di Gaia Tiranti
Mister Donati è l’allenatore della Primavera dell’Empoli, la squadra che il primo giugno inaugurerà contro il Palermo di mister Pergolizzi la fase finale del Campionato Primavera Tim. Quella partita non sarà solo lo scontro tra due grandi finaliste ma anche l’incontro tra due grandi allenatori che appartengono entrambi alla storia del calcio marchigiano. Anche Ettore Donati (nella foto), come Rosario Pergolizzi (ex giocatore ed ex allenatore dell’Ascoli) è infatti un ex allenatore marchigiano, più precisamente, un ex Fano.
È così Mister?
“Esattamente. Era il 1995 e per il Fano fu un anno incredibile. Giocammo un grande campionato. Arrivammo alla finale playoff per andare in C1 contro il Castel di Sangro dei sogni di mister Jaconi (ex Civitanovese, ndr). Sfortunatamente perdemmo ai rigori”.
Che ricordi ha di quel periodo?
“Fu un periodo bellissimo. Le Marche sono una regione straordinaria fatta di gente seria, si mangia bene, c’è un clima ideale. Per la prima volta portai a vivere con me la mia famiglia; quando conclusi il contratto col Fano ricordo che mia figlia non voleva più andarsene, tanto si stava bene”.
Dopo anni di professionismo, da quattro stagioni è allenatore della Primavera…
“Non è proprio così, prima dei dodici anni trascorsi ad allenare i professionisti di C2, serie D e C1, ero alla Primavera dell’Empoli; nella stagione 91-92, ai tempi di Galante e Montella, l’Empoli vinse la sua prima Coppa Italia proprio con me”.
Quest’anno ha sfiorato di vincere la seconda…
“Siamo arrivati alla semifinale, ma siamo stati battuti dal Milan, che poi ha vinto la Coppa Italia. Siamo anche arrivati secondi al Torneo di Viareggio, vinto dalla Juve. Veniamo indubbiamente da un’annata bellissima e pesantissima, dove sono mancate solo le vittorie. Stiamo ora a vedere il Campionato”.
La prima squadra che incontrerete sarà proprio la campionessa in carica, il Palermo…
“Che fortuna! In realtà la mia squadra, che tengo a precisare è molto giovane, composta da tutti ragazzi ‘91 e ’92, ha fatto nell’ultimo periodo, e in un girone che è stato tra tutti il più difficile, una grande rimonta. Ora dobbiamo centrare l’obiettivo finale”.
Qual è tra i tutti i giocatori di Primavera che ha incontrato quello che più le è piaciuto?
“Ce ne sono tanti, ma come tecnica e per potenzialità faccio il nome di Destro, il centravanti dell’Inter. Un buonissimo giocatore, che può fare strada”.
Destro è marchigiano…
“È vero. Suo padre è stato anche un mio giocatore nell’Empoli”.
Si vocifera che il prossimo allenatore della prima squadra dell’Empoli potrebbe essere Aglietti, attuale allenatore della Primavera della Sampdoria. Ne sa niente?
“Sì, il suo nome è sicuramente tra i più papabili. Ma ancora non c’è niente di ufficiale”.
Lei si sentirebbe pronto per tornare ad allenare una prima squadra?
“La mia esperienza nel mondo professionistico l’ho fatta e so cosa significa. Col tempo ho capito di essere particolarmente bravo, e i fatti lo dimostrano, nel settore giovanile, dove più dei risultati contano i giocatori che stai allenando. Mi sento un artigiano, mi piace trasformare, sperimentare, scoprire le capacità tecniche dei giovani calciatori”.
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