Il rugby in Italia sta crescendo e le Marche non sono da meno, anzi negli ultimi 3 anni hanno subito un incremento esponenziale nel numero di società, di tesserati, e di fan. Il movimento rugbystico nelle Marche ha radici antiche. Risale al 1928 la Stramura 108° Legione Milizia di Ancona, una delle sedici società che, chiedendo di essere affiliate, contribuirono alla costituzione della Federazione Italiana Rugby. Lo sport camerte cominciò ad associare il proprio nome al rugby negli anni ’30, partecipando agli allora campionati nazionali della Gioventù Italiana del Littorio (GIL), dal 1936 al 1939, con il nome di Comando Federale di Macerata F. G. di Camerino. La squadra poi ritornerà a calcare i campi da gioco ai primi anni ‘70 come Rugby Camerino, per scomparire ed oggi rinascere di nuovo come CUS Camerino rugby. Incredibile l’entusiasmo suscitato a seguito di una richiesta di un pugno ragazzi che si divertono con la palla ovale sui prati del castello di Lanciano. Il sogno di diventare “squadra” si realizza grazie all’appoggio di alcuni appassionati di mezza età, già giocatori e simpatizzanti di quegli anni ’70 che, raccogliendo il sincero entusiasmo dei ragazzi, combinano un incontro preliminare col presidente della FIR Longhi. La voce si sparge a macchia d’olio: già alla prima riunione si presentano una trentina di ragazzi. Un viatico più che soddisfacente per credere in questa avventura meravigliosa. Iniziano gli allenamenti: sacrifico e divertimento, schemi tattici e goliardia, uniti all’immancabile “terzo tempo”, cominciano gradualmente a cementare lo spirito di squadra ed accrescere consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità. A luglio cominciano i primi “test-match”. A Cingoli il battesimo. Al momento di scendere in campo occhi bassi e concentrazione, emozionati e determinati col cuore in gola manco fosse un appuntamento d’amore. Questo succede a chi ha dentro il fuoco della passione. Una decina di minuti bastano per sciogliere la tensione e dedicarsi con sicurezza e disinvoltura, già come maturi veterani, ai pacchetti di mischia e alle aperture di gioco. E’ uno sport che porta al massimo rispetto dell’avversario, in campo e fuori. Qualunque sia il risultato finale, viene sempre celebrato a fine partita il cosiddetto “terzo tempo” nel quale tutti i giocatori, allenatori e dirigenti, condividono in maniera unitaria, un momento di relax, sfottò e divertimento, consumando una ricca merenda offerta dalla squadra ospitante. Inoltre, i ragazzi di Camerino, unici in Italia, hanno deciso di portare sulle loro maglie da gioco l’appello a fermare la strage sulle strade, dove troppi giovani ogni settimana, pagano un elevato tributo di sangue, inammissibile per una società civile. Sulle maglie è stampato il logo dell’Associazione europea familiari e vittime della strada onlus. Promotori e testimoni anche della salute e del rispetto della vita sulle strade. Ora è tempo di pensare al campionato che prenderà il via domenica 10 ottobre. Sarà un campionato di serie C regionale, molto impegnativo.
DIRETTIVO SOCIETARIO: Stefano Belardinelli (presidente Cus Camerino), Roberto Cambriani, Paolo Ortolani, Marcello Paganelli.
ALLENATORE: Giampaolo Ronconi.
PILONI: Bisbocci Edoardo, Orazi Maicol, Belli Massimo, Guglielmi Ludovico, Merli Tiziano, Crotali Matteo, Mosciatti Stefano, Fusari Alessandro.
TALLONATORI: Baleani Giuseppe, Cotichelli Matteo, Cribeiro Gordillo Odiel.
SECONDE LINEE: Macaluso Federico, Torresi Marco, Ferretti Fabio, Pompei Leonardo, Damiani Mattia.
TERZE LINEE: Pavoni Andrea (capitano), Romani Gabriele, Macaluso Luigi, Canuto Filippo, Naticchi Matteo.
MEDIANI DI MISCHIA: Ortolani Gabriele e Galassi Marco.
MEDIANI DI APERTUTRA: Ronconi Giampaolo e Mori Attilio.
CENTRI: Concetti Francesco, Ciciani Federico, Corsalini Davide, Napoleoni Federico e Rapaccioni Nico.
ALI: Lucaioli Paolo, Aleffi Giacomo, Bianchelli Mattia, Giordani Paolo e Pellegrini Andrea.
ESTREMI: Paganelli Mirko, Canullo Giovanni.
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