio territoriale, le marcature rossoblù non sono state episodi isolati. Curzi, Montanari e Scotucci, infatti, hanno intessuto sempre delle piacevoli combinazioni in velocità e si sono rivelati delle autentiche spine nel fianco. Un plauso ai ragazzi della Sangiustese, una squadra che ha perso in pratica tutta la propria rosa ma che oggi ha messo in campo un’intensità ed una determinazione encomiabile, con la concentrazione ai massimi livelli in difesa (bravissimo il laterale Atitallah, prima a destra e poi a sinistra) ed un’aggiunta di vivacità ed entusiasmo davanti, dove i due attaccanti sono stati supportati egregiamente da Sanniola e Montanari, invertiti un paio di volte da Marcaccio. Un 4-4-2 ordinato, lineare, dove ognuno sa quello che deve fare e lo fa con dedizione, accuratezza e spirito di sacrificio. La vittoria è solo rimandata, comunque vada a fine anno. Non sempre vincono i più grandi.
il tabellino:
SANGIUSTESE (4-4-2): Palmieri 6; Atitallah 7, Traini 6, Ledda 6.5, Coccia 6 (30’ st Finucci s.v.); Montanari 8 (Il Migliore), Lattanzi 6, Guardiani 6, Sanniola 6; Scotucci 6, Curzi 7. Allenatore: Paoloni. A disposizione: Luciani P., Recchi, Corradini, Luciani L., De Santis.
FORTITUDO FABRIANO (4-3-3): Tamburini 5.5; Ruggeri 6, Giorgini 5.5, Santoni 5.5, Colucci 6 (32’ st Piermattei s.v.); La Mantia 5.5, Cantarini 6, Giuliano 6; Diaz 5.5 (1’ st De Capua 7), Federici 6.5, Zucca 5.5 (36’ st Jachetta s.v.). Allenatore: Azzeri. A disposizione: Zallocco, Marchi, Pierotti, Biocco.
MARCATORI: 8’ pt Curzi, 19’ pt Federici, 29’ st Montanari, 42’ st De Capua.
ARBITRO: Cudini di Fermo. Assistenti: Evandri (Fermo) e Ballini (Macerata).
NOTE: Ammoniti Traini (S) per gioco falloso al 26’ st, Montanari (S) per c.n.r. al 41’ st, Federici (F). Recupero 1’ pt, 4’ st. Spettatori 100 circa.
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