930mila euro in 4 anni per Musicultura

MACERATA - Il Consiglio comunale rinnova la convenzione con i voti favorevoli della maggioranza e di Giorgio Ballesi mentre il resto dell'opposizione si astiene

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Giorgio Ballesi (Comitato Ballesi)

di Alessandra Pierini

Il consiglio comunale ha rinnovato questo pomeriggio la convenzione a Musicultura, l’innovativa rassegna che ogni anno individua nuove tendenze e offre un palco ai giovani talenti. L’approvazione della convenzione negli anni 2011- 2014 e della conseguente variazione di bilancio è giunta al termine di un acceso dibattito che ha toccato più temi, dal progetto culturale della città all’associazionismo, dall’importanza di un contenitore come lo Sferisterio alle giovani generazioni.
«Intanto è davvero singolare che, mentre serpeggia il panico nell’Amministrazione comunale perché non si trovano 100mila euro rateizzati dal 2012 per la statua a Padre Matteo Ricci, si stanno stanziando in questi giorni di polemiche, con incredibile tempestività e nel più assordante silenzio (neppure due righe del solerte Agostino Regnicoli), 100mila euro “in più” (rateizzati) per Musicultura. Con tutto il rispetto per Musicultura, ma anche Padre Matteo Ricci ha scritto 8 canzoni dedicate all’Imperatore Wanli» ha scritto in questi giorni Don Luigi Talliani sul settimanale diocesano Emmaus, ma in realtà i contributi comunali a Musicultura saranno nei prossimi anni di molto superiori a 100.000 euro.

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Roni Easie Muringampurath, il rappresentante degli immigrati in Consiglio

Le novità sono state presentate dall’assessore Marco Blunno nella parte riguardante la variazione al bilancio e dal vice sindaco Irene Manzi  che, dopo aver sottolineato la qualità di Musicultura e degli eventi correlati, punto di riferimento musicale  per i giovani e fonte di indotto per tutto il nostro territorio, ha invece illustrato le novità di questa convenzione: «Sarebbe miope da parte nostra – ha detto – non cogliere il dinamismo culturale e l’arricchimento dell’evento. Nel 2006 fu stabilita una convenzione che prevedeva un contributo annuo e l’appoggio tecnico. Oggi sono cambiate le esigenze per cui si è reso necessario un adeguamento del contributo: prevediamo un contributo di 175.000 euro per l’anno 2011 e un incremento di 25.000 euro per ogni anno successivo al primo fino ad arrivare a 250.000 euro nel 2014.»
Lo schema di convenzione prevede anche che l’amministrazione concorrerà per un importo massimo di 20.000 euro annui al ripianamento di eventuali deficit di bilancio dovuti a maggiori spese. Altro tema affrontato dalla Manzi è stato quello della sede che sarà affidata a Musicultura in città proprio per la massima integrazione dell’iniziativa nella città e perché permetterebbe di trasferire a Macerata anche la documentazione d’archivio. Il vice sindaco ha anche illustrato le linee guida nel rinnovo delle convenzioni: «La nostra intenzione è quella di rinnovare tutte le convenzioni in scadenza, dopo un colloquio con i diretti interessati e nonostante i tagli verticali e orizzontali manifestiamo con forza la nostra volontà di continuare tali rapporti.»

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Luigi Carelli (Pd) parla con Claudio Carbonari (Pdl)

In una prima fase sono stati i consiglieri del Pd a fare la parte dell’opposizione. Prima Narciso Ricotta che ha precisato ulteriormente i termini della convenzione: «Facendo i conti della serva, Musicultura avrà 930.000 euro in 4 anni. E’ una cifra importante che merita ma occorre che in questi 4 anni si arrivi a un epilogo per cui Musicultura pensi a Macerata come sua città e Macerata possa contare con certezza su questa manifestazione.» Poi Maurizio Del Gobbo (Pd) ha continuato: «Mi sembra una cifra eccessiva rispetto al ritorno turistico-culturale. Bisognava tentare di stabilire un contributo più basso e la contrattazione avrebbe dovuto essere più forte poiché un contenitore come lo Sferisterio non si trova né in regione né nelle regioni limitrofe.» Di seguito Marco Gasparrini (Pd) ha denunciato  la mancanza di indirizzi di politica culturale e dichiara: «Mi sembra di notare un duplice trattamento, diversificato a seconda degli interlocutori. Vorrei che fossero tutelate anche le minoranze.»

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Massimo Pizzichini (Udc)

Nel dibattito si è inserita anche Anna Menghi (Comitato Anna Menghi) che ha ripercorso la storia: «Sappiamo tutti come Macerata si inserì furbescamente nella crepa tra Musicultura e Recanati. Non vorrei che fossimo sotto ricatto o sotto scacco di chi vuole farci sentire provinciali. Nessuna manifestazione, neanche la lirica, ha avuto un incremento così forte e credo che il peso del contributo comunale deve essere spalmato tra tutti gli enti.»
Pronta la risposta di MassimilianoBianchini (Pensare Macerata): «Rinnovare questa convenzione è nella natura delle cose. Musicultura ha la massima riconoscibilità tra i giovani ed è anche uno dei pochi eventi a far parte del Consorzio regionale ed è bene che se ne parli proprio oggi, quando nel resto d’Italia è in corso una protesta sui tagli allo spettacolo. Diciamo la verità: Recanati non voleva  Musicultura che era destinata a finire.»

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Romano Carancini e Irene Manzi

Giorgio Ballesi (Comitato Ballesi), come è nel suo ruolo, ha messo i puntini sulle i: «Troppi interventi sono volti a difendere singoli interessi. Ci vuole chiarezza e dobbiamo evitare di cogliere questa occasione per fare promesse che non si possono mantenere. Non lasciamo intendere che Musicultura può essere fatta a patto che poi si accetti tutto il resto. »
Fabio Pistarelli (Pdl) ha chiesto all’amministrazione e ai consiglieri di compiere un passo in avanti: «La città è in bilico tra provincialismo e aspirazione ad essere capoluogo, non si trova tra queste due la sintesi più avanzata di cui ha bisogno. Ci stiamo ponendo come se dovessimo locare lo Sferisterio, dobbiamo invece renderci interlocutori interni e promotori.»

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Narciso Ricotta, Romeo Renis e Ulderico Orazi

A questo punto Irene Manzi ha precisato: «Non vogliamo che passi il messaggio del cannibalismo tra le associazioni o che si pensi che Musicultura o il Sof faranno fuori tutte le altre. Non è questa la nostra intenzione. L’associazione Musicultura non ci ha puntato una pistola e si è mostrata ben consapevole dell’importanza dello Sferisterio.»
A questo punto Marco Gasparrini (Pd)  ha presentato un emendamento che, come un autogol, ha creato forte imbarazzo nelle file della maggioranza. Nell’emendamento  si chiedeva di modificare la convenzione  obbligando l’associazione Musicultura  a presentare documenti Enpals attestanti il regolare pagamento dei contributi. Non solo la Manzi ha manifestato il suo disappunto, ma immediate sono state anche le repliche dell’opposizione con Uliano Salvatori (Pdl) («Sembra un diretto attacco a Musicultura. E’ come dire che  non ci fidiamo di loro , ma se non ci fidiamo non possiamo dargli soldi pubblici.») e Giorgio Ballesi («A questo punto mi chiedo con chi abbiamo avuto a che fare finora»).

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Narciso Ricotta (Pd) si è allora avvicinato al consigliere del suo gruppo col quale si è intrattenuto pochi, ma decisivi istanti. Dopodichè, Gasparrini imboccato ma senza troppa convenzione ha ritirato il suo emendamento ed è uscito dall’aula, non partecipando alla votazione. L’opposizione si è astenuta come avevano preannunciato in dichiarazione di voto i suoi esponenti, tra i quali Pierfrancesco Castiglioni (Pdl) che ha borbottato «Non si può trattare Musicultura come un pacchetto acquistato all’Amat.» La delibera per la variazione di bilancio è stata votata favorevolmente da 21 consiglieri (tutta la maggioranza e Giorgio Ballesi), 14 gli astenuti. La nuova convenzione con Musicultura è stata approvata con 22 voti favorevoli (con il sindaco) e 13 astensioni.
Al termine della seduta il sindaco Romano Carancini ha comunicato i nomi dei componenti del cda dell’Ircer, ribadendo la legittimità delle scelte fatte e  l’assenza di rimborsi per i componenti lo stesso. Nella sua risposta Deborah Pantana ha annunciato battaglia: «Abbiamo presentato un’interrogazione perché crediamo che le nomine mostrino gravi incongruenze  e scelte di dubbia legittimità.»
Domani il consiglio discuterà l’ordine del giorno presentato dal consigliere Guido Garufi  in merito alla convenzione con l’Italgas.

(Foto di Guido Picchio)

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Massimiliano Bianchini (Pensare Macerata)

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