I campionati della formazione di 2^ Categoria guidata da Daniele Bozzi e delle compagini giovanili biancorosse sono giunti alla fase calda, dopo il classico giro di boa, mentre quelli della Scuola Calcio si apprestano a ripartire (fine febbraio) dopo la pausa invernale. È quindi venuto il momento di stilare un primo bilancio in seno alla Settempeda. La parola spetta ovviamente al duo di presidenti (nella foto) che, dopo l’acquisizione del testimone ad agosto, supportati da uno staff magari inesperto, ma giovane, dinamico e fervido di iniziative, si sono caricati delle relative responsabilità, con l’obiettivo chiaro e definito di riportare la gloriosa Società Sportiva dilettantistica Settempeda, in vita dal 1925, ai livelli che competono alla stessa e restituire così ad una Città di 13.000 abitanti come San Severino, che ama il calcio e lo sport (come testimonia il numero elevato di società sportive – circa 40 – esistenti sul proprio territorio), la dignità calcistica avuta per tanti anni in passato.
Sandro Teloni e Piero Sileoni, rispettivamente presidente non giocatore e presidente-centravanti della Settempeda, vogliamo ripercorrere le prime fasi della vostra esperienza alla testa del sodalizio biancorosso?
“Il 3 agosto 2009 ci siamo fatti avanti dopo aver rilevato che non c’erano effettive proposte di acquisire il “pacchetto Settempeda” per l’altrettanto oggettiva situazione difficile in cui versava la società a livello economico. Il primo punto che consideriamo irrinunciabile per la sopravvivenza di qualsiasi impresa, società o, nel piccolo, anche una famiglia, è quello del bilancio.
Con un impegno costante ed uno sforzo considerevole da parte di tutti i dirigenti siamo riusciti a trascinare nell’avventura un congruo numero di sponsor ed amici che ci hanno dato con entusiasmo la loro fiducia.
A fine stagione contiamo di riportare in parità il passivo, di certo non insignificante, da cui siamo partiti. Possiamo dire di essere a buon punto.
Vorremmo sottolineare le difficoltà incontrate visto che, mentre gran parte delle nostre avversarie erano già pronte per affrontare il campionato, noi stavamo muovendo i primi passi. In dieci giorni abbiamo concluso, districandoci su diversi fronti. Non rinneghiamo assolutamente gli obiettivi che ci siamo proposti di raggiungere. In estrema sintesi, oltre al bilancio in parità, l’altro, il più interessante per i tifosi ed i concittadini, resta quello sportivo.
Vogliamo tornare in Promozione nel giro massimo di 5 stagioni che, tradotto in parole povere, significa centrare il traguardo della 1^ Categoria in non più di due anni compreso l’attuale, consolidare il gruppo in 1^ e lanciare l’assalto alla serie che, secondo noi, calza a pennello alla Settempeda, la Promozione.
È ovvio che, se dovessimo rilevare, dopo due anni di conduzione della società, di trovarci ancora in 2^ Categoria, saremmo costretti a valutare l’eventualità di passare la mano…”.
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