Il sindaco Carancini è vicino al traguardo. Per la formazione della Giunta c’è un ultimo ostacolo da superare: l’Italia dei valori.
“Siamo alla chiusura – dice Carancinii – , domani o al massimo dopodomani comunciherò gli assessori. Il nodo più complicato da sciogliere è sicuramente quello legato all’Idv. In questa fase non posso fare commenti, continuo a lavorare tenendo conto della loro posizione”.
La squadra insomma è quasi fatta: per il Pd la giovane Irene Manzi vice sindaco, assessori Marco Blunno e Alferio Canesin (l’alternativa è il presidente dell’Apm, Graziano Ciurlanti). Quindi Federica Curzi di Pensare Macerata, Enzo Valentini dei Verdi, Luciano Pantanetti o Alessandro Savi per la Federazione della Sinistra e una donna da scegliere tra Lina Caraceni, Marta Massetani e Stefania Monteverde di Sinistra per Macerata.
Per la presidenza del Consiglio sembra si sia quasi trovata l’intesa tra il Pd e la Federazione della Sinistra che rinuncerebbe all’incarico.
Resta da risolvere il problema dei dipietristi, che proprio oggi hanno inviato un comunicato stampa con un “aut-aut” a Carancini:
“Il Direttivo Comunale IDV di Macerata riunitosi ieri sera, alla presenza del Segretario Provinciale e del Consigliere Regionale Giorgi ha individuato in Leonardo Virgili la figura da proporre al Sindaco Carancini per la rappresentanza in Giunta dell’ Italia dei Valori. Leonardo Virgili, segretario provinciale IDV, è un giovane tecnico con competenze in più settori. Come normale era prevedibile e prevista la presenza in Giunta di esponenti di ogni partito che avesse ottenuto attraverso la consultazione elettorale, quindi il consenso dei cittadini, rappresentanza in Consiglio. Come richiesto dal Sindaco, l’Italia dei Valori ha presentato dieci giorni fa una rosa di nominativi con presenza femminile varata dal Direttivo Comunale; tale scelta, condivisa e basata sui parametri del merito e della competenza di un partito che rappresenta il 4,7% dei cittadini di Macerata, non è stata presa in considerazione.
In questa situazione complessa, il senso di responsabilità che Italia dei Valori ha sempre dimostrato ci porta a fare al Sindaco un’ ulteriore proposta: una Giunta composta totalmente da tecnici esterni ai partiti, e dagli stessi proposti, che siano reale espressione della società civile con specifiche competenze e ciò a valere per tutti i partiti rappresentati nella maggioranza consiliare. In mancanza di ciò, resta valida unicamente, la proposta di Leonardo Virgili”.
Nella foto: l’incontro con il leader dell’Idv Antonio Di Pietro arrivato a Macerata per sostenere la candidatura a sindaco di Romano Carancini.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
ma non dovevano uscire ieri i nomi degli assessori? Comunque il metro di giudizio era la piena libertà di scelta … e vai con i diktat
Già cominciamo a fa’ cagnara?
complimenti a marco blunno , che indipendentemente da come la si possa pensare politicamente , vi garantisco che è una gran brava persona e saprà lavorare bene per il bene della città. AP
Dio ci scampi dai governi tecnici!!! Ribadisco il mio concetto ….insignificante:
si sono presentate ben 3 liste civiche alle scorse elezioni e 2 di connotato politico – partitico : la città ha scelto per la politica. Sarebbe un tradimento agli elettori, nominare tutti questi affidamenti tecnici. La differenza qual’è in sostanza secondo me, tra il preferire un assessore esterno a uno interno? Semplice : la denuncia di fallimento della politica che non sa fare il suo mestiere e si scarica facilmente delle responsabilità che gli derivano dal consenso diretto.
Due: i tecnici non offrono alcuna garanzia in più di governo equilibrato ed equidistante dalle posizioni della maggioranza e dell’opposizione.
Lasciamo perdere “la scientificità ” delle decisoni e mettiamoci invece più cuore e più impegno nell’amministrare responsabilmente.
Avete votato i partiti adedesso ve li digerite tutti demcraticamente e fino in fondo!
Una postilla consentitemi, non vi lamentate più per favore.
Ma in fondo tutti i partiti stanno cercando di imporre i loro diktat…o no ? E ho l’impressione che “diktat”” sia semplicemente un sinonimo di “poltrona” o “incarico”….ma non mi sembra una grande novità….
Qual è . . . .
quando si tratta di sinistra ciò che avviene non è litigio ma discussione…non è diktat ma
confronto…loro sono competenza,trasparenza,meritocrazia…democrazia!!! gli altri…il male assoluto!
quanto è vero!…ahimé !!
Purtroppo Macerata come tutta l’Italia sa lamentarsi per ogni cosa ma rimane ferma nei propri pensieri.
Giusto?
Sbagliato?
Chissà!
Speriamo solo che qualcosa cominci veramente a migliorare…
venghino venghino siori e siore!!!
oggi grande vendita! abbiamo dei pezzi veramente eccezzionali a prezzi bassissimi!
guardate qua che poltrona, vera pelle, gambe im mogano lavorato a mano, poggiatesta ereclinabile, una sciccheria per veri signori!
non ve la do per 30 non ve la do per 20… mi rovino! dieci euri ed è vostra!!!
signori, una robba cosi non la trovate più…
…
perchè tutto questo non mi sorprende?
Nihil novi sub sole.
Sta di fatto comunque che l’IDV non ha torto se, nell’ottica della distribuzione proporzionale delle prebende, il sindaco sta accontentando tutti i partiti (scegliendo tra i nomi che questi gli hanno proposto) e quello di Di Pietro è l’unico che rimane fuori.
Altro sarebbe in un’ottica diversa di scelta: una potrebbe essere quella indicata dalla Legge (firmata da Adriano Ciaffi) per cui è il sindaco a scegliere i nomi dei collaboratori in assoluta autonomia (ahahahahahahahah); un’altra quella della squadra di tecnici proposta dall’IDV.
Personalmente, credo che la presente (e viva e il suon di lei) sia una prassi inevitabile, in un sistema di alleanze partitiche. Specialmente quando il sindaco è risultato eletto con uno scarto davvero minimo. Più o meno come quando venne eletta la Menghi, che vinse per una quarantina di voti in più. Carancini ha vinto nonostante un’ottocentina di voti in meno rispetto al primo turno: mi viene da leggere il dato come tentativo molto lineare e solido di controllo nei suoi riguardi da parte dei suoi partiti, a cominciare probabilmente dal suo (anche quella di lasciargli campo libero sui nomi a me è parsa più che altro una polpettina avvelenata).
Una sola cosa ho chiara in mente: non vorrei trovarmi nei suoi panni.
Per sgombrare il campo da equivoci, va chiarito che il dottor Leonardo Virgili non è il signor nessuno, indipendentemente dal fatto che è il Segretario dell’IDV. Va aggiunto che l’IDV non esce dalla maggioranza ma anzi è leale e la appoggia, come appoggia il suo sindaco Carancini. Questo è indiscutibile e va chiarito. Appoggio “esterno” è un termine tecnico che non significa affatto che ci si chiama fuori dalla maggioranza. Detto questo la proposta dell’IDV, quella di nominare tutti assessori tecnici presi dalla società maceratese va persa in considerazione. Se si parla di “rinnovamento” o è per tutti o per nessuno. Appare evidente poi che l’IDV non era presente affatto nelle due legislature precedenti, dunque è un partito nuovo che più nuovo non si può. Credo che questo sia dimostrabile. Non è dimostrabile il contrario ( fatta eccezione dei Verdi).
Se Carancini vuole salvarsi deve affidarsi necessariamente alla novità vera, che non sta nella Giunta ma nei due partiti che l’hanno sostenuto lealmente in campagna elettorale, i Verdi e l’IDV. Infatti il PD e gli altri, lo hanno platealmente abbandonato nel ballottaggio e ora lo stanno mettendo in difficoltà con la pretesa di occupare quante più poltrone possibili. Per favore, non fateci rimpiangere Meschini.
Rimpiangere Meschini?
Perchè dopo aver toccatoil fondo hanno dato la pala e hanno chiesto di cominciare a scavare?
La ringrazio Signor Zecchini.
Se i nomi degli assessori sono quelli apparsi oggi non ho più dubbi, dovremo rimpiangere Meschini per i prossimi 5 anni.
Sig. Cerasi; non perchè Carancini ha chiesto di prendere la pala per abbassare ancora di più il precedente livello di governo della città, ma perchè sta accelerando la fine degli aspetti più nobili della cultura politica.
Caro Sig. Zecchini.
La fine degli aspetti più nobiili della cultura politica si è definitivamente chiuso con la I Repubblica (ed anche allora erano oramai scampoli e rimanenze di magazzino)
Da allora l’ottica non è più l’interesse generale ma solo gli interessi (il più delle volte legittimi, talvolta contro la lege) di gruppi e gruppucoli di potere.
Rimpiangere Meschini?
Un Sindaco che al secondo mandato aveva tutti gli strumenti per chiudere in bellezza (aveva quasi il 10% dei voti in più di chi lo sosteneva, quindi era politicamente assai più forte rispetto al primo mandato) e che non potendo essere rieletto (quindi poco ostaggio dei partiti che lo sostenevano) avrebbe potuto innestare il turbo si è rivelato (soprattutto negli ultimi 3 anni) una lumaca assonnata che ha governato solo per l’assensa (o la complicità, in taluni casi, sopratutto in materia urbanistica) dell’opposizione.
Fare meglio degli ultmi 3 anni di Meschini ci riuscirebbe chiunque, cioè anche Carancini.