Un libro contro Antonio Di Pietro
sulla vetrina dell’Idv di Tolentino

Gaffe o provocazione? Dibattito aperto su iltribuno.com

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La foto della vetrina pubblicata da www.iltribuno.com

L’Italia dei Valori di Tolentino finisce alla ribalta nazionale. È di un paio di giorni fa un articolo pubblicato sul sito www.iltribuno.com (http://www.iltribuno.com/articoli/201011/clamoroso-a-tolentino-il-libro-il-tribuno-espost.php), notoriamente non particolarmente tenero nei confronti di Antonio Di Pietro, titolato “Clamoroso a Tolentino. Il libro Il Tribuno esposto nella sede dell’Idv”. “Non è chiaro se la responsabile del circolo conosca il contenuto del volume di Alberico Giostra. Se lo conosce è evidente che ne condivide i contenuti e allora che ci sta a fare nel partito di Di Pietro?” si legge nel sito dove spicca una foto della sede tolentinate dell’Idv in piazza San Nicola con in bella vista il libro di Giostra. “Questo libro è stato esposto in una bacheca interna del circolo dell’Italia dei Valori di Tolentino, in provincia di Macerata. Nessuno potrà negare che questa non sia una notizia che ha del clamoroso. E’ come se nelle sedi del Pdl gli iscritti trovassero esposti in bella mostra i libri di Marco Travaglio e Peter Gomez. Oppure è come se in una sede di Rifondazione Comunista venisse sfoggiato “Il libro nero del comunismo.  Per noi de Il tribuno.com questa è anche una bella notizia perchè significa che le tesi di quel libro stanno facendo breccia tra le fila dei dipietristi. Vogliamo infatti escludere che la responsabile della sede, la simpatica Vania Longhi, non sappia che cosa c’è scritto nel libro,  esponendolo così del tutto incautamente ai militanti come un’opera che magari ha creduto magnificasse il suo leader. In quel caso ci troveremmo di fronte ad una zelante e un pò sprovveduta militante. Una ipotesi che pensiamo proprio di poter escludere. Quindi dobbiamo concludere che Vania Longhi sa cosa c’è scritto ed esponendolo ha inteso mostrare tutte le sue perplessità verso il suo presidente. L’unica cosa che possiamo consigliare alla Longhi, (dapprima aspra oppositrice del leader marchigiano di Idv, Davide Favia, e poi, chissà perchè, sua sostenitrice all’ultimo congresso regionale) è che se intende restare nel partito di Di Pietro deve affrettarsi a togliere da lì quel libro maledetto. Di Pietro, che ora saprà di questa curiosa circostanza, non ama molto essere criticato e prima o poi chi lo fa, nel partito, finisce male”.  La responsabile dell’Idv tolentinate Vania Longhi risponde nei commenti: “E’ per i valori che so di rappresentare, che rispondo alla Redazione de “Il Tribuno” e al dott. Alberico Giostra, giornalista-scrittore , il quale mi reputa persona coraggiosa e simpatica. La invito a contattarmi e, così, a conoscermi davvero. L’IdV , divenuto partito, al quale appartengo con orgoglio da circa cinque anni,  sta a significare che chi nella politica ci crede davvero non molla, ma anzi con grande impegno fisico, economico e professionale prova a dare il meglio di sè e nel tempo può ottenere il consenso che merita. Se il partito ha accolto la mia proposta, in qualità di responsabile locale dell’IdV, di aprire una “vetrina” politica “idivudiana”, è perchè è consapevole che la mia persona ed i miei numerosi iscritti sono persone serie, affidabile e per questo anche credibili. Invito chi vorrà a farci visita e a fotografare nell’interezza gli spazi culturali-politici curati nel dettaglio. Chi esercita la propria professione nel campo dell’informazione, sa perfettamente quanta poca cultura c’è nella ricerca della verità. La libertà d’informazione sancita dall’art. 21 della Costituzione, ci garantisce la possibilità di esprimere le nostre idee con la parola scritta e parlata. Sta al Sapiente saperla usare ed interpretare in base alla personale capacità di discernimento. Per chi come me opera anche nella cultura e, nello specifico, nell’arte, sa quanto tempo occorra per essere un artista vero. Ora, mi piace ricalcare una frase a me molto cara “Il politico è l’artista per eccellenza” sosteneva Plutarco nel 1° sec. d.C. Pertanto, la vera politica è data dalla libera circolazione delle idee e delle parole, l’importante è conoscerne l’essenza. Nella politica odierna, dove la vergogna non ha limiti, la finzione è scambiata per verità e posso continuare all’infinito, essere nell’Italia dei Valori è ancora oggi una scelta della quale non ho nulla per cui vergognarmi e per la quale intendo con lealtà, trasparenza e legalità, sempre “dalla parte dei cittadini”, essere al fianco del Presidente On. Antonio Di Pietro che in prima linea ci dà la forza per non mollare”. Ma chissà proprio Di Pietro come avrà accolto questa notizia…



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