“Sangiustese, la fideiussione è falsa?” E’ il titolo di un articolo apparso oggi sulla Gazzetta dello Sport che scrive nell’occhiello: “Consiglio direttivo, colpo di scena per l’iscrizione della società marchigiana di Seconda Divisione”.
Entro domani la Lega comunicherà le squadre ammesse ai prossimi campionati e per ora alla Sangiustese non è arrivata nessuna comunicazione dalla Covisoc.
«Noi non siamo a conoscenza di niente – spiega Antonio Pantanetti, patron della società calzaturiera – Abbiamo incaricato l’avvocato Giancarlo Nascimbeni di tutelare la Sangiustese e si è messo subito in contatto con la banca che ha effettuato la fideiussione. Si tratta di una banca estera che ha 15 filiali in Italia, noi abbiamo fatto tutto con chiarezza e in buona fede».
Nello specifico la banca è la Credite Swiss e l’irregolarità potrebbe stare nel fatto che la fideiussione è partita dalla sede centrale di Zurigo anziché da una filiale italiana, regolarmente riconosciuta dalla Banca d’Italia.
La Gazzetta dello Sport scrive: “Sono passati sette anni dalla famosa estate delle false fideiussioni, che solo nell’autunno scorso ha portato alla condanna in primo grado dei protagonisti. Oggi si torna a parlare di queste vicende: stavolta a essere nei guai sarebbe la Sangiustese (Seconda divisione). Ieri la Lega Pro ,verificando la documentazione presentata, ha riscontato delle irregolarità nella fideiussione. «Sarebbe falsa», trapela dalla Lega e per questo sarebbe già stata fatta la segnalazione alla Procura della Repubblica per i riscontri del caso”.
La Gazzetta parla poi del caso Corona: “La Sangiustese balzò agli onori della cronaca il 6 dicembre quando il re del gossip, Fabrizio Corona, disse: «Porterò la Sangiustese in serie A» allo stadio Villa San Filippo, davanti ai giornalisti e in diretta su una tv nazionale, comunicando di esser diventato presidente onorario del club marchigiano. Comunque «il matrimonio» tra la Sangiustese e Corona è entrato presto in crisi ed è finito in primavera. Fabrizio Corona, sbarcato nell’autunno 2009 nelle Marche per curare propri rapporti commerciali con alcune aziende calzaturiere, in un primo momento diede la sua disponibilità ad aiutare il patron della Sangiustese, Antonio Pantanetti, a racimolare sponsor e pubblicità, raggiungendo un accordo commerciale con il club rossoblù. Ma poi, di fatto, nelle casse sociali Corona non ha portato neppure un euro. Una «toccata e fuga» che ha regalato alla Sangiustese solo un attimo di popolarità. Ora la situazione della società è critica e nonostante si parli da più parti di una cordata romana che possa venire in aiuto del club, sembra che la strada sia sempre più in salita. Nell’estate del 2003, quando scoppiò lo scandalo delle false fideiussioni, si arrivò alla decisione che i club coinvolti fossero state «vittime» e si diede loro la possibilità di rimediare al falso con una nuova garanzia bancaria. Bisogna vedere se ora anche la Sangiustese potrà dimostrare di essere estranea ai fatti e garantire subito una nuova fideiussione”.
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sono proprio contento,se fosse così……….. il paesetto!!!!!!!!!!!!!
FORSE COSI’ COMINCEREMO AD IMPARARE CHE I VENDITORI DI FUMO SENZA NESSUNO SPESSORE (PERSONALE, CULTURALE E SOPRATTUTTO MORALE) VANNO LASCIATI NEL DIMENTICATOIO E NON ESALTATI. QUANDO ARRIVO’ A
M.S.G. QUESTO DELINQUENTE (E NON SI PUO’ NEGARE VISTO CHE E’ STATO ANCHE IN GALERA) IL PRESIDENTE SI ARMO’ DEL GRIDO “‘VENNE FABRI'”, QUASI AVESSE VISTO LA MADONNA, ORA PROBABILMENTE VEDRA I “SORCI VERDI”,MA TANT’E’ SIAMO IN ITALIA….
Doveva portare contratti, sponsor, soldi….. Doveva…
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.Però anche chi ci ha creduto non credo meriti nemmeno compassione: anche un cieco avrebbe capito che era tutto fumo e niente arrosto.
quoto macerata59!!!!!!Pantanetti apri gli ochhi!!!!!