Ricerca sul cancro,
il dottor Armando Vecchietti
presenta nuove prospettive

Un incontro pubblico al Comune di Appignano - di Beatrice Cammertoni -
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di Beatrice Cammertoni

Dopo trent’anni di attività scientifica e di laboratorio, il dottor Armando Vecchietti (nelle foto), dell’ONLUS Co.Ri.Org (Consulenza e Ricerca Orgonomica), dichiara di essere approdato ad importanti scoperte nel campo della ricerca sul cancro e noi di CM lo abbiamo ascoltato, limitandoci a riportare il suo punto di vista.
Gli esiti degli esperimenti effettuati, secondo il dottor Vecchietti, porterebbero ad una nuova concezione della malattia stessa, concentrandosi in particolare sulla cellula cancerosa e sul suo sviluppo. Le prospettive di queste nuove conoscenze, a detta dello stesso biologo, metterebbero in discussione l’intero sistema di prevenzione, diagnosi e terapia così come lo si conosce attualmente.
La medicina tradizionale però, non ha ancora accolto queste tesi, che restano a tutt’oggi sconosciute al mondo scientifico. Questo materiale è in corso di diffusione, l’impegno del dottor Vecchietti è in questo periodo quello di trasmettere le informazioni da lui acquisite e di far si che vengano prese in considerazione dalle autorità del campo medico. Domani pomeriggio, il dottor Vecchietti presenterà gli esiti della sua ricerca alle 14,30 nella sala Eventi del Comune di Appignano. L’incontro è aperto a tutti gli interessati.

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Quando è nata questa ONLUS e per rispondere a quali esigenze?
“La Co.Ri.Org è nata due anni  fa, precisamente il 29/11/2007, per concretizzare più di trent’anni di sforzo e di lavoro di ricerca.”
In che cosa consiste la sua attività?
“Come si può vedere anche dal sito internet  www.cellulacancerosa.it, l’attenzione si concentra sul processo di formazione e di evoluzione della cellula cancerosa. Da più di quaranta anni la scienza oncologica brancola nel buio. Le tecniche di cura sono sempre le stesse e ancora oggi non si sa come e perché il tumore si formi. Gli studi da me effettuati dimostrano invece come nasce e si sviluppa la cellula. Questo è un approccio nuovo secondo cui la cellula non è la causa del tumore ma la sua conseguenza.”
Quali sarebbero i riscontri pratici di queste scoperte?
“Conoscere il funzionamento di questo processo è molto importante e consente diversi vantaggi. Si possono infatti effettuare test diagnostici molto precoci, addirittura saremmo in vantaggio di 10 anni rispetto alla formazione del tumore. Oggi si arriva ad individuarlo molto tardi, quando ormai si è presentato. Da questa ricerca sappiamo inoltre che non esistono cellule tumorali di tipo A,B o C, ma che c’è un unico processo valido per tutte le cellule e questo rende inutile la ricerca settoriale. Oltre a ciò, la terapia non si dovrebbe più indirizzare contro l’unità biologica. Essa ricaricherebbe tutto l’organismo perché riassorba le cellule cancerose in una moviola che ripercorre al contrario il processo di formazione.”

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Quali sono le prospettive future di ricerca?
“Per ora quello che abbiamo è già rivoluzionario. È una “Scoperta dell’America” scientifica. Cambia totalmente il punto di vista su questa malattia”
Qual è l’atteggiamento della medicina tradizionale rispetto a queste nuove conoscenze?
La medicina tradizionale va in una direzione opposta alla nostra, a mio avviso sbagliando, per questo non riconosce questa ricerca. Inoltre essa non è conosciuta perché non si riesce a parlare faccia a faccia con le autorità e le istituzioni, nonostante io abbia provato a raggiungere Istituti di Ricerca, Ospedali e Università.”
Ricevete qualche sovvenzione da parte delle istituzioni?
“No: è stato tutto sovvenzionato da me. Ho lavorato da solo ma con i materiali a disposizione nel laboratorio nel quale lavoro. Anche gli stessi pazienti sono quelli che arrivano come clienti. Grazie a loro ho visto con occhi diversi quello che altri biologi non colgono.”
Che tipo di aiuto potrebbero dare i maceratesi?
“Più che di aiuto ho bisogno della stessa visibilità che mi sta dando Cronache Maceratesi perché ci si possa aprire al confronto con la medicina tradizionale. Non c’è alcun tipo di timore per il contatto con essa. Prima avviene questo incontro e prima si possono trovare punti di contatto e approfondire quelli di distanza. Invito i pazienti interessati a contattarci per cercare una soluzione alternativa ai loro problemi e per sentire una campana diversa. Il numero per ulteriori informazioni è 0733523982 ( da contattare tra le 19 alle 22). Invito tutti gli interessati a partecipare all’incontro di domani: sono arrivate adesioni da tutta Italia, il nostro progetto è stato notato da medici di moltissime regioni. Mi preme in modo particolare ringraziare il comune di Appignano, che ha reso possibile questo meeting”.



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