Papa Benedetto XVI l’ha canonizzata davanti a cinquantamila pellegrini (2.500 i fedeli provenienti dalle Marche). Tanti maceratesi hanno voluto assistere alla cerimonia in piazza San Pietro per Santa Camilla Battista da Varano. Presente anche l’arcivescovo di Camerino- San Severino mons. Francesco Maria Brugnaro.
Grande gioia soprattutto per le sorelle pvere del Monastero di Santa Chiara di Camerino che da secoli ne custodiscono la memoria.
Oltre a Camilla da Varano sono stati proclamati santi l’italiana Giulia Salzano, il polacco Stanislaw Kazimierczyk Soltys, la spagnola Candida Maria de Jesus Cipitria y Barriola, il canadese Andre’ Bessette e l’australiana Mary MacKillop, l’antesignana della lotta agli abusi pedofili. I grandi ritratti dei 6 nuovi santi campeggiano sulla facciata della basilica vaticana.
Camilla da Varano, figlia del principe Giulio Cesare da Varano, nasce a Camerino il 9 aprile 1458. All’età di 23 anni abbraccia la Regola delle Clarisse ed entra nel monastero di Urbino, prendendo il nome di suor Battista. Poco dopo fonderà a Camerino il monastero di cui diventerà abbadessa. Famoso i suoi scritti tra i quali i più conosciuti sono «I dolori mentali di Gesù nella sua Passione» e la “Vita spirituale”. Diventa presto un punto di riferimento per tutta la comunità locale, morendo, dopo aver fondato un altro monastero a Fermo e uno a S. Severino Marche, il 31 maggio 1524.
Il miracolo che ha permesso la canonizzazione, è la guarigione della piccola Clelia Ottaviani di Camerino, affetta da rachitismo.
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In occasione della cerimonia di canonizzazione è stato offerto dal Comune di San Severino Marche il reliquiario donato a Papa Benedetto XVI. A presentarlo all’altare, insieme ad una preziosa reliquia della santa, sono state suor Rosella Chiara Mancinelli, madre badessa del monastero di Santa Chiara di San Severino, e la novizia suor Chiara Victoria. Con loro anche fra Luca dei frati minori della provincia picena. Alla cerimonia, ospitata in piazza San Pietro davanti a 50mila pellegrini provenienti da tutto il mondo, hanno preso parte il sindaco, Cesare Martini, con la fascia tricolore, e l’assessore comunale Fernando Taborro.
Il culto per la santa fra i fedeli settempedani è molto forte. Negli anni 1521-22 Camilla si recò a San Severino Marche, per formare le clarisse locali che avevano assunto in quel periodo la Regola di S. Chiara.
Il reliquario donato al Papa
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DA QUALCHE ANNO SPUNTANO SANTI COME FUNGHI! PIU’ SI AFFRONTA IL PROBLEMA DEI PRETI PEDOFILI E PIU’ ARRIVANO NUOVI SANTI! RELIGIONE, OPPIO DEI POPOLI…..
Chissà quali studi, ben 600 anni dopo, si sono fatti per autenticare il miracolo…
Tra l’altro bisognerebbe mettersi un pò d’accordo e comprendere le misteriose vie celesti: c’è chi di miracoli ne fa una caterva e c’è chi invece sembrebbe andare un pochinio stitico..
più che altro, 2500 persone che perdono una giornata per andare a sentir parlare di una tipa morta 6 secoli fa!? strano eh! finchè sono suore….lo fanno per mestiere! ma gli altri!? bo!
Congratulazioni. Siete laici di una profondità intellettuale notevolissima!…
@ Filippo
Non tutti sono cattlici-apostlici-romani come te che della Chiesa accettano tutto dogmaticamente, soprattutto le sovrastrutture, e le liturgie di cui non mi pare ci sia alcuna traccia sui Vangeli o nella Bibbia…
I tg che ne hanno dato una breve notizia hanno parlato di 80.000 persone presenti. I più vivi rallegramenti al tg regionale che ha ignorato il fatto.
il tg regionale, come direbbe Gianfranco, non è cattolico-apostolico-romano come me che della Chiesa accetto tutto dogmaticamente.
Già, perché qui siamo al punto che per parlare con cognizione di causa della FIOM bisogna esservi iscritti…
@Filippo
Non mi sembra che, in linea generale, sui TG si parli poco della chiesa cattolica-apostolica-romana, dei viaggi del papa (dove i giornalisti sono al seguito e spesso ripuliscono i servizi), della CEI, degli interventi confessionali sulla politica e l’etica.
Come ti avevo già detto ho chiara l’impressione che, se si potesse buttare un’occhio all’inferno, si vederebbe una moltitudine di religiosi poichè, come spesso accade, con la scusa del sentimento religioso si guarda troppo al portafoglio o all’interesse personale.
Senza poi dimenticare quella macchia indelelbile dei preti pedofili e puttanieri.