Oltre 60.000 le persone che hanno partecipato ad “Herbaria. Segreti e magie dal mondo della natura”. L’edizione 2010 supera tutte le aspettative. Organizzata dalla Fondazione Carima in collaborazione con la locale Camera di Commercio e la Fondazione Giustiniani Bandini, si è svolta dal 20 al 23 maggio presso l’Abbadia di Chiaravalle di Fiastra (MC) la quarta edizione dell’evento.
Un pubblico particolarmente partecipe e attento, ha ordinatamente “fatto la fila” per seguire con grande interesse gli importanti appuntamenti che hanno segnato questo rinnovato incontro con la natura ed il benessere psicofisico dell’uomo.
Tra questi, Susanna Tamaro con la presentazione del suo nuovo libro per ragazzi “Il grande albero” e la conferenza “L’olio extra vergine d’oliva: proprietà salutistiche e consigli per l’uso” guidata dall’efficacia comunicativa di Cesara Buonamici (nella foto) .
Migliaia le persone che hanno affollato ogni giorno il Palaconvegni di Herbaria per partecipare ai prestigiosi incontri e laboratori, quest’anno ancor più numerosi e professionali. Oltre seimila infatti, le presenze agli appuntamenti con personaggi della cultura, dell’informazione e dello spettacolo impegnati in riflessioni su aspetti culturali, storici, scientifici e artistici legati all’universo naturale.
Tutto esaurito anche per i 50 corsi gratuiti guidati da esperti che hanno accompagnato i partecipanti dal mondo del tè, alla cucina tradizionale fino all’aromatologia e al massaggio terapeutico. A conferma dell’interesse da parte dei partecipanti, l’affluenza alla Mostra del Mercato Verde, il cuore pulsante di Herbaria. Un percorso espositivo composto da oltre 75 stand accuratamente selezionati dagli organizzatori dell’evento tra le tante aziende che producono con l’uso di tecniche rigorosamente rispettose della natura. Insomma, un vero e proprio villaggio esclusivo per uno shopping di nicchia nei settori del Benessere, dell’Alimentazione, del Vivaismo e dell’Artigianato.
La millenaria tradizione conventuale racchiusa all’interno della Monastica, la farmacia dei Conventi, è stata un’occasione unica a cui hanno partecipato tutti i visitatori di Herbaria per acquistare i preziosi preparati dei monaci d’Europa, in molti casi introvabili, come la loro buonissima birra. Affascinante sia per gli adulti che per i più piccoli, la mostra d’arte “Corteo e altri luci colorate” di Gino Marotta, dedicata alle sculture in metacrilato che affrontano la tematica del naturale-artificiale, dando vita ad un inedito mondo vegetale e animale.
Il bilancio di Herbaria 2010 supera di oltre quindicimila presenze quello dell’edizione passata. Le novità introdotte, la varietà delle proposte culturali ed artistiche dell’evento hanno indubbiamente dato i loro frutti facendo accorrere oltre sessantamila persone in soli tre giorni. Un risultato che fa capire quanto la “natura” di Herbaria sia riuscita a suscitare l’interesse di molti alla riscoperta dei benefici naturali e del benessere fisico e mentale. Proprio per questo, l’organizzazione si ripromette di rimanere fedele allo spirito della manifestazione proponendo un nuovo appuntamento per il 2012 ancor più ricco di iniziative per una partecipazione attiva da parte dei veri amanti della natura.
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Ciò che io ho visto è stata solo disorganizzazione totale, mancanza delle basilari attenzioni organizzative, carenze strutturali evidentissime che ricadono in un caos totale.
Credo che Herbaria, per chi l’ha vissuta (ed è sopravvissuto) rappresenti lo standard delle manifestazioni della provincia maceratese e sia la risposta evidente a chi si chiede perchè si prediligano altri siti per le manifestazioni importanti.
Poi evidente che le iniziative interne dell’Herbaria siano interessanti e piacevoli. Ma credo siano giustificazioni decisamente misere per un’evento che, per totale incuria e malgestione, paralizza la rete viaria, eleva l’inquinamento a livelli incredibili e crea disagi imbarazzanti.
Altra storia sarebbe un’organizzazione globale necessaria per un evento di queste dimensioni che regoli gli spazi di parcheggio, la viabilità (assolutamente fuori controllo), la cartellonistica (assolutamente assente), le informazioni all’utenza (carenti e fuorvianti) e tutto ciò che riguarda l’arrivare, il sostare, ma anche il dover semplicemente transitare nelle vicinanze per raggiungere altre mete.
Ciò, tuttavia, è soltanto una mia opinione
Tutto vero, mamo. Però meglio farla qui che non farla qui. Come migliorare ci si pensa.
La riflessione di Davoli è “catalanesca”…..ma sacrosanta. Eppoi, a me è sembrata una grande iniziativa…..ce ne fossero.