Vittorio Benedetti, un maceratese
alla corte di Mario Monicelli

IL RICORDO DEL MAESTRO - Ha recitato in due film del grande regista: “Cari fottutissimi amici” e “Panni sporchi”, girato a Macerata

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Vittorio Benedetti

di Alessandra Pierini

La salma di Mario Monicelli, il grande regista tragicamente scomparso in questi giorni, sarà oggi alla Casa del Cinema. Anche il maceratese Vittorio Benedetti è partito per Roma per portare l’ultimo saluto al suo “Maestro”.
Vittorio Benedetti, 43 anni, recitò in due film diretti da Monicelli,
“Cari fottutissimi amici” del 1994 e “Panni sporchi” del 1999 girato in parte a Macerata e dintorni, e ricorda con particolare affetto quell’uomo, allora già anziano ma tanto gentile.

Vittorio, come incontrò Mario Monicelli?
«Diciassette anni fa  ero a Roma, studiavo recitazione in una scuola che si trovava proprio vicino a Cinecittà. Mi segnalarono che stavano cercando degli attori per far cinema e mi presentai. Allora facevo solo teatro e non conoscevo Mario Monicelli. Il primo provino fu un semplice colloquio direttamente col regista. Dopo quel provino ce ne furono altri e alla fine fui scelto nel ruolo di coprotagonista. Il film raccontava di quattro ragazzi che, nel secondo dopoguerra, si improvvisano pugili per guadagnare qualcosa. Io ero dei quattro il più piccolo e vivace. Acanto a me c’erano tra gli altri Paolo Villaggio e  Massimo Ceccherini. »

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Vittorio Benedetti con Massimo Ceccherini

In “Panni sporchi” che ruolo interpretava?
«Avevo un piccolo ruolo, ero il portinaio di un albergo che era gestito da Ornella Muti.»

Come ricorda Monicelli?

«Io lo chiamavo “Maestro” e come me tutti gli altri perché lui lo era davvero e si comportava da maestro. Il titolo lo aveva conquistato sul campo con la sua grande esperienza e professionalità.Ti insegnava come stare davanti alla macchina da presa, come muoverti ma allo stesso tempo era sempre gentile e disponibile. »

Qual è l’episodio che meglio ricorda di lui?
«Riuscirei a ricordare meglio episodi legati ad altri attori, lui con noi non aveva la stessa confidenza che aveva magari con Paolo Villaggio. Mi ricordo una frase che ripeteva spesso: “Voi nella vostra carriera farete solo 2 film, il primo e l’ultimo.»

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Un'altra scena di Cari fottutissimi amici


Cosa pensi della scelta che ha fatto di morire così tragicamente?

«Penso che una persona pacata come lui, per arrivare a questo punto, deve aver pensato di non avere altra scelta e deve essersi sentito davvero molto solo».

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