di Alessandra Pierini
L’Autopalace riapre i battenti. Nello storico palazzo in stile liberty, nato come garage e costruito nel 1911 su progetto di Giuseppe Cantalamessa, sarà inaugurato questo pomeriggio l’Emporium, negozio di stock e fallimenti. “Speriamo sia la volta buona – ci dice il titolare Gianluca Montironi – abbiamo rinviato più volte l’apertura per problemi burocratici. Il locale non era adibito a centro commerciale ma a locale pubblico perciò abbiamo dovuto risolvere una serie di formalità, anche perchè il Palazzo è vincolato dalla Sovrintendenza alle Belle Arti. Oggi inauguriamo poi però dovremo restare chiusi ancora una settimana per sbrigare ulteriori pratiche. Dalla prossima settimana garantiremo l’apertura tutti i giorni con orario continuato. Ringrazio tutti coloro che ci hanno permesso di iniziare con questa nuova attività.” Intanto è già possibile accedere al negozio. Gli articoli proposti sono capi di abbigliamento, pezzi di arredamento di vario genere e articoli legati alla casa, allo sport e all’ufficio. Già in mattinata qualche curioso si è avvicinato per vedere di cosa si trattasse e molti altri sono attesi nel pomeriggio.
In passato l’Autopalazzo ha ospitato per lungo tempo la Perogio, la prima compagnia di trasporti maceratese. Di recente è stato utilizzato come luogo di ritrovo e discoteca, molto frequentata soprattutto in occasione dei martedì universitari. Da qualche tempo il locale non veniva utilizzato ma da oggi sarà riaperto al pubblico.
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che tristezza uno splendido palazzo adibito a vendita di merce da fallimenti
se proprio non c’è niente de mejio…Va bene anche l’emporio….che ce vòlimo fè???
Certo se l’Emporio avesse almeno i cartelloni/pubblicità “in stile” potrebbe essere meglio..
Concordo con “macerata granne”: uno dei palazzi più belli e interessanti della Città poteva meritare molto di più che materassi e striscioni avvoltolati intorno agli alberi. Peccato.
E che dire poi del palazzo della ex GIL progettato dall’ach. Ridolfi che versa in stato di degrado e abbandono anche se nel 2001 il Consiglio comunale su proposta del Comitato Menghi aveva deliberato la sua salvaguardia e resturo?
L’ ennesimo passo falso di questa amministrazione. Sigh
Poi non vogliamo metterci che recarsi in questo emporio significherà rischiare la morte ad ogni attraversamento di strada?