Dopo la bocciatura confermata anche dal Tar Lazio per la riammissione alla Lega Pro la Sangiustese oggi ha inviato al Comitato regionale Marche della Figc la richiesta straordinaria di essere ammessa al campionato Nazionale di Serie D, anche in sovrannumero, e nell’ipotesi di non ammissione a questo campionato, si chiede l’inserimento a quello regionale marchigiano di Eccellenza o, comunque, al più qualificato campionato regionale possibile.
La lettera sottolinea che “seppur con un ritardo di due giorni lavorativi la società si è munita della fideiussione di 200mila euro e può utilizzare una struttura, quella di Villa San Filippo, sicuramente idonea per la partecipazione al campionato di serie D.
La società è in regola con i pagamenti ai propri tesserati, nonchè con ENPALS, INAIL, IVA ed IRPEF e vanta un credito relativo al conto campionato 2009/2010 di circa 150mila euro con la Lega Pro per mutualità, premi di valorizzazione di giovani calciatori e minutaggio di giovani calciatori.
Il diniego della licenza per la partecipazione al campionato di Lega Pro 2010/2011 è stato adottato con estremo rigore dalla federazione, al di là delle decisioni giurisdizionali, e la Sangiustese ritiene che ciò costituisca sanzione di per sé sufficiente ed anzi addirittura sproporzionata rispetto alle omissioni contestate, se paragonate a quelle che si è appreso essere state addebitate alle altre numerose società escluse dal Consiglio Federale, in particolare all’Ancona e al Figline che pure hanno presentato ricorso al Tar Lazio e che per le loro omissioni, per il principio tanto invocato da codesta federazione sulla par condicio, non meritano certo un trattamento migliore di quello che sarà riservato alla Sangiustese”.
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