di Andrea Busiello
Stamattina abbiamo incontrato uno di quei personaggi che lo sport lo ha amato sin da bambino. Antonio De Introna, 70 anni portati alla grande, è il presidente del Cus Macerata ormai dal lontano 1963. In tutti questi anni di presidenza ne ha viste di tutti i colori, noi abbiamo discusso con lui un pò ad ampio raggio su tutto parlando dell’attività che svolge e chiedendogli quando andrà finalmente a godersi la pensione.
De Introna, dal 1963 è il presidente del Cus Macerata: una sorta di record…
“Direi proprio di si. Sono tanti anni che sono il presidente del Cus, sono fiero di aver creato la sezione pallavolo e tutt’ora abbiamo tanti iscritti. Il che significa che il lavoro svolto è stato apprezzato dalla gente nel corso delle stagioni”.
Riassumendo in una parola questa sua avventura come la descriverebbe?
“Un’avventura emozionante ed impegnativa. Mi sono tolto tante belle soddisfazioni. Porto dentro di me oltre 45 anni di esperienza nel Cus, qualcosa di unico”.
Ci parlava di numeri record in quanto a presenze ad Universiadi…
“Ebbene si, perchè pensate che ho partecipato a ben 36 universiadi tra quelle invernali e quelle primaverili”.
Negli ultimi mesi sono stati ristrutturati gli impianti del Cus: bella soddisfazione, concorda?
“Si, per il momento ci accontentiamo degli uffici nuovi in attesa della cittadella dello sport che però pare ritardi nei tempi; infatti doveva partire subito ma ancora non ci siamo ed i tempi di attesa non credo siano brevi”.
Nel corso degli anni sotto la sua presidenza ci sono stati diversi atleti campioni d’Italia…
“Si, cerco di non dimenticarmi nessuno. Mauro Maurizi vinse i 400 ostacoli mentre Michele Stagnaro salì sul tetto d’Italia nel salto triplo e nel lungo. Delle belle soddisfazioni che da cussino porto ancora dentro di me. Un altro momento indimenticabile è stata la promozione in A1 della formazione femminile”.
Presidente, ma quando si godrà la sua pensione?
“Mah. Bella domanda. E’ ancora presto per parlare di pensione. Nel 2011 in teoria scade il mio mandato ma in tanti mi stanno facendo pressione per rimanere. Io ho settant’anni, mica sono più un ragazzino. Apparte gli scherzi, non credo di mollare. Penso che sarò da traghettatore ad un gruppo di giovani composto da Tommaso Bacosi, Matteo Palmioli, Michele Zampolini, Patrizia Magnante, Tommaso Mascitti ed Andrea Scoppa”.
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Ciao Totò, un saluto vero e caro, con la pummarola n’ goppa… Da tanti anni, da sempre, hai saputo dosare lo spirito partenopeo,l’allegria alla vivacità e sapienza intellettuale. Hai dato molto a Macerata, all’Unioversità, a generazioni di maceratesi. Con affetto da Guido
Mi associo agli auguri di Guido.
un saluto al GRANDE di stazza e di idee Totò un forte abbraccio, un grazie per il passato e per quanto sarai in grado di fare per il futuro un affetuoso augurio di buone feste