di Andrea Busiello
Per la Civitanovese quella appena trascorsa è stata una settimana brutta, bruttissima ma non per vicende tecniche ma ovviamente per la scomparsa del giovane De Matteis. Il calcio va avanti ed i rossoblù domani in casa della Santegidiese si giocheranno la gara di semifinale dei play off a porte chiuse. Un clima surreale dove però la truppa di mister Carrer deve cercare di fare bottino pieno per continuare a sognare la Lega Pro. Con Doris Fuakuputu (nella foto mentre schiaccia di testa) abbiamo parlato di questa gara, che ovviamente per la Civitanovese rappresenta un match decisivo.
Fuakuputu, prima di parlare della gara di domenica spendiamo una parola per il giovane Fabio De Matteis. Che ricordo ha di lui?
“Era un ragazzo eccezionale. Un bravissimo calciatore ma soprattutto era aveva voglia di imparare. In allenamento era uno di quelli che sudava parecchio e correva poco, ci mancherà”.
Lo sport va avanti ed ovviamente bisogna voltare pagina. Domani a Sant’Egidio giocherete in 12 con l’apporto di qualcuno dall’alto…
“Si, sono d’accordo. La nostra intenzione è quella di vincere e dedicare il successo a lui, perchè era uno di noi. Sono fiducioso in vista di questo incontro che riusciamo a passare il turno”.
Gara che si disputerà a porte chiuse: che effetto le fa giocare in uno stadio in questo modo?
“Sarà stranissimo e difficile. Noi siamo sempre abituati a giocare con il calore del nostro pubblico e francamente domani trovarsi in un campo vuoto credo che sia un punto a nostro sfavore, ma siamo fortemente intenzionati a fare bottino pieno”.
Tecnicamente parlando dove è più vulnerabile la truppa abruzzese?
“Credo in difesa, i due centrali sono molto bravi ma anche lenti e noi dovremo sfruttare questa caratteristica. Sulle fasce hanno due ragazzi molto giovani che sono bravissimi ed anche in attacco dispongono di un potenziale non indifferente. Ce la giocheremo alla pari”.
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