di Alessandra Pierini
Il consiglio comunale ha rinnovato questo pomeriggio la convenzione a Musicultura, l’innovativa rassegna che ogni anno individua nuove tendenze e offre un palco ai giovani talenti. L’approvazione della convenzione negli anni 2011- 2014 e della conseguente variazione di bilancio è giunta al termine di un acceso dibattito che ha toccato più temi, dal progetto culturale della città all’associazionismo, dall’importanza di un contenitore come lo Sferisterio alle giovani generazioni.
«Intanto è davvero singolare che, mentre serpeggia il panico nell’Amministrazione comunale perché non si trovano 100mila euro rateizzati dal 2012 per la statua a Padre Matteo Ricci, si stanno stanziando in questi giorni di polemiche, con incredibile tempestività e nel più assordante silenzio (neppure due righe del solerte Agostino Regnicoli), 100mila euro “in più” (rateizzati) per Musicultura. Con tutto il rispetto per Musicultura, ma anche Padre Matteo Ricci ha scritto 8 canzoni dedicate all’Imperatore Wanli» ha scritto in questi giorni Don Luigi Talliani sul settimanale diocesano Emmaus, ma in realtà i contributi comunali a Musicultura saranno nei prossimi anni di molto superiori a 100.000 euro.
Le novità sono state presentate dall’assessore Marco Blunno nella parte riguardante la variazione al bilancio e dal vice sindaco Irene Manzi che, dopo aver sottolineato la qualità di Musicultura e degli eventi correlati, punto di riferimento musicale per i giovani e fonte di indotto per tutto il nostro territorio, ha invece illustrato le novità di questa convenzione: «Sarebbe miope da parte nostra – ha detto – non cogliere il dinamismo culturale e l’arricchimento dell’evento. Nel 2006 fu stabilita una convenzione che prevedeva un contributo annuo e l’appoggio tecnico. Oggi sono cambiate le esigenze per cui si è reso necessario un adeguamento del contributo: prevediamo un contributo di 175.000 euro per l’anno 2011 e un incremento di 25.000 euro per ogni anno successivo al primo fino ad arrivare a 250.000 euro nel 2014.»
Lo schema di convenzione prevede anche che l’amministrazione concorrerà per un importo massimo di 20.000 euro annui al ripianamento di eventuali deficit di bilancio dovuti a maggiori spese. Altro tema affrontato dalla Manzi è stato quello della sede che sarà affidata a Musicultura in città proprio per la massima integrazione dell’iniziativa nella città e perché permetterebbe di trasferire a Macerata anche la documentazione d’archivio. Il vice sindaco ha anche illustrato le linee guida nel rinnovo delle convenzioni: «La nostra intenzione è quella di rinnovare tutte le convenzioni in scadenza, dopo un colloquio con i diretti interessati e nonostante i tagli verticali e orizzontali manifestiamo con forza la nostra volontà di continuare tali rapporti.»
In una prima fase sono stati i consiglieri del Pd a fare la parte dell’opposizione. Prima Narciso Ricotta che ha precisato ulteriormente i termini della convenzione: «Facendo i conti della serva, Musicultura avrà 930.000 euro in 4 anni. E’ una cifra importante che merita ma occorre che in questi 4 anni si arrivi a un epilogo per cui Musicultura pensi a Macerata come sua città e Macerata possa contare con certezza su questa manifestazione.» Poi Maurizio Del Gobbo (Pd) ha continuato: «Mi sembra una cifra eccessiva rispetto al ritorno turistico-culturale. Bisognava tentare di stabilire un contributo più basso e la contrattazione avrebbe dovuto essere più forte poiché un contenitore come lo Sferisterio non si trova né in regione né nelle regioni limitrofe.» Di seguito Marco Gasparrini (Pd) ha denunciato la mancanza di indirizzi di politica culturale e dichiara: «Mi sembra di notare un duplice trattamento, diversificato a seconda degli interlocutori. Vorrei che fossero tutelate anche le minoranze.»
Nel dibattito si è inserita anche Anna Menghi (Comitato Anna Menghi) che ha ripercorso la storia: «Sappiamo tutti come Macerata si inserì furbescamente nella crepa tra Musicultura e Recanati. Non vorrei che fossimo sotto ricatto o sotto scacco di chi vuole farci sentire provinciali. Nessuna manifestazione, neanche la lirica, ha avuto un incremento così forte e credo che il peso del contributo comunale deve essere spalmato tra tutti gli enti.»
Pronta la risposta di MassimilianoBianchini (Pensare Macerata): «Rinnovare questa convenzione è nella natura delle cose. Musicultura ha la massima riconoscibilità tra i giovani ed è anche uno dei pochi eventi a far parte del Consorzio regionale ed è bene che se ne parli proprio oggi, quando nel resto d’Italia è in corso una protesta sui tagli allo spettacolo. Diciamo la verità: Recanati non voleva Musicultura che era destinata a finire.»
Giorgio Ballesi (Comitato Ballesi), come è nel suo ruolo, ha messo i puntini sulle i: «Troppi interventi sono volti a difendere singoli interessi. Ci vuole chiarezza e dobbiamo evitare di cogliere questa occasione per fare promesse che non si possono mantenere. Non lasciamo intendere che Musicultura può essere fatta a patto che poi si accetti tutto il resto. »
Fabio Pistarelli (Pdl) ha chiesto all’amministrazione e ai consiglieri di compiere un passo in avanti: «La città è in bilico tra provincialismo e aspirazione ad essere capoluogo, non si trova tra queste due la sintesi più avanzata di cui ha bisogno. Ci stiamo ponendo come se dovessimo locare lo Sferisterio, dobbiamo invece renderci interlocutori interni e promotori.»
A questo punto Irene Manzi ha precisato: «Non vogliamo che passi il messaggio del cannibalismo tra le associazioni o che si pensi che Musicultura o il Sof faranno fuori tutte le altre. Non è questa la nostra intenzione. L’associazione Musicultura non ci ha puntato una pistola e si è mostrata ben consapevole dell’importanza dello Sferisterio.»
A questo punto Marco Gasparrini (Pd) ha presentato un emendamento che, come un autogol, ha creato forte imbarazzo nelle file della maggioranza. Nell’emendamento si chiedeva di modificare la convenzione obbligando l’associazione Musicultura a presentare documenti Enpals attestanti il regolare pagamento dei contributi. Non solo la Manzi ha manifestato il suo disappunto, ma immediate sono state anche le repliche dell’opposizione con Uliano Salvatori (Pdl) («Sembra un diretto attacco a Musicultura. E’ come dire che non ci fidiamo di loro , ma se non ci fidiamo non possiamo dargli soldi pubblici.») e Giorgio Ballesi («A questo punto mi chiedo con chi abbiamo avuto a che fare finora»).
Narciso Ricotta (Pd) si è allora avvicinato al consigliere del suo gruppo col quale si è intrattenuto pochi, ma decisivi istanti. Dopodichè, Gasparrini imboccato ma senza troppa convenzione ha ritirato il suo emendamento ed è uscito dall’aula, non partecipando alla votazione. L’opposizione si è astenuta come avevano preannunciato in dichiarazione di voto i suoi esponenti, tra i quali Pierfrancesco Castiglioni (Pdl) che ha borbottato «Non si può trattare Musicultura come un pacchetto acquistato all’Amat.» La delibera per la variazione di bilancio è stata votata favorevolmente da 21 consiglieri (tutta la maggioranza e Giorgio Ballesi), 14 gli astenuti. La nuova convenzione con Musicultura è stata approvata con 22 voti favorevoli (con il sindaco) e 13 astensioni.
Al termine della seduta il sindaco Romano Carancini ha comunicato i nomi dei componenti del cda dell’Ircer, ribadendo la legittimità delle scelte fatte e l’assenza di rimborsi per i componenti lo stesso. Nella sua risposta Deborah Pantana ha annunciato battaglia: «Abbiamo presentato un’interrogazione perché crediamo che le nomine mostrino gravi incongruenze e scelte di dubbia legittimità.»
Domani il consiglio discuterà l’ordine del giorno presentato dal consigliere Guido Garufi in merito alla convenzione con l’Italgas.
(Foto di Guido Picchio)
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Le associazioni che prendono soldi dalla cultura sono per il 99 per cento di sinistra, cioè VOTI: Sicuro che la compangia di sinistra abbia fatto bene i suoi conti??? Tra 5 anni ne vedremo delle belle…
Musicultura è l’evento culturale più importante che macerata ad oggi offre. Questo non può essere altro che un successo per tutti,
il commento sopra non l’ho capito bah…
Condivido ampiamente il sostegno a Musicultura, che reputo la manifestazione, che più rappresenta la ns città e lo Sferisterio, in relazione alla sua proposta ed ai giovani. Ma….un occhio più attento alle proposte delle altre associazioni, non guasterebbe, soprattutto quando propongono progetti di crescita professionale ai giovani, ed incremento turistico per la città di Macerata. Mi auguro, che si lavori in tal senso!!!!! Altrimenti Macerata e lo Sferisterio si ritroveranno a contare, per il turismo e la cultura, su una situazione o poco più!!!!!!
Non vedo cosa ci sia di così offensivo nel chiedere i documenti enpals. “Fare a fidarsi” quando ci sono di mezzo soldi pubblici è il modo peggiore di amministrarli secondo me. Ben venga il sostegno a una manifestazione importante come Musicultura, ma questo atteggiamento di scarsa trasparenza mi fa pensare che qualcuno ci mangi a sproposito. E chi non favorisce la trasparenza, per quanto possa essere in buona fede, è da ritenersi complice.
Ma dui Musicultura, dello Sferisterio e di tutte le altre attività che vengono “sorrette” dal Comune si possono vedere i bilanci, oppure c’è da chiedere a Berlusconi che su tale materia venga tolto il segreto di Stato?
I bilanci completi, non i riassunti dove si capisce poco niente….
Gli scienziati hanno detto che è più facile che si ritrovi il sacro Graal, piuttosto che Carancini pubblichi i bilanci dettagliati dello Sferiserio…
@Fazi
Ma essendo un associazione “pagata” dal Comune e Provincia mi sembrerebbe strano che i Consiglieri Comunali non possano avere accesso ai bilanci e che gli stessi bilanci non siano pubblici o almeno visionabili dietro richiesta
Come presidente di una libera associazione culturale (Il Glomere) non posso che plaudire all’intervento del consigliere Marco Gasparrini del PD che, unico consigliere, ha giustamente posto l’accento sulla disparità di trattamento tra l’associazione Musicultura e le altre presenti a Mecarata.
A don Luigi Taliani bisognerebbe dire che Musicultura a differenza della statua porta prestigio a Maceraata in tutta Italia! Trovo scandalose queste intromissioni della curia nelle decisioni del consiglio comunale attraverso i propri mezzi di comunicazione per i loro scopi!!
@ Cerasi
non capsico ciò che vuole dire.
E’ colpa dei consiglieri che si disinteressano quindi? Omertà? ^^ Siamo tutti cmq sul credo, forse, basterebbe, però anoi ci costa 5 milioni di euro l’anno, sarebbe il caso tutti di essere più seri e precisi. Lo sferisterio costa ongi anno 8 statue di Padre Matteo Ricci per intenderci…
Debbo dire che siamo al tracollo, il 2012 è vicino e si avvererà credo, ci soo già i primi segni…
Il lavaggio della testa dei maceratesi sulla storia statua da parte della sinistra è assurdo, così come musicultura (che in larga parte approvo però) e lo Sferisterio.
Tra 2 anni avremo il crack, è prevedibile, come la sinistra già vedela fine della sua egemonia tra 5 annni.
Era inevitabile.
Il giorno che vinse la sinistra per 150 e poco più voti venni qui e dissi che non esiste la nuova storia, tutti erano contro di me, oggi sostengo altro.
Tra un paio d’anni lo Sferisterio chiuderà e allora leggeremo ledichiarazioni di Massimiliano Bianchini: “5 milioni di euro sono troppi, non possiamo piùsostenere tale spesa” e Carancini: “Abbiamo lottato per il bene della città e non abbiamo più fondi, ce ne dispaice a tutti” la Manzi aggiunge:” Non so che dire, ma mi va bene quello che hanno detto gli altri”.
Ora datemi tutti contro, ma tra 3-4 anni ricordatevi quello che ho detto eh… allora mi darete tutti ragione, come ormai nesusno crede alla nuova storia.
E’ giusto che non mi diate ragione, ma riflettete e pensateci su se tutto questo ha un senso.
Complotti, isolamento, persecuzione intellettuale, fine del mondo, orgoglio di essere l’unico depositario della verità…. hai altro da aggiungere, Fazi?
@Fazi
Oltre i membri del Consiglio di Amministrazione dello Sferisterio (che semberebbe, da quello che si dice in giro, abbiano però solo visto il bilancio riassunto, quindi nulla) chi altro ha in mano il bilancio??
Possibile che non si riesca ad averne una copia?
Se non c’è nulla da nascondere e non ci sono conti imputabili a spese inutili, fatture gonfiate, tornaconti personali o di amici e non c’è cattiva gestione perchè sembra ci sia il Segreto di Stato????
Del resto i 2 principali finanziatori dovrebbero essere Enti Pubblici (Comune e Provincia): mai possibile che finanziano e nessuno sa come i soldi -nel dettaglio- vengono spesi???
No, dai Cerasi lasciamo perdere mi sembra di togliere il ragno dal buco, non ne verremmo fuori.
@ axel munthe
Ohhhhhhhhhh, finalmente ho trovato l’unico che crede ancora nella nuova storia!!!!!!!!!!!!!!! Lo sa che Babbo Natale non esiste????