I conservatori di David Cameron vincono le elezioni in Gran Bretagna 306 seggi e senza quindi raggiungere la maggioranza assoluta per la quale ne sono necessari 326 su un totale di 650.
Seguono il partito laburista con 258 seggi assegnati e quello liberaldemocratico con 57, mentre all’insieme dei partiti minori sono attribuiti 28 seggi, stando ai risultati finali sull’insieme dei collegi scrutinati. I collegi scrutinati ammontano a 649 su 650 perché nel collegio di Thirsk and Malton, nello Yorkshire, il voto è stato rinviato al prossimo 27 maggio dopo la morte del candidato dell’indipendentista Ukip, in modo da dar tempo al partito di indicarne un altro.
I conservatori hanno così vinto le elezioni britanniche con il 36,1% dei voti, seguiti dai laburisti con il 29% e dai liberal-democratici con il 23%. Una differenza di soli 6 punti percentuali nei voti ottenuti tra laburisti e lib-dem ha dato ai primi un vantaggio di oltre 200 deputati eletti. Una conferma, se serviva, della “imperfetta” rappresentatività del sistema elettorale unilaterale, la cui riforma sarà al centro delle trattative tra Tory e il partito di Nick Clegg. I partiti minori hanno ottenuto l’11,9% dei voti e 19 seggi.
Il New Labour del premier uscente Gordon Brown retrocede in seconda posizione e terza forza si conferma un deludente partito liberaldemocratico guidato da Nick Clegg. E’ un “Parlamento appeso” (hung parliament), cioè senza una chiara maggioranza, come non succedeva dal 1974, quello uscito dalle elezioni di giovedì.
La Gran Bretagna si trova così per la prima volta dal 1974 con un parlamento senza maggioranza assoluta e Gordon Brown spera di non fare la fine del conservatore Ted Heath, che in quell’anno, non riuscendo a formare un governo delle “larghe intese” con i liberaldemocratici, fu costretto a dimettersi e a consegnare il potere a un governo di minoranza guidato dal laburista Harold Wilson.
«Voglio fare un’offerta complessiva ai liberaldemocratici per affrontare insieme i problemi del Paese», ha detto il leader conservatore, rieletto nella sua circoscrizione di Witney. Cameron ha detto che nonostante le incertezze appare chiaro che «il Labour‚ stato sconfitto» e che «il paese ha bisogno di un cambiamento e di un nuovo leader».
«Se i negoziati tra David Cameron e Nick Clegg dovessero fallire, mi renderò subito disponibile a discutere con il leader dei lib-dem per cercare un punto d’intesa», ha detto il premier uscente Brown, riconfermato nel suo collegio. I laburisti avevano fatto già chiaramente sapere che vogliono tentare di mantenersi al potere, grazie a una coalizione con i liberal-democratici, nonostante la vittoria del partito conservatore.
Il partito con la maggioranza dei seggi deve avere la prima chance di tentare di formare un governo, ha detto il leader dei liberaldemocratici. «I Tory devono mostrare di saper formare un governo nell’interesse nazionale», ha aggiunto Clegg, che si è poi detto «deluso» del risultato elettorale. «Dopo l’entusiasmo della campagna elettorale, la gente ha votato per chi conosceva. Lo capisco, in tempo di crisi. Ma questo non mi impedirà di lottare ancora per il cambiamento».
Clegg ha messo quindi in guardia dal «fare scelte precipitose» sulle alleanze. «Penso che sarebbe preferibile che tutti prendano un po’ di tempo affinché la gente abbia il buon governo che si merita in tempi molti difficili e incerti», ha detto dalla sua circoscrizione di Sheffield, dove è stato rieletto con il 53,4% dei voti.
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