Partita sconsigliata ai deboli di cuore per la sua intensità emotiva e per aver mantenuto negli ultimi due minuti livelli di adrenalina da infarto. Non è un gran spettacolo La Fortezza in avvio che impiega più di 3′ per andare a canestro. Cede nel secondo periodo ben 9 lunghezze che diventano 11 in apertura di terzo periodo. Cala il ritmo del Chieti e escono le risorse “operaie” de La Fortezza Recanati che recupera terreno ma non riesce mai ad avvicinarsi per dare la zampata decisiva. Ci riesce con Viale a 5′ dalla fine che porta avanti la Fortezza di uno, 58-59. E da qui inizia una sagra degli errori da ambo le parti fino al finale che è tutto da raccontare. Dura qualche secondo il minimo vantaggio di Recanati e Chieti rimette la testa avanti, 60-59. A 4′ dalla fine Di Trani piazza uno dei due tiri liberi a disposizione per il 60-60. Al cronometro mancano meno di 3′ e 45″. Pierini e De Ambrosi sbagliano da 3. E si arriva a 120 secondi con Viale (nella foto) che centra la tripla per il 60-63. La Fortezza fa muro ed evita falli inutili che fermerebbero il cronometro e manderebbero Chieti alla lunetta. L’intensità difensiva de La Fortezza torna ad essere quella dei tempi che avevano caratterizzato la squadra. Chieti però trova un varco e va a canestro da due: 62-63. Mancano 90″ alla fine, ogni palla scotta ma è sempre in mano a Recanati: Viale e Pierini sbagliano da 3, Frascione non mette dentro due tiri liberi e la palla passa in mano a Chieti per l’ultimo attacco. Rajola penetra la difesa La Fortezza, cerca il tiro da due da sotto, ma sbaglia. Per La Fortezza l’apoteosi sotto gli spalti gremiti dai tifosi recanatesi che hanno seguito in massa la squadra. Ora più sei di vantaggio proprio su Chieti a cinque giornate dalla fine.
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