Trenta testuggini sequestrate perchè sprovviste di certificato Cites, 4 violazioni penali scoperte, 5 illeciti amministrativi con sanzioni da 10mila euro per irregolarità nella vendita di pappagalli e serpenti. Sono i numeri dell’operazione Animali in rete del servizio Cites regionale del Corpo Forestale dello Stato tra maggio e giugno per contrastare i traffici illeciti, specie su Internet, di animali in via di estinzione.
Le indagini – illustrate dal responsabile del servizio Cites maceratese che ha competenza regionale, il vice questore aggiunto Roberto Nardi – sono state condotte da agenti sotto copertura. Dopo aver esaminato gli annunci sul web e seguito tracce su forum specifici, gli investigatori sono andati a controllare i soggetti marchigiani che li avevano pubblicati.
Otto i blitz ad Ancona, Fermo, Pesaro e Macerata in cui sono stati controllati 250 esemplari di pappagalli, 30 serpenti costrittori e anfibi oltre a 40 testuggini. Le scoperte più interessanti sono state fatte proprio per il traffico di queste ultime, particolarmente tutelate con la previsione di certificato Cites per provarne l’origine.
Ad Ancona gli investigatori hanno sequestrato nove testuggini Marginata spedite dalla Sardegna con pacchi postali. Oltre alla mancanza di certificato, dunque, è emerso un problema di maltrattamento degli animali. Le testuggini, infatti, viaggiavano all’interno pacchetti modello matrioska con conseguente stress e pericolo per la salute. L’indagine si è incrociata con un’operazione degli uomini del Cites sardo che aveva nel mirino il prelievo di testuggini in natura. Si tratta di un business diffuso e proficuo, quello legato al traffico di animali in via di estinzione che vale a livello mondiale 25 miliardi di euro l’anno. Per una comune testuggine gli investigatori hanno rilevato il pagamento di 300 euro.
Sempre più in voga – hanno spiegato Simone Cecchini (Cites Macerata) e Francesco Barra (Cites Ancona) – anche il vezzo di tenere animali esotici in casa. Nel Maceratese una persona viveva con 35-40 serpenti costrittori (anche se non pericolosi) mentre in un palazzo di Loreto (Ancona) qualche tempo fa era stata segnalata la presenza su un pianerottolo di un serpente, evidentemente di proprietà di un condomino. Alcuni degli animali sono venduti e tenuti regolarmentne. Molti invece sono commercializzati senza avere un registro di carico e scarico o tenuti senza documenti che provino un lecito acquisto.
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sono loro gli animali. ma il brutto è che non ci sarà nessuna conseguenza e se la caveranno con una multina