Diciannove appuntamenti dal 28 luglio al 10 agosto, tutti i giorni, a volte anche due volte al giorno, 30 relatori, più di quattromila presenze, centinaia di affezionati, di cui molti stranieri, hanno partecipato agli Aperitivi culturali 2010.
Alla cornice abituale degli Antichi Forni alle ore 12 si è aggiunta quella del cortile di palazzo Conventati e della sala degli specchi della biblioteca comunale. Ben cinque appuntamenti si sono svolti alle ore 18, uno alle ore 21.
Centinaia le bottiglie stappate nei brindisi che hanno concluso tutti gli aperitivi, abbinati ai nostri prodotti gastronomici classici, ciabuscolo e olio, offerti dai Wine partner Belisario, Borgo Paglianetto e Fontezzoppa e per la gastronomia da Antica Gastronomia,Parima, Carancini Carni,Nerea, Cartechini e Cibiemme.
Al contributo economico dell’Associazione Sferisterio si sono aggiunti quest’anno, oltre allo sponsor della prima ora Banca Marche, alcuni mecenati Pietro Lanari e Gesuelli e Jorio, e gli Aperitivi si sono giovati del contributo logistico del Comune di Macerata e del suo ufficio stampa.
Si sono avvicendati giornalisti, scrittori, filosofi, storici, cantanti, direttori d’orchestra, registi che hanno svolto anche a contrario il tema dello Sferisterio Opera Festival 2010 (A maggior gloria di Dio, illustrato dal Vescovo di macerata nel primo aperitivo del 29 luglio): l’anteprima degli aperitivi è stata dedicata al Dio è morto da Nietzsche a Guccini e Quirino Principe e Elio Matassi hanno individuato nello spirito di Faust l’anima dell’occidente.
Sono stati illustrati i temi delle opere in cartellone, ma si è parlato anche di eroine del melodramma, di Unità d’Italia, di modi vecchi e nuovi di ascoltare la musica, di grandi scenografi marchigiani.
I direttori d’orchestra del Sof hanno raccontato i loro secreti nel dirigere le opere, mentre Marcello Veneziani ed Umberto Curi ci hanno raccontato i mille fili che legano l’umanità al proprio destino, dopo una visita alla sala dell’Eneide di palazzo Buonaccorsi.
La conferenza di Giulio Giorello ha permesso al pubblico che ha riempito oltremisura la chiesa di San Paolo di immedesimarsi meglio nella ‘piece’ teatrale sullo scienziato fiorentino che ha visto il grande Umberto Orsini (accompagnato da Pier Luigi Pizzi e Francesco Feletti, su testo curato da Lucrezia Ercoli) cimentarsi in un inedito processo a Galileo. E il giorno dopo agli Antichi Forni con Orsini, Giorello e Pizzi si è parlato del mestiere di attore e di come questo mestiere assomigli a quello dello scienziato.
Hanno affiancato gli incontri le ‘immaginette’ dei santini collezionati dal prof. Silvio Craia, esposte in una mostra allestita nei locali adiacenti agli Antichi Forni.
Sferisterio Cultura è ritornata protagonista degli Aperitivi Culturali che hanno saputo imporsi anche attraverso una grafica creata ad hoc e proprie vie di comunicazione (il web e facebook). Il successo dell’iniziativa è testimoniato dalla numerosissime recensioni giornalistiche, e dalla continua presenza di radio e televisioni locali e nazionali, oltre che dal costante pubblico.
Sferisterio Cultura, forte del successo di quest’anno, ha già voglia di cominciare a lavorare per il prossimo anno con una offerta culturale ancora più ampia ed articolata. Un festival tutto l’anno capace di coinvolgere tutte le istituzioni culturali della nostra città e che utilizzi il linguaggio universale della lirica anche per parlare d’altro e per coinvolgere settori di pubblico nuovi e diversi.
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Gli aperitivi culturali possono essere il modo originale, autonomo, radicato nel Festival della lirica, se esteso anche al di là della durata del festival (per esempio collegati con gli altri momenti musicali, folkloristici, teatrali,ludici…) per realizzare ad alto livello quell’estate culturale maceratese, che in qualche dibattito giornalistica si voleva importare dal mare, rivendicando per sè iniziative nate altrove, o mutuando formule e format da altri palchi e studi: credo che occorra dare continuità e spazio a questa formula felice e di qualità.Grazie agli ideatori!