di Andrea Busiello
Passa meritatamente Cuneo al Fontescodella contro una Lube troppo discontinua per pensare di gareggiare alla pari contro una corazzata come quella piemontese. Il 3-1 finale per i piemontesi, 14-25, 25-21, 25-12, 25-20, non fa una grinza. Lube che dopo un bel primo set, dominato in lungo ed in largo, si scioglie lentamente e lascia strada libera alla formazione allenata da coach Alberto Giuliani. De Giorgi le prova tutte, mandando in campo un pò tutti ma alla fine dei conti, vince meritatamente Cuneo che gioca costantemente su alti livelli. Lube da rivedere, non è certo questa la strada per competere con le big. Passiamo alla cronaca. Macerata è devastante sin dall’avvio e così Cuneo si trova subito sotto nel punteggio con il muro di Vermiglio che vale il 6-3; piemontesi in bambola e Macerata che ne approfitta e così in un amen si vola prima 12-6 (Podrascanin) e poi 16-9 con l’intelligente tocco di seconda di Vermiglio. Giuliani le prova tutte facendo uscire contemporaneamente Nokolov, Mastrangelo, Wijsmans e Grbic ma la Lube ha la strada spianata e così Lebl chiude il set con un muro vincente che vale il 25-14.
Il secondo set è decisamente più equilibrato anche se la Lube parte meglio con Omrcen che firma l’8-6 prima di subire la rimonta piemontese capitalizzata da Wijsmans che mette a segno il 16-15; momento di black out nella Lube, entra Raymaekers per Podrascanin, ma Cuneo piazza il break decisivo e si porta sul 21-17 con l’ace di Wijsmans e controlla bene sino al termine: il muro di Fortunato su Paparoni vale il 25-21 finale e la parità nel computo dei set. Il terzo parziale è un dominio assoluto di Cuneo che parte subito 5-0 con l’ace di Wijsmans prima di scappare sull’11-3 con l’errore di Lebl; Macerata è bruttissima e per Cuneo è facile continuare a martellare in un set mai in discussione. Nikolov firma prima il 16-7 poi il 21-9 prima che Bartoletti sbagliasse l’attacco finale che sancisce il 25-12 per Grbic e soci. Il quarto parziale è molto equilibrato anche se la Lube cerca di scappare con Paparoni (13-10) ma viene riacciuffata da Cuneo: 13-13. I piemontesi allungano e Macerata rimane in affanno, chiude un muro di Grbic su Dentinho per il 25-20 finale. Sconfitta pesante che mette in serio pericolo il primo obiettivo stagionale della formazione biancorossa: cioè entrare tra le prime quattro al termine del girone di andata.
(Foto di Guido Picchio)
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LE PAGELLE:
LEBL: 6 Discontinuo nel corso della sua gara. Discreto apporto in attacco ma non lascia mai il segno veramente.
RAYMAEKERS: 6.5 Affidabile in attacco (80%), un pò meno al servizio (3 errori su 5).
CISOLLA: 5 La peggiore prestazione dell’anno, ci può stare. Solo il 39% in attacco e ben 7 errori in ricezione.
PAPARONI: 6 Contributo notevole in ricezione ma in attacco latita troppo. Nel quarto set è stato uno dei migliori.
VERMIGLIO: 6 A corrente alternata. Benissimo nel primo set poi non riesce ad essere smarcante come dovrebbe nel resto del confronto.
BARTOLETTI: sv.
DENTINHO: sv. Giusto il tempo di prendersi il muro finale.
SMERILLI: 6 Entra al posto dell’infortunato Corsano e regge bene l’urto anche se la percentuale di perfetta è impietosa: solo 11%.
MARTINO: 5.5 Entra solo per uno spezzone di match e non lascia traccia di se: solo 25% in attacco.
MONOPOLI: 6 Cerca di rivitalizzare la squadra quando entra ma la “frittata” è già fatta.
CORSANO: 7 Fino a quando è in campo mette anima, cuore, carattere e classe. Fa la differenza con alcune difese stellari; l’infortunio lo costringe al cambio.
OMRCEN: 6.5 Miglior attaccante dei biancorossi con 17 palloni vincenti da sempre la sensazione di essere un gran punto di riferimento anche se subire 6 muri non è da lui.
PODRASCANIN: 7 Prova decisamente positiva. Chiude con 9 palloni vincenti, 67% in attacco e 3 muri. Sempre presente.
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