di Beatrice Cammertoni
Domenica 26 settembre si terrà a Gualdo la dodicesima giornata di studio intorno alla figura di Romolo Murri. L’iniziativa, promossa dal Centro Studi che da ormai venti anni si occupa di ricostruire il percorso umano e intellettuale del sacerdote marchigiano, è stata presentata questa mattina in conferenza stampa nella sala consiliare della Provincia di Macerata. Introdotta dal Vice-Prefetto Tiziana Tombesi, il presidente del Centro Anna Maria Massucci ha presentato gli appuntamenti che si susseguiranno nel corso della giornata di domenica, a partire dalle ore 10 quando avrà inizio il convegno “Il modernismo che non muore” con le relazioni Filippo Mignini, docente del Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Macerata, Giovanni Vian, professore del Dipartimento di Studi Storici dell’Università Cà Foscari di Venezia e Melloni, docente all’università di Modena – Reggio Emilia fino all’omaggio teatrale con la regia di Gabriela Eleonori e i protagonisti Cesare Bocci e Giovanni Moschella che prenderà il via alle 17 nel Teatro Comunale di Gualdo.
Romolo Murri nasce a Monte San Pietrangeli nel 1870 e diviene ben presto uno dei personaggi che più hanno segnato la storia dell’Unità e dei primi decenni dell’Italia repubblicana. Promotore del movimento della Democrazia Cristiana si prodiga per dar vita ad un partito politico autonomo dalla gerarchia ecclesiastica, entrando in contrapposizione con la Chiesa fino alla scomunica nel 1909. Giornalista, saggista, teologo, ma soprattutto uomo politico, Murri è,soprattutto grazie alla preziosa eredità di scritti uno degli intellettuali più interessanti dell’Italia contemporanea, anche se a causa della sua “difficile memoria” è a tutt’oggi poco conosciuto e apprezzato nonostante l’attualità del suo pensiero.
Il Centro Studi, che si impegna in un’opera divulgativa volta ad ampliare il raggio d’azione del suo pensiero politico, filosofico e religioso ad una platea sempre più vasta, ha trovato fin dai primi anni il supporto scientifico di Filippo Mignini, che ha così descritto il sacerdote: <<Ancora oggi Murri svolge una funzione di coscienza critica, gli aspetti da lui analizzati nell’ambito della sua vita religiosa e politica sono ancora oggi di forte attualità. E’ stato dimenticato come spesso sono dimenticate le voci difficili e come altrettanto spesso escludiamo la nostra coscienza.>>
La regista Gabriela Eleonori, che ha rielaborato il percorso murriano nel suo “Aspettiamo una nuova generazione di Italiani” ha invece descritto Murri come un “martire dal punto di vista umano”: <<Murri è un personaggio enorme, difficile da comprendere. E’ fondamentale che il centro Studi ridia onore ad un uomo la cui memoria è stata abbandonata.>>
Le iniziative previste per questa dodicesima giornata di studi sono state inserite dal Ministero per i beni e le attività culturali nell’ambito delle celebrazioni per l’Unità d’Italia e hanno trovato il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Macerata, dell’Università degli Studi, della Comunità Montana dei Monti Azzurri, dei Comuni di Gualdo, Ancona, Fermo, Montegiorgio, Monte S.Pietrangeli e Recanati e di Banca Marche.
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Quanti giganti del pensiero nelle nostre Terre, a partire dai piccoli comuni!