A proposito di nuove potature di piante ad alto fusto a Tolentino, il circolo Il Pettirosso, aderente a Legambiente, esprime qualche perplessità. “ La Giunta Comunale di Tolentino” afferma Il Pettirosso “ha approvato con delibera n. 307 del 16 novembre scorso un nuovo intervento di potatura da realizzarsi su 332 piante ad alto fusto della città, con la motivazione che gli ultimi interventi risalgono a due anni fa e che alcuni cittadini lamentano la presenza di rami a ridosso delle abitazioni e dei tetti. Il costo dei lavori necessari ammonta a 29.880 euro. A volte è necessario il taglio di alcuni rami che insistono su balconi e tetti, ma tagli generalizzati e pesanti, tipo capitozzature (come è avvenuto negli anni scorsi) su piante ad alto fusto potrebbero essere un nuovo, inutile e costoso intervento, dato l’elevato numero di piante interessate (33 tigli in viale Terme di S. Lucia, 26 platani in viale dei Cappuccini, 75 tigli in via delle Cartiere, ecc.), la maggior parte delle quali non sono a ridosso di abitazioni, né sembrano costituire un pericolo per passanti e veicoli. Oltre ad esprimere forti dubbi sulla necessità impellente di un altro intervento di potatura su piante già indebolite dai drastici tagli effettuati negli anni scorsi, ricordiamo che la potatura è un intervento straordinario al quale bisogna ricorrere solo per eliminare rami secchi, lesionati o ammalati, per problemi di pubblica incolumità, per rimuovere elementi di ostacolo alla circolazione stradale e nei casi di interferenza con linee elettriche. Auspichiamo quindi che le “potature”, ove necessarie, siano effettuate secondo le migliori tecniche disponibili che non compromettano la salute e il futuro sviluppo degli alberi, nel rispetto delle caratteristiche delle singole specie (un tiglio non è un platano). Come afferma il Prof. Francesco Ferrini, docente di Arboricoltura urbana, impianto e gestione delle aree verdi all’Università di Firenze, la miglior potatura è quella che non si vede”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Concordo pienamente con gli autori dell’articolo e aggiungo che, purtroppo, spesso le potature vengono affidate a personale non esperto, che taglia dove capita. Ecco il perché delle numerose capitozzature che si vedono in giro; è più facile, si fa prima e non si perde tempo. Il tutto a discapito non solo della salute delle piante, ma anche e soprattutto della incolumità dei cittadini, poiché è più pericolosa una pianta soggetta a tagli drastici, che una che viene potata solo là dove serve. Nel primo caso, infatti, con i tagli si aprono delle vere e proprie ‘autostrade’ per patogeni vari, che indeboliscono ancor di più la pianta, rendendola più fragile.
Purtroppo nella nostra provincia la conoscenza della fisiologia e delle necessità delle piante, da parte degli amministratori e tecnici, è ancora ai primordi (salvo rare eccezioni), nonostante vari convegni, seminari e congressi svoltisi da diversi anni.
Di seguito un link, che spero sia letto da chi di dovere.
http://www.treeclimbing.it/alberi/torino.html